Corre, corre e corre. Di questo passo Rarisa si sentirà male nel bel mezzo della strada per via della stanchezza dovuta alla chemioterapia. Ha corso non sa neanche lei per quanti metri ed è sicura che una corsa del genere non sarebbe riuscita a farla se la sua adrenalina non avesse raggiunto e superato limiti impensabili. Ha paura di girarsi indietro e di trovare Kaito che la insegue. Deve trovare un posto dove nascondersi e soprattutto un posto che abbia un telefono per poter chiamare aiuto! Ma dove andare: se andasse dai nonni Kaito la troverebbe facilmente e non si porrebbe scrupoli a far del male anche a loro; non ha mai capito dove si trovi lo studio dove lavora sua madre e ha paura di potersi perdere. Ha due soluzioni: o andare alla stazione e salire sul treno che porta a Sendai per poter andare a casa del padre, o andare al combini più vicino e chiedere aiuto. Si trova alla rotonda, a poche centinaia di metri dalla stazione, ma il combini della mamma di Kosuke è a due minuti da lì. Corre subito verso il negozio ed entra al suo interno. Yasu, la mamma di Kosuke, riconosciuta la bambina e visto il suo stato di shock, le va incontro e la porta dentro lo spazio riservato al personale volgendo prima il cartellino della porta sulla scritta "chiuso".
-Che succede piccola?
-Casa! Yuu! Kaito! Voglio mamma e papà!
Dice scoppiando in pianto e buttandosi sulla confusa Yasu.
-Piccina, ascoltami: ora ti do un bicchiere d'acqua e quando te la senti mi dici che cosa è successo, oppure vuoi che io chiami mamma e che venga qui?
-Papà, chiama papà, Yusa. Ho il numero nel quaderno, poi chiama la mamma.
Dice aprendo la borsa e tirando fuori il quaderno colorato con tutti i numeri più importanti. Yusa prende il telefono e compone il numero di Fubuki, il quale risponde immediatamente con tono sorpreso e gli viene passata la figlia.
-Papà, c'è Kaito a casa e Yuu è lì con lui: mi ha detto di scappare via e di chiedere aiuto. Sono da Yusa al combini davanti alla rotonda. Papà, vieni qui ho paura.
-Papà arriva subito: non sono troppo lontano ma tu prometti che resterai con Yusa e non uscirai fino a quando arriverò.
-Va bene papà.
La stessa chiamata viene fatta a Urara e la bambina racconta la stessa identica storia.
-Yusa, posso chiamare anche un amico di Yuu? Ci tiene a lui e so che sarebbe preoccupato.
Yusa da la cornetta alla bambina la quale compone il numero di Hisashi. Il ragazzo risponde e Rairsa ripete la stessa storia anche al ragazzo, il quale fa sapere alla bambina che arriverà con tutti gli altri e Roxy pure.
Entrambi i genitori arrivano insieme al combini e la piccola Rarisa gli va incontro per poterli abbracciare e lasciarsi andare alla paura di ciò che ha vissuto e alla felicitàdi poter riabbracciare la mamma e il papà. Manca solo un membro alla famiglia: Yuu. Come starà?
Nel mentre, Yusa riceve una telefonata al cellulare da parte di Saki la quale le racconta di aver trovato Yuu senza sensi disteso sul pavimento,schiacciato dalla credenza, e che l'ambulanza lo sta portando di corsa all'ospedale di Sendai, e Yusa informa l'amica del perché sia successo quello.
-Urara, ho notizie di Yuu, ma non so se vi piaceranno: Saki lo ha trovato schiacciato dalla vecchia credenza in legno del soggiorno ed era svenuto. L'ambulanza lo sta portando di corsa a Sendai e lei è con lui.
Urara scoppia in pianto e sul volto della bambina ricompare lo shock e la preoccupazione. Sente le braccia del padre avvolgerla e portarla nell'automobile. Urara li segue e si siede davanti. "Andiamo di corsa a Sendai" è tutto quello che ricorda prima di essersi addormentata per via della stanchezza.
Fubuki riceve una chiamata dal padre di Roxy al quale spiega la situazione e dove stanno ricoverando il figlio.
Arrivano all'ospedale e in corsia trovano già Roxy e tutti gli altri. Quando Hisashi ha ricevuto la telefonata da Rarisa si trovava a casa di suo nonno insieme a Hiroshi, ma non ci ha pensato due volte a farsi accompagnare dal ragazzo col motorino in ospedale appena saputa la notizia. Nonappena vede la bambina le va incontro e l'abbraccia forte. I ragazzi hanno deciso che la persona più adatta a raccontare dell'arrivo di Yuu era Hisashi.
-Lo abbiamo visto mentre entrava lo portavano dentro ora dobbiamo aspettare, d'accordo?
-Quanto?
Domanda la bambina con gli occhi lucidi
-Non lo so, tu ce la fai a resistere? Potrebbe anche essere che compare tra poco il dottore come potrebbe essere che dobbiamo passare la notte qui: nulla è certo.
-Mi prendi in braccio Sashi?
Il ragazzo guarda Fubuki, il quale gli scompiglia i capelli e poi guarda gli altri. Hisashi prende in braccio la bambina e la porta verso Hiroshi.
-Ti ricordi il mio ragazzo, quello di cui ti parlavo? Eccolo qui: Hiroshi, Rarisa, Rarisa, Hiroshi.
-Ciao
-Buonasera signorina, mi fa piacere fare la sua conoscenza.
La bambina sorride a quel ragazzo, sconosciuto fino a qualche minuto prima. È proprio bello, si deve complimentare con Hisashi perché ha scelto proprio un bel ragazzo con cui passare il resto della sua vita. Anche il resto del gruppo si avvicina per chiacchierare e tenere compagnia alla piccola.
In treno invece la tensione ha raggiunto il livello massimo. Quando Asahi ha ricevuto la chiamata di Hiroshi è corso subito in stazione a prendere il treno. Nonostante sia già passata un ora e gli manchino solo quaranta minuti all'arrivo, il gigante è impaziente di arrivare all'ospedale. Quasi si sente in colpa. Ma in colpa per che cosa?
-Mamma, guarda quell'uomo trem-
-Eiji, non si indicano le persone è da maleducati
Una mamma rimprovera il suo bambino, il quale è semplicemente incuriosito dal fatto che un omone come Asahi stia tremando come una foglia e sia quasi sul punto di piangere. Ma esattamente, perché si sta dando le colpe?

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Ultimo e primo bacio
FanfictionDedica i tuoi passi a chi ti ha sorretto quando ancora avevi bisogno di un appoggio per poter camminare -Anonimo