•Capitolo 16 - Una povera anima• [IN REVISIONE]

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<<Mi scusi, le serve una mano?>> domandasti all'uomo.
<<Oh grazie al cielo!>> esclamò appena ti notò; <<Qualcuno non mi ignora!>>
<<Lei sa il perché lo stiano facendo?>>

Iniziasti ad attirare molti sguardi, compreso quello della tua amica che ti fissava dal vostro tavolo con una faccia preoccupata.

<<L'ultima cosa che ricordo è che sono stato colpito da un'auto mentre attraversavo la strada, poi mi sono risvegliato vicino a questo posto.>> spiegò.

Ma allora lui è...

<<Signore, le posso parlare fuori?>>
<<Certo, tanto qua nessuno mi aiuterà.>>

Uscite fuori, andando in un angolino poco affollato accanto a quel posto.

<<Si ricorda per caso che giorno fosse prima di finire sotto l'auto?>>
<<Si benissimo, il 20 Ottobre>>

Come sospettavo.

<<Beh... oggi è il 24 ottobre del 2003... e a quanto pare, lei è morto... questo spiega anche perché nessuno la vede.>>
<<E tu come fai a vedermi allora??>>
<<Ad essere sincera, non l'ho capito bene neanche io.>>
<<Non è possibile! Non posso essere morto!>>
<<Come mai è vestito così?>>
<<Stavo facendo dei lavori... lo so, sembro un barbone.>>
<<Non lo avrei mai detto!>> esclamasti
<<Devo cercare la mia famiglia! Mi dispiace di doverla lasciare così. La ringrazio molto, è stata gentilissima.>> accennò un sorriso per poi andarsene.

Rientri dentro, andando verso il tavolo dove era seduta Hanna che ti seguì con lo sguardo finché non ti sedetti davanti a lei.

<<Che cosa è successo? Perché sei uscita fuori?>> domandò all'improvviso.
<<Niente di che.>>
<<E perché sei uscita?>>
<<Avevo bisogno di un po' d'aria.>>
<<Va bene...>> rispose poco convinta.; <<Comunque ti devo dire una cosa, ma non ti arrabbiare con me.>>
<<Cosa hai fatto?>> la guardasti storto.
<<Prima di uscire ho lasciato un biglietto a Cinque con il nome del locale in caso non fossimo tornate al suo ritorno.>>
<<Hanna!!>> esclamasti.
<<Cosa?? Tu non lo vuoi ma io sì! E poi, lo conosco appena da un giorno, quindi vorrei conoscere meglio il ragazzo della mia migliore amica!>>
Prendesti un bel respiro prima di parlare;<<Innanzi tutto non stiamo insieme, quindi non dire stupidaggini; e poi, è il mio migliore amico e non voglio che scopra della sparatoria.>>
<<Quale sparatoria?>> domandò confusa la ragazza.

<<E me lo chiedi pure? Secondo te come me lo sono fatta questo?>> indicasti la ferita con lo sguardo.
<<Non mi hai mai detto della sparatoria.>> disse; <<Mi hai detto che non potevi parlarne.>>

Porca di quella-

<<Cos'altro mi stai nascondendo?!>>

Tu rimani impassibile dinanzi alla domanda di Hanna. Inizi ad agitarti sudando nei palmi delle mani.


<<Non ti sto nascondendo proprio nulla.>> risposti con tono calmo.
<<Allora cosa è questa storia della sparatoria?!>>
<<Non è assolutamente nulla...>> bisbigliasti a testa bassa.

<<Ma che scuse ti stai inventando!?>> sbottò.

Alzasti lo sguardo verso di lei, notando poi alle sue spalle la figura di Cinque avvicinarsi al vostro tavolo.

<<Sta zitta, è arrivato Cinque.>>

Hanna si gira e vede che il ragazzo in questione, si stava avvicinando al vostro tavolo, per poi accomodarsi di fianco alla ragazza.

<<Io vado in bagno, torno subito.>> disse la ragazza per poi alzarsi e andare verso di esso.

<<Ho fatto qualcosa?>>

<<Non tu...>>

<<Va bene. Comunque mi sono occupato di quel problema. Non ti disturberà più.>>
<<Io invece ho solo peggiorato la situazione...>> ammisi sconsolata.

𝐁𝐥𝐨𝐨𝐝𝐑𝐞𝐝 - [~Five X Reader~]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora