Madi & Aden

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Premessa: in una fanfiction, ho letto della coppia Indra e Nyko e in un primo momento la cosa mi ha sconvolto, dopo un po' invece l'ho trovata stranamente azzeccata e perciò ho deciso di metterla anche qui. Spero non vi dispiaccia.

Quel pomeriggio, quando aprii la porta della stanza dove mi ospitavano Raven ed Anya, non mi aspettavo di trovare Lexa seduta sul letto. La tende bianche, che solitamente lasciavo chiuse, erano state aperte e la luce del sole aveva riscaldato l'ambiente in maniera naturale. Sul letto, accanto alla donna, c'era la mia valigia e l'armadio dove non avevo posato niente era stato lasciato aperto. 

<<Hai trovato...qualsiasi cosa stessi cercando?>>, chiesi, quando i suoi incontrarono i miei. Lexa guardò il disordine che aveva creato, lanciando i miei vestiti per aria e frugando nei cassetti della scrivania dove doveva aver trovato soltanto polvere. Tutto quello di cui avevo bisogno era nella valigia: Costia non aveva specificato per quanto tempo voleva che restassi, né tantomeno io avrei saputo di quanto tempo avrei avuto bisogno per scoprire cosa le era successo, tuttavia non mi sentivo a mio agio a sistemare i miei oggetti personali in quella stanza. Mi si stringeva la gola al semplice pensiero, come se temessi l'idea di dover mettere radici nuovamente a Polis. 

<<L'hai conservata>>, mormorò mostrandomi una foto che, a causa della sua posizione, non avevo potuto notare perché la copriva con la schiena. 

<<E' stata l'unica cosa che mi legava a Polis che ho tenuto con me per tutto questo tempo>>, ammisi, incrociando le braccia al petto.

Quella foto era stata scattata un'afosa giornata di giugno, perciò Indra ci aveva beccati in un momento in cui eravamo tutti all'ombra di un albero e sembravamo aver dato vita ad una gara a chi indossasse meno vestiti. Non potevamo avere più di quindici o sedici anni ciascuno, con Anya che forse ne aveva già compiuti diciassette, e la giovane età era marcata dalla mancanza di barba sui volti dei ragazzi e la canottiera nera dei Rolling Stones che ai tempi avevamo voluto comprare noi ragazze tutte insieme. 

Ci trovavamo fuori al cortile dell'orfanotrofio dove era cresciuta Costia prima che Indra e Nyko l'adottassero. I dirigenti dell'istituto, ogni volta che un bambino veniva adottato, chiedevano alla sua famiglia se fosse disposta ad accompagnarlo a fare visita agli altri bambini. In quella maniera, non solo si potevano portare avanti le amicizie infantili che erano nate negli anni ma, in un certo senso, coloro che erano già stati adottati potevano rassicurare quelli che stavano per esserlo a non aver paura. Costia ci aveva portato lì con lei in numerose occasioni, poiché voleva che conoscessimo le persone con le quali era cresciuta e nel caso della foto, eravamo tutti lì per uno spettacolino che organizzavano in estate ogni anno i ragazzini che abitavano quell'edificio. Eravamo tutti così spensierati in quel momento.

<<Sapevi già che Bellamy aveva una cotta per te quando scattammo questa foto?>>, chiese improvvisamente, risvegliandomi dai miei pensieri.

<<Sì. Vedi la mano a mezz'aria? L'avevo tirata via perché lui voleva prenderla>>, dissi, senza riuscire a contenere un piccolo sorriso.

Bellamy Blake era il classico ragazzo bello e dannato, che aveva fatto disperare milioni di ragazze della nostra scuola. All'epoca, i suoi capelli scuri erano ricci e disordinati e, nel momento della foto, le sue lentiggini erano in bella vista a causa del troppo sole che aveva preso nelle ore precedenti allo scatto. In passato, mi aveva rivelato di avere una cotta per me ed io ero rimasta senza parole perché lo vedevo semplicemente come un fratello e non avrei mai potuto provare niente se non semplice affetto per lui. In un primo momento, il nostro rapporto terminò per freddasi un po', poi un giorno mi tranquillizzò dicendomi che gli era passata e cominciò a vedere una ragazza più grande. Negli anni che seguirono, ogni volta che qualcuno tirava in ballo quell'argomento, Bellamy si faceva una grossa risata e poi mi rassicurava dicendomi che era stata una semplice sbandata. 

The future I found in the pastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora