Cap.2 "La verità fa male"

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Virginia si sedette, ubbidiente, mentre dentro di sè combatteva tra paura e curiosità.

-Per sapere la verità bisogna andare un po' indietro nel tempo. Per l'esattezza, alla data della tua nascita.- incominciò suo padre - Quando sei nata eri una bellissima bambina ma eri un po' fragile....stavi per morire. Pochi mesi dopo la tua nascita, avevamo sentito di una Guaritrice che viveva nei pressi di Goldfield, in Nevada. Eravamo disperati e ,quindi, ci siamo recati in quella città fantasma...

- La Guaritrice ci ha accolti, come benvenuti, nella sua antica dimora. Ti ha guarita e oggi sei qui, in mezzo a noi.- continuò la madre - Ma ad un caro prezzo. Non potevamo più avere figli, altrimenti avresti avuto un fratellino, ma la Guaritrice era irremovibile. La magia scorre in te, tesoro.

-La magia non esiste!-la interruppe Virginia.

-Virginia! La magia esiste, altrimenti tu non saresti qui. Anche noi non credevamo alla magia ma...da quel remoto giorno tutto è cambiato! Eravamo distrutti, avevamo avuto fiducia nella medicina, nella scienza! Ma entrambe ci hanno deluso e allora ci siamo avvicinati a questo mondo, un mondo che prima ignoravamo totalmente.- rispose la madre.

Virginia era sbigottita.

-Quindi...sono, che cosa?- domandò intimorita lei.

-Hai la magia che ti scorre nelle vene. Sei una Venèe, una parola in un dialetto druido che indica un essere fatto di magia allo stato più puro.- risposero all'unisono i suoi genitori.

-Ma come fate a conoscere tutte queste informazioni sulla magia?

-Abbiamo studiato molto. La Guaritrice ci ha regalato dei volumi relativi a questo per...poterci occupare di te.- rispose il padre e, vedendo lo sguardo perplesso della figlia, aggiunse - Da piccola...non sapevi controllare i tuoi poter...

-Poteri? Ho dei poteri magici?-esclamò stupita Virginia.

-Sì. Quindi, diventavi invisibile d'improvviso, qualche volta lo fai ancora, sputavi fuoco e molte cose ancora.

Dopo aver ascoltato tutto questo, Virginia era spaesata. I suoi genitori le avevano mentito fin da piccola. Lei, che tanto non credeva alla magia, era LA magia stessa. Stordita, si alzò e si diresse verso la porta.

-Virginia, non uscire! Da quello che ci hai raccontato, sei in pericolo! Dobbiamo proteggerti.- la fermarono loro.

-Io...voi mi avete mentito per tutta la vita!- urlò furente la ragazza.

I genitori rimasero impietriti, non si aspettavano che reagisse così. Virginia uscì dalla porta e corse, il più lontano possibile dalle persone che prima erano stati i pilastri della sua vita e che ora erano solo sconosciuti. Raggiunse una panchina nel parco comunale e, stremata, vi si gettò sopra. Ripensò ai suoi genitori, assomigliava così tanto ad entrambi: gli occhi erano della madre, i capelli del padre, l'atteggiamento e i modi di fare erano simili...eppure, ormai era cambiato tutto. Le avevano narrato tutta la storia? Le stavano nascondendo ancora qualcosa? Virginia non sapeva più se fidarsi di loro; scossa da questi snervanti pensieri, si mise le mani tra i capelli e sospirò.

-Dunque...non sapevi di essere quello che sei. Dicevi la verità.- disse una voce.

La giovane si girò di scatto, avendo riconosciuto la voce, e, con suo timore, si ritrovò dirimpetto Nicholas. Il ragazzo, come se nulla fosse, si accomodò di fianco ad ella.

-Puoi fare grandi cose con me. Grandi cose. Vuoi venire con me?- chiese con voce suadente.

La ragazza era tentata di liberarsi di tutti, dei suoi genitori e della sua vita mediocre che conduceva da sempre; voleva unirsi a lui, voleva fare grandi cose con la magia, ma d'altra parte voleva rimanere un adolescente normale e continuare la sua vita, crescere e, magari, un giorno, avere una famiglia. Era divisa in due e non sapeva che scelta seguire. Le tornò in mente l'incubo che da tanto la perseguitava, di cui nessuno era a conoscenza, e decise di non voler fare del male a nessuno ed era sicura che, andando con Nicholas, avrebbe seguito la strada sbagliata.

-No. Io non ti seguirò. Voglio tornare alla mia vita normale, senza tutta questa magia.

Lui era deluso e con un'espressione corrucciata, disse:

-Volente o nolente, tu verrai con me!

Mormorò qualcosa e...un turbinio di vento, un prato verde ai suoi piedi, braccia forti che la sorreggevano e poi...buio assoluto.

Luce nell'OscuritàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora