<<Non vogliono che mi occupi del caso. Dicono che potrei lasciarmi influenzare dal legame che avevo con lei>>, disse Anya, la frustrazione evidente nella sua voce.
<<Non capisco...o almeno, comprendo che non volessero il parare legale di Lexa perché è sua moglie, ma perché dovrebbero non volere te ad indagare? Non potresti essere d'aiuto proprio per il tuo legame con lei?>>, domandò Raven.
<<Era>>, sussurrò una terza voce femminile. Smisi di camminare, congelandomi sul posto. Non sapevo quando Lexa fosse entrata in quella casa, poiché dopo aver visto il video ed essermi persa nei miei pensieri riguardo quella notte, il mio cervello aveva smesso di ragionare per quelle che mi erano sembrate delle ore.
<<Hai detto: "è sua moglie", ma avresti dovuto dire "era">>, spiegò la donna, correggendo Raven. Scossi la testa, continuando a camminare verso la cucina con il computer tra le mani.
Tutte e tre mi guardarono nel momento esatto in cui resi nota la mia presenza, ignorando le espressioni confuse di Raven ed Anya e quella stranamente fredda di Lexa. Poggiai il computer sul tavolo, lanciando un'occhiata veloce a tutte e tre.
<<Sto per mettermi nelle vostre mani, perché nonostante tutto, siete le uniche persone di cui so di potermi fidare ciecamente. Starà a voi scegliere cosa farne di me>>, dissi, stringendo la mascella. Girai lo schermo verso di loro, premendo play prima che il coraggio mi abbandonasse. Lexa emise un verso strozzato quando il volto di Costia fece la sua apparizione, mentre Anya mi fulminò con lo sguardo come a suggerirmi di porre fine ad un pessimo scherzo. Mi voltai, camminando verso la finestra della cucina per dare loro le spalle.
Ascoltai nuovamente quelle parole, ricordando ogni secondo ed ogni immagine come se avessi girato il video insieme a lei. Arrossii furiosamente quando giunse la parte in cui Costia parlava dei miei sentimenti, dicendomi chiaramente che Lexa ricambiava. Sentii, in quel momento, proprio il suo sguardo bruciare su di me. Non era il momento per avere quella conversazione.
<<Finn? Che c'entra Finn?>>, chiese Raven, una volta finito il video.
<<Per quale motivo avrebbe dovuto inviarti questo video? Com'è possibile che sia giunto fino a qui?>>, domandò Anya quasi nello stesso momento. Mi voltai, incontrando lo sguardo delle due donne, poiché la terza fissava ancora lo schermo con il volto pieno di dolore e tristezza.
<<Ti aveva trovata, non è così?>>, chiese finalmente Lexa. Sospirai, maledicendo il mio cuore che aveva preso a battere all'impazzata perché lei mi aveva rivolto la parola. Mi sentii quell'adolescente spaventata da tutto e tutti, che si era appena resa conto di avere una cotta per la sua migliore amica.
<<Ha sempre saputo dove fossi. Nel primo periodo mi ha aiutata lei prima che mi sistemassi, poi non mi ha più contattata ed io non l'ho mai cercata. Non ci sentivamo da parecchio, almeno fino a quando non mi ha mandato un biglietto chiedendomi di ritornare. Poco dopo, ho saputo della sua morte>>, dissi, mordendomi il labbro inferiore.
<<Cosa? Io non capisco>>, mormorò Raven, stringendo le sopracciglia.
<<Le chiesi io di non raccontare a nessuno dov'ero, dicendole che mi sarei fatta viva al momento giusto. Ha rispettato il mio volere, per questo non ve l'ha mai raccontato>>, ammisi.
<<Sapeva che sarebbe successo. Altrimenti non ti avrebbe chiesto di tornare né tanto meno ti avrebbe inviato questo video>>, disse Anya, incrociando le braccia al petto.
<<Sì, l'ho pensato anche io. Ed ho anche pensato che quello che è accaduto otto anni fa abbia qualcosa a che fare con quello che è successo a lei adesso>>, mormorai.
STAI LEGGENDO
The future I found in the past
FanfictionQuando Clarke Griffin tornò a casa quella mattina, non si aspettava di certo di trovare una lettera che aveva come emittente Costia Green, la sua migliore amica d'infanzia. Ancor di più, non si aspettava di trovare un biglietto aereo per ritornare a...