Il dominatore del ghiaccio

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"Tutto bruciava. C'era un denso fumo nero e l'aria era difficile da respirare.

Le grandi mura di ghiaccio che proteggevano la città delle nevi perenni, erano state indebolite e in parte distrutte dal fuoco che non muore mai: il fuoco degli Angalchiron, il Fuoco Segreto.

Quella stirpe era quella di cui aveva sempre sentito parlare suo padre quando tornava a casa dopo essere stato al concilio dei clan: quei dominatori avevano un fuoco più potente degli altri che non poteva essere spento, se non dal Ghiaccio Perenne.
Come il Fuoco Segreto, il Ghiaccio Perenne era un potere dei dominatori del suo popolo, più potente ed impossibile da sciogliere, se non dall'unico fuoco che era in grado di spegnere.

Si guardò intorno spaesato.

Le persone correvano cercando di mettersi in salvo, erano in particolare donne e bambini; gli uomini erano armati e cercavano di ricostruire le mura e rafforzare le difese rimaste intatte. Poi ci fu un'esplosione più potente delle altre e le grandi porte di ghiaccio furono divelte.

Per un attimo ci fu il silenzio, ma poi soldati della terra del fuoco entrarono e la battaglia cominciò.

Nessuno sembrava accorgersi di lui.

Sua madre era nell'infermeria a curare i feriti, in fondo alla strada principale che portava alla Sede del Concilio; suo padre era là nel tumulto che combatteva. Lo vide: stava cercando qualcuno, ma non lui. Notò avanzare verso di lui un uomo con un'armatura nera e rossa rifinita in oro, era quello che lo rendeva diverso dagli altri; erano le stesse vesti che indossava suo padre, solo che le sue erano nere e blu con rifiniture argentee.

Loro erano diversi, erano due opposti, eppure sembravano così uguali.

Mentre gli altri combattevano, i due uomini si fronteggiavano. Non riusciva a capire che cosa si stessero dicendo, li vide sorridere; poi accadde l'inimmaginabile.

Il fuoco che scaturì dalle mani del dominatore del fuoco si scontrò con il ghiaccio di suo padre e ci fu un'esplosione di scintille. Tutti si voltarono a guardare, ma suo padre era scomparso e con lui anche il dominatore del fuoco: Kastum Angalchiron".

Ithan si svegliò all'improvviso.

Fino a due anni prima aveva smesso di fare quel sogno, ma era tornato dopo aver visto il figlio di colui che aveva fatto scomparire suo padre. Non lo odiava, non era colpa sua, ma Manuel e lui erano destinati alla stessa fine...forse.

Era l'alba e la prova della forza si sarebbe svolta di lì a poco. Qualche stanza più in là qualcun altro si preparava, qualcuno con cui avrebbe lottato.

La Dea CadutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora