Una nuova impresa dove io avrei fallito sicuramente,inoltre mi sembrava anche di essere di troppo insomma Percy è Annabeth ...beh lo sapete.
Sono ancora single e la ragazza che mi piace mi considera soltanto un'amico o un fratellino ...
"Ei torcia umana,cerca di tornare vivo" era lei,Francesca
"Sicuramente" cercai di fare la voce-dissuadente-valdez ...eravamo così vicini che io sentivo battere il suo cuore. Era un pò imbarazzante...
"Leo,solo amici,non posso,ho ehm un ragazzo" mi appoggiò la mano sul petto e mi baciò la fronte per poi andarsene e lasciarmi li come un baccalà cercando di raccattare i pochi pezzi del mio cuore rimanenti.
Ero talmente arrabbiato,deluso e triste che non mi accorsi dell'arrivo di Annabeth"Chirone ci ha convocato per dirci due cose" Annabeth accennò un sorriso.
Entrammo nella casa grande e davanti al camino,su un'antica sedia di legno,con lo sguardo assente e preoccupato
"Sedetevi,Percy?"
"Arriverà a momenti,doveva sbrigare delle faccende" rispose Annabeth cupa.
Chirone era un buon ascoltatore che sapeva cosa dire e non dire,capiva quando dover controllare la curiosità e quando "impicciarsi".
"Eccomi ci sono"Percy entrò a corsa con il fiatone e per poco non prese male la mira per sedersi
"Vorrei parlarvi di questa missione, ci è stata comunicata in modo strano e troppo chiaro,ci sono molte possibilità che sia una trappola,gli dei antichi sono molto vendicativi in genere , ma non abbiamo un piano migliore e quindi direi di agire subito,dovrete partire domani mattina,il luogo è preciso e vicino,niente di più facile." Disse Chirone turbato.
Annabeth puntò i suoi occhi grigi verso di lui " cosa è che la preoccupa ?"
"Il fatto che l'impresa sia facile ,la possibile battaglia... Sai il campo non si è ancora rimesso dopo tutti questi scontri,abbiamo perso tanti ragazzi e alcuni sono andati a vivere da altre parti,siamo in pochi e non pronti ad affrontare una battaglia del genere. Ragazzi,avete idea di quanti automi ci siano nel mondo?miliardi"
"Ce la faremo Chirone,glielo prometto"Annabeth li toccò la spalla per riassicurarlo.
Eravamo usciti dalla casa grande e Annabeth si mise davanti a me e Percy ,come un vero generale dell'esercito
"Allora partiremo domani alle 11 del mattino,arriveremo Central park in autobus quindi cercate di nascondere il più possibile la vostra natura semidivina,ci manca solo qualche cittadino urlante che ci spedisce in carcere per essere armati e siamo proprio messi bene" Annabeth stava provando un mix di emozioni diverse .
"Quindi la mia cintura ?"
"Nascondila sotto una giacca,sarebbe strano vedere un adolescente con la cintura da meccanico "
Decisi che non era meglio ribattere,anche se era estate e l'idea di mettersi una giacca non mi esaltava proprio.I sedili dell'autobus erano freddissimi come se Chione ci avesse spruzzato un po' brina apposta.ero seduto da solo dal lato del corridoio e dall'altra parte c'erano Percy e Annabeth mano nella mano. ero ripugnato da tutte le ragazze,forse perché non ero muscoloso? ,perché lo trovavano ridicolo?,perché non ero interessante secondo loro? Bah...mi sa che farò la fine di uno zitello con 80 gatti e fissato sui marchingegni. Magari non sarei nemmeno vissuto abbastanza.
Si iniziava ad intravedere il verde di Central park e i palazzi che lo circondavano,era una cosa buffa come una nuvola bianca in mezzo a quelle nere. Non avevo idea di dove fosse situata la statua di bronzo perché al tempo della battaglia coi titani non ero al campoLa nostra fermata era arrivata e ci incamminammo nel verde,Percy era davanti alla fila,aveva sbagliato strada un sacco di volte ...poi si fermò improvvisamente.
"Eccola la,indico in un insieme di alberi e arbusti aggrovigliati,l'unico posto selvaggio del parco,si poteva notare un luccichio,una figura bronzea ,con un sorrisetto inquietante si stagliava davanti a loro.
"Come tagliamo i rami mentre passano i mortali?"chiesi,cercando il volto di Annabeth
"Sono le 12:15 , potremmo tagliarli mentre le persone sono a mangiare,qui intorno non ci sono apparecchiature da pic-nic." Rispose Annabeth
Anche adesso il via vai di maratoneti e di bambini che indicavano ovunque era diminuito.
Ci sedettimo nello stesso punto di dove ci eravamo fermati e tirai fuori dalla cintura dei sandwich imbottiti e dell'acqua,il traffico di persone era quasi pari a zero è finito di mangiare potevano agire.
Percy tirò fuori vortice e Annabeth il suo coltello,intanto io li bruciavo,ma sembravano di gomma,quasi impossibili da tagliare.
"DCon le armi e con il fuoco non si tagliato,ci dovrà essere un altro modo?"disse Annabeth
"Comunque dobbiamo sbrigarci abbiamo circa mezz'ora prima che il parco si ripopoli"
Poi all'improvviso una voce metallica parlò
"Bene ,ecco i nostri semidei tanto attesi,per cosa siete venuti?per cercare di manipolarmi ancora?"rise in maniera fredda
"Eravamo a fare una passeggiata,e siamo capitati da queste parti,poi abbiamo visto un automa così bello da ammirare bloccato nei rami,così abbiamo deciso di aiutarti ?" Rispose Annabeth
" taci figlia di Atena,stai mentendo"
"Se vorrai rimanere così,bloccato tutta la vita in mezzo a una boscaglia fai pure" disse Annabeth mimando il gesto di andarsene
"No semidei,se riuscite a liberarmi fatelo,ma io dubito che sappiate il modo"
"Allora dicci come fare e noi ti libereremo a costo di qualche informazione "
"Perché mai obbedire a dei ragazzini?!"
"Perché questi ragazzini hanno in mano il tuo destino: se liberarti,se ucciderti o se lasciarti qui" disse Annabeth
Probabilmente se non ci fosse stata lei saremmo stati in casini grossi
"Okay possiamo arrivare a qualcosa di fattibile,ma sappiate che appena sarò libero vi distruggerò "
"Giura sullo stige che ci dirai dove trovare la semidea perdita di cui parla la profezia!"
"Giuro sullo stige, e voi giurate sullo stige che mi libererete"
"Giuriamo sullo stige" parlammo contemporaneamente
"Io ho sentito dire di una ragazza molto potente e pericolosa aggirarsi per Rio de Janeiro. Adesso liberatemi"
Avevamo ancora un problema non sapevamo come tagliare i rami e se ce ne andassimo senza aver liberato quel coso lo stige ci avrebbe ridotto a pezzettini
Annabeth sussultò e prese una corda dal suo zainetto
"Ci arrampicheremo e legheremo questa corda attorno all'automa e dall'altra parte e la faremo girare attorno a quel l'albero e noi beh...tireremo"
Nessuno aveva un piano migliore quindi iniziammo. Percy si arrampicò , cosa che ci fece perdere un po' di tempo perché spesso i suoi piedi venivano risucchiati,quando riuscì a legare la corta intorno alla testa della statua cominciammo a tirare,quell'azione prosciugò tutte le nostre forze e alla fine la statua di bronzo cadde a terra,libera.
"Corriamo,prima che si riprenda ci ucciderà " urlò Annabeth .
Non aveva la forza di correre,ma doveva se non voleva diventare il suo pranzo.