La Foresta Nera

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Erano passate circa due settimane da quando erano ufficialmente entrati a far parte della prestigiosa scuola di Anghelor. Si erano allenati con le armi, nella lotta corpo a corpo, nell'esercitazioni con i poteri, con le erbe mediche e velenose e avevano seguito noiosissime lezioni di storia e geografia. Nessuno aveva avuto più incubi durante la notte e nessuno si era avvicinato a loro. Ognuno ormai era entrato a far parte di un gruppo, tranne Neyra e Numor: i due maghi erano sempre da soli, insieme certo, ma solitari. Non avevano fatto amicizia con nessuno. Da qualche giorno mancavano alle lezioni e nessuno li aveva più visti fuori o dentro la scuola...erano spariti.

Tutto era buio. Aveva freddo. Stava andando alla cieca quando sentì urlare sua sorella dietro di lui, si voltò di scatto

<<NEYRA!>> urlò, ma la ragazza non rispose.

Il suo respiro si fece affannoso, sentiva una grande paura dentro di sé, ma non era solo la sua, ce n'era una più grande di qualcun'altro e sapeva bene che se quel sesto senso, che gli permetteva di sentire tutto ciò che provava e pensava la sorella, si fosse spento sarebbe rimasto solo...per sempre!

Lei c'era ancora.

<<Voi quattro, venite con me>> ordinò una guardia ai ragazzi che si erano attardati nell'uscire dall'aula di geografia.

Quella stanza, nella torre Ovest, era piena di carte nautiche, piante di ogni terra di Shalen, pergamene e rotoli antichi pieni di polvere e muffa. Ithan aveva fatto un balzo indietro quando la guardia era apparsa sulla porta ed era caduto addosso ad Axel che, a sua volta, aveva tirato in terra Manuel e Naetha dietro di lui, finendo su una pila di carte polverose.

<<Castor ti prego, non spaventare così i ragazzi del primo anno con le tue entrate ad effetto- sospirò il professor Prak- dovete scusarlo, fa sempre così>> disse mentre si accucciava a sistemare le carte geografiche che erano finite sul pavimento

<<Scusate. La preside vuole vedervi, seguitemi>> detto questo si voltò e si incamminò giù per le scale a chiocciola a pochi metri dalla porta dell'aula seguito dai quattro ragazzi.

Nessuno di loro si accorse quanto cercò di evitare il più possibile di far cadere lo sguardo su Naetha, ma anche lo avessero notato, non avrebbero potuto capire.

L'ufficio della preside era al centro della scuola: una stanza circolare di cristallo nero che rifletteva la luce azzurra delle torce appese al muro, vi si aveva accesso soltanto basso, non c'erano porte laterali, solo una grande scalinata dal quale si accedeva attraversando due sale e tre corridoi. Quando entrarono scortati dalla guardia rimasero a bocca aperta: alambicchi, libri, ampolle e mille altri oggetti erano riposti su tavoli e ripiani di legno; la preside era seduta alla sua grande scrivania al centro della stanza, quando entrarono alzò gli occhi dal libro che stava leggendo e congedò Castor.

<<Vi ho fatti chiamare per affidarvi una missione- disse alzandosi- dovrete ritrovare i due gemelli: Numor e Neyra. Sono spariti dopo essere entrati nelle foreste dell'Est>>

"Le foreste dell'Est...la mia terra...la mia casa"

<<Per me va bene!- esclamò subito Naetha, tutti gli occhi si voltarono a guardarla- Conosco quelle foreste: ogni pianta, ogni animale, ogni ruscello e grotta>> aggiunse con sguardo fermo

<<Andrò anche io>> aggiunse Manuel prontamente.

Axel e Ithan si scambiarono un sguardo di intesa e all'unisono dissero

<<Ci stiamo anche noi!>>

<<Molto bene. Partirete subito dopo pranzo, farò preparare dei cavalli e delle provviste, ma vi dovrete recare nell'armeria per munirvi di armi. Adesso potete andare- disse con un sorriso molto fiero e preoccupato allo stesso tempo. Un attimo prima che i ragazzi si congedassero chiamò- Axel, puoi rimanere un momento?>> tutti erano molto sorpresi, per primo Axel che, dopo aver guardato con incredulità i compagni, si voltò verso la strega cercando di nascondere lo sconcerto

<<Certo>> disse avvicinandosi mentre gli altri si dirigevano verso l'uscita.

<<La zona in cui andrete potrebbe nascondere numerosi pericoli, avrei dovuto mandare subito voi anziché Numor e Neyra- disse addolorata la preside- Naetha conosce bene quei luoghi, c'è cresciuta. Penso sia l'unica in grado di orientarsi là dentro. I due maghi erano andati a ispezionare il luogo sotto mio ordine perché, come me, sono capaci di percepire la Magia Nera>>

<<Vorreste dire che ci sono attività di Magia Nera nelle foreste dell'Est?>> chiese il ragazzo serio

<<Non ne sono sicura, so solo che tutti e tre abbiamo avuto lo stesso presentimento, si sono offerti di andare loro al posto vostro e mi hanno anche chiesto di informarti su quello che hanno scoperto prima di me>>

<<Le hanno chiesto di informare me?>>

<<Si Axel. Hanno percepito che il sigillo che tiene imprigionato Tanok si sta indebolendo. Fu la madre di Naetha a porlo prima di morire. Tanok è rinchiuso sotto la superficie di Shalen>>

<<Quindi la magia nera che percepisce ad Est potrebbe essere causata dall'indebolimento del sigillo...>>

<<Precisamente. Solo l'Ordine Naturale di tutte le cose può rompere il sigillo, è quello che Tanok ha sempre bramato: impossessarsi del potere dell'ultima Dea...impossessarsi del potere di Athena>> a quelle parola Axel indietreggiò di un passo

<<Athena? La Dea della sapienza, della ragione e dell'intelletto?- la preside annuì gravemente

<<Mi hanno chiesto di dirti che devi proteggerla. Si fidano di te e mi fido anche io. Tanok non deve averla>> Axel abbassò lo sguardo sul pavimento.

Aveva sempre saputo che in Naetha c'era qualcosa di più e che quel potere poteva essere controllato solo da qualcuno davvero speciale, alzò gli occhi sull'anziana donna difronte a lui

<<Non la avrà!>>.

Axel si riunì a loro per pranzo e fu molto più taciturno del solito. Non gli piaceva parlare molto mentre mangiava, ma non disse proprio una parola. Mangiarono in fretta e si diressero subito verso l'armeria che si trovava proprio accanto alla mensa, un posto alquanto strano: Ithan prese due spade molto simili a quelle che usava durante gli allenamenti, Axel una spada e un grosso pugnale, Manuel coltelli da lancio e un bastone di metalli dalle estremità molto affilate e Naetha si infilò due pugnali da lancio negli stivali e prese una faretra piena di frecce e un arco.

Appena fuori dal portone della scuola c'erano quattro cavalli sellati e con le provviste, proprio come aveva detto la preside, e Castor con altre due guardie

<<Conoscete la strada?>> chiese con un largo sorriso quando li vide armati fino ai denti

<<Lei si>> rispose Manuel indicando Naetha e montando in groppa ad un cavallo dal manto marrone, dietro di lui Ithan montò su un cavallo bianchissimo e Axel su un cavallo nero come la notte

<<Probabilmente ne conosco più di una per arrivarci>> sorrise Naetha montando un cavallo dal manto talmente grigio da sembrare argento.

<<Quanto pensi che ci vorrà a raggiungere la parte della foresta vicina alle paludi?>> le chiese Axel

<<Quella parte della foresta?!>> chiese Naetha voltandosi e sgranando gli occhi, Axel fece cenno di sì con la testa

<<Perché? É lontana?>> le chiese Ithan

<<No, no...è una delle parti più vicine- rispose Naetha pensando tra sé e sé- ci vorranno circa tre ore>>

<<Bene, allora andiamo!>> esclamò Manuel.

Alle loro spalle Castor gli intimò di stare attenti. I quattro ragazzi spronarono i cavalli e partirono al galoppo nelle praterie.

"Per quale assurda ragione dovrebbero essere andati nelle paludi?! Quella parte della foresta è perennemente buia...la Foresta Nera..."

La Dea CadutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora