L'ultima caduta di Athena

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Axel fece per avventarsi sui gemelli, ma Naetha era pronta. Si voltò e, facendo leva sulla gamba sinistra, gli tirò un calcio in pieno petto, lanciandolo all'indietro. Manuel e Ithan sguainarono le spade e i gemelli, dopo essersi lanciati una veloce occhiata, si voltarono per affrontarli. Con un unico abile gesto Neyra scoccò la freccia che aveva incoccato contro Manuel. Non sarebbe mai riuscita a lottare contro Ithan. Numor roteò la lancia e si scontrò con Ithan, che roteava a sua volta velocemente due spade. Axel intanto si era alzato

<<Non andrete da nessuna parte>> ringhiò contro Naetha, la quale sfoderò i due pugnali bianchi, mentre, dietro di lei Neyra e Numor si coprivano le spalle a vicenda: la loro era una danza sinuosa e aggraziata nonostante maneggiassero strumenti di morte. Naetha si mise in posizione di difesa, pronta ad attutire il colpo che Axel avrebbe sferrato. Non dovette aspettare molto che il ragazzo le si gettò addosso senza esitare con il pugnale nero sguainato. L'impatto contro quelli di Naetha sbalzò la ragazza qualche metro più indietro

<<Tu morirai!>> le disse il lupo con gli occhi pieni di odio.

Una freccia lo colpì ad una spalla proprio mentre stava per avventarsi su di lei, ancora a terra. Neyra aveva approfittato dell'aiuto del fratello per salvarla. Si rivolsero uno sguardo d'intesa prima che tornassero a combattere contro il proprio avversario.

<<Axel, guardami- disse Naetha alzandosi- so che dentro di te c'è ancora qualcosa di buono, ti conosco, sforzati, lotta contro te stesso>>

<<Non mi parlare!>> le lanciò il pugnale.

Naetha calcolò velocemente quante probabilità ci fossero di salvare Axel, Manuel e Ithan se si fosse scansata...non lo fece. Lasciò che il pugnale nero la colpisse. Non urlò quando la lama maledetta le si conficcò nello stomaco, si accasciò semplicemente a terra senza fare rumore. Neyra urlò il suo nome e scaraventò dall'altra parte dell'atrio Manuel, lasciando il fratello a tenere testa ai due dominatori

<<Naetha!- le si accovacciò accanto- Che cosa ti é saltato in mente?>> le chiese tra le lacrime

<<Era...l'unico modo...- riuscì a sospirare la Dea distesa a terra- Devi riuscire a...a ritrovare Ithan...lo puoi fare solo tu...vai!>>

<<No, non ti lascio!>>

<<Artemide! Neyra...vai!!>> le ordinò allontanandola con delicatezza. La ragazza si alzò e corse, con le lacrime agli occhi, verso il dominatore del ghiaccio, che stava per attaccare Numor alle spalle.

Axel si avvicinò pericolosamente a Naetha

<<Perché non ti sei spostata?>> le chiese con scherno

<<Perché non ti sei trasformato?>> gli chiese con un sussurro la giovane Dea.

Il ragazzo rimase interdetto: non si era trasformato durante tutto lo scontro, ciò significava che una parte di lui si ribellava e che non volesse realmente farle del male. Naetha continuava a perdere sangue dalla ferita che le aveva aperto il coltello, impregnando la veste di un colore molto più simile all'oro che al rosso. La lama brillò di una strana luce nera e del fumo si sollevò da quella. Naetha si contorse per il dolore e urlò. Il pugnale le stava risucchiando le forze. Ci fu un lampo di oscurità e poi più nulla: al posto della bella Dea Athena, adesso, distesa a terra in una pozza di sangue, c'era una ragazza dalla pelle rosea e i capelli biondi: Naetha.

Neyra corse verso Ithan e lo abbracciò. Il ragazzo inizialmente oppose resistenza, ma dopo qualche minuto smise di dimenarsi: i suoi occhi tornarono ad essere quelli di sempre e lasciò che le spade gli cadessero dalle mani per poter rispondere a quell'abbraccio

<<Neyra...>> sussurrò

<<Ithan!>> la ragazza stava piangendo sul suo petto per la gioia. Si guardarono per un istante interminabile e poi si baciarono passionatamente. Quel bacio valeva più di mille parole, aveva mille significati, quel bacio era amore incondizionato.

Manuel si rialzò dolorante. Il colpo di Neyra lo aveva frastornato non poco, ma lo aveva aiutato a ritornare in sé e Numor lo aiutò a mettersi in piedi

<<Bentornato Manuel>> lo salutò il Dio

<<Ma tu...non è possibile! Tu...>> non riusciva a colmare lo stupore con le parole nel vedere il mago

<<Apollo...già, e Neyra Artemide, è stata Naetha a risvegliare gli Dei dentro di noi>> entrambi si incrociarono con lo sguardo per esprimere la stessa domanda e si voltarono verso Axel, un istante prima di vedere il corpo della ragazza disteso a terra immobile.

Axel era in piedi davanti a lei. Estrasse il pugnale dal corpo della ragazza

<<Che cosa ho fatto?>> vederla lì, distesa a terra, non era una cosa che poteva accettare. Naetha era ad occhi chiusi e non si muoveva.

"Perché non ti sei trasformato?". Quelle parole gli rimbombavano nella testa. Perché non si era trasformato?

<<Non mi sono trasformato perché non volevo farti del male...Naetha ti prego...ti prego...non sei morta, no...non per salvarmi! Non puoi lasciarmi da solo, ti prego!>>. Axel, il forte Axel Foren stava piangendo mentre accarezzava i capelli di colei che lo aveva sempre capito, aiutato. Lei che non aveva avuto paura di lui neppure quando aveva capito quale creatura fosse realmente. Tutti e quattro i ragazzi corsero intorno a Naetha. Neyra e Numor riacquistarono le loro sembianze di maghi all'istante. Neyra si gettò in ginocchi accanto ad Axel in singhiozzi cercando di fermare la fuoriuscita di sangue, Manuel era impietrito, con le lacrime agli occhi.

<<Sento il suo cuore!- esclamò Ithan che le aveva afferrato un polso- Batte! È ancora viva!>>

<<Io so come salvarla...- si illuminò Numor- dobbiamo trovare chi ha maledetto il pugnale. Solo chi ama davvero può salvarla>> disse afferrandolo da terra, come per studiarlo.

<<Spiegati>> lo incitò Ithan ad andare avanti

<<Sto dicendo che chiunque abbia maledetto il pugnale lo ha fatto per uccidere lei, non me o Neyra. Non poteva sapere che eravamo due Dei anche noi. Questo pugnale può essere usato solo da una persona contro un'altra ben precisa...probabilmente era una precauzione. La stessa persona designata all'uso di quest'arma può uccidere chi ha maledetto il pugnale e così salvare chi é stato ferito dalla lama>>

<<Cosa c'entra l'amare una persona?>> chiese Manuel riscuotendosi a quelle parole

<<Colui che usa i pugnali maledetti può uccidere solo chi ama davvero...>> rispose Neyra intuendo al volo ciò che il fratello non voleva dire.

Il pugnale era stato dato ad Axel perché lui doveva usarlo. Era l'unico in grado di impugnarlo contro Naetha e ciò poteva significare solo una cosa: l'amore di Axel nei confronti di Naetha era vero potente...tanto potente da poter uccidere una Dea. I ragazzi si voltarono verso Axel, ma non lo videro; non era più accanto al corpo dell'amica

<<Dov'è andato?>> chiese Ithan, riscuotendosi

<<A cercare Cassandra...>> sussultòNeyra con una semplice deduzione.

La Dea CadutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora