Cap.9 "Empatica e PALP?"

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Virginia rinvenne e si sedette retta sul comodo letto. Si trovava nuovamente nella camera della città di Eldiocër, solo che era notte. Addormentato su una sedia davanti al letto a baldacchino, c'era Nicholas. Virginia lo osservò attentamente: assomigliava così tanto alla madre! Il ragazzo si destò di soprassalto, col corpo che tremava tutto.

-Tutto bene?-chiese Virginia, preoccupata.

Nicholas sobbalzò, non si era ancora accorto che si era svegliata. Si quietò, facendo un profondo respiro, ed annuì, cercando di ricomporre la sua espressione tesa.

-E tu? Come stai? Ci hai fatto spaventare quando sei svenuta, lì, sulla spiaggia.- domandò il giovane, con voce ferma.

Virginia assentì e chinò il capo, per non incrociare i suoi grandi occhi castani, che aveva ereditato dal padre. Nicholas la stava scrutando, sentiva il suo sguardo bruciare sulla testa. Alla fine, Nicholas pose la domanda che Virginia si aspettava e tanto temeva:

-Perchè hai perso i sensi?

La ragazza tacque, poi, pian piano, sollevò lo sguardo fino a incrociare quello del ragazzo di fronte a lei.

-Ho...Io...il tuo...-si schiarì la gola-Ti ho sfiorato la mano e...ehm...ho visto scene del tuo passato, tu che nascevi e quando tuo padre andò in missione.

Il viso di Nicholas fu costellato di tante emozioni differenti: sconcerto, irritazione e, di nuovo, incredulità. Virginia, dopotutto, se lo aspettava. Nicholas non proferì parola e la ragazza cominciò a sentirsi a disagio.

-Vado a comunicare alla Regina che ti sei svegliata.- annunciò improvvisamente il ragazzo ed uscì velocemente dalla stanza, come se volesse allontanarsi il più possibile da lei.

Virginia ricadde sui comodi cuscini, frustrata. Passarono secondi, minuti e, finalmente, entrò la Regina Vällirith seguita da Vëannë, Eltas e Nicholas.

-Perchè sei svenuta?-domandarono all'unisono i gemelli. La stessa domanda di Nicholas...Voleva veramente rispondere? Virginia aprì e chiuse la bocca un paio di volte, poi guardò Nicholas e, ad un suo cenno, narrò tutto. Quando terminò il breve racconto, la saletta era avvolta da un pesante silenzio. La Regina lo ruppe per prima:

-Questo può significare solo una cosa, ossia che stai acquisendo più poteri da Venèe.

-Quindi ti basta toccare qualcuno per...fare cosa? Scoprire il suo passato?-domandò Eltas.

Virginia deglutì. Si sentiva gli occhi di tutti puntati su di lei, sguardi pieni di aspettativa poiché ella era potente, era La magia. Nicholas distolse lo sguardo e chiese, rivolto alla Regina Vällirith:

-Eccellenza, avrei una richiesta da farle. Posso visitare mio p...James Ross?

I gemelli lo scrutarono con sospetto ma la Regina annuì.

-Già. Credo che sia la scelta giusta, per capire meglio il tuo passato, Nicholas.- disse la Regina con dolcezza ed aggiunse-Vorrei che andaste tutti, tu, i gemelli e Virginia. Dunque, aspetteremo che Virginia si sia ripresa completamente.

Eltas e Vëannë si scambiarono uno sguardo pieno di significato: non erano pronti ad incontrare l'assassino dei loro genitori. Virginia lo sentiva, percepiva le loro emozioni.

-Bene. Ora lasciamo riposare Virginia.- disse la Regina.

Gli altri uscirono ma lei si trattenne. Le due rimasero per un po' in silenzio che venne rotto nuovamente dalla regnante:

-Vuoi chiedermi qualcosa, ragazza?

Virginia sgranò gli occhi.

"Come...come faceva a saperlo?" si domandava.

-Sì...ecco...io riesco, non so come, a leggere le emozioni, le sensazioni delle altre persone. È un potere da Venèe? 

La sovrana annuì e disse, enfatizzando ogni parola:

-Sei potente, giovane Venèe. La magia scorre nelle tue vene, la luce stessa è in te, il futuro dei Mondi è nelle tue mani. Ma io ho fede in te, poiché dimostri di avere sempre più qualità. Riesci a percepire le emozioni, sei Empatica, riesci a leggere il passato, sei PALP, ovvero "Particolarmente Abile a Leggere il Passato". 

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