•Capitolo 31 - Indifferenza• [IN REVISIONE]

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Era lunedì. Quella sera tu saresti dovuta andare a quell'incontro al cimitero davanti alla tomba di tuo padre. L'orario a quanto pare era cambiato. Non era più alle 22:40, ma alle 23:10. Dovevi andarci da sola, ma sapevi che se lo avessi detto a Cinque, non lo saresti più stata.
Era ancora mattina, quindi avevi ancora tutta la giornata per decidere cosa fare.

«Sei pronta?» ti domandò il ragazzo mentre tu ti mettevi le scarpe.

«Si.» affermasti. «Me lo prendi lo zaino?»

«È in camera tua?» tu annuisti e lui salì al piano di sopra.

Ti eri già svegliata in ansia quella mattina per colpa di quell'uomo del cimitero. Cinque non sapeva del cambio d'orario, quindi doveva rimanere così. Non avevi intenzione di metterlo in mezzo e rischiare che si facesse male. Per quanto sia grande e intelligente, lo avresti evitato in ogni caso. Tenevi particolarmente a lui. Per quanto ti riguardava era l'unica persona che era rimasta in vita. Tua madre, da quel che si sapeva, era rimasta vittima dell'incendio scoppiato a casa tua nel 2019. Saresti rimasta orfana, ma almeno eri con lui.

Non pensavi che quelle persone ti volessero morta. A quanto avevi capito, loro cercavano Ruby e tu eri la sola a sapere dove fosse. Aspettavi solamente che ti dicesse dove si trovasse in quel momento.

«Okay, andiamo.» Cinque era appena tornato e teneva il tuo zaino in mano.

Te lo porse ed entrambi andaste verso scuola. Stranamente Hanna non ci sarebbe stata oggi, quindi fermarsi a casa sua per aspettarla non c'era bisogno.

-

Alla pausa pranzo ti eri seduta con Cinque al solito tavolo in mensa. Tu eri parecchio in ansia e di certo lui non se l'è lasciato sfuggire. Già dalla mattina ti osservava, cercando di capire di tutta quell'aura nera che ti circondava da dove provenisse. Si ricordava dell'incontro di quella stessa sera al cimitero, ma non credeva fosse per quello. Pensava che forse tu sapessi qualcosa che lui non sa, per questo eri così. Ma dopo quello che è successo ad Halloween non credeva che ci fossero ancora segreti tra di voi. Lui ti aveva detto tutto, o meglio, quasi tutto. Aveva tralasciato la visita dell'altro lui che era venuto per cambiare il passato; il fatto che tu saresti morta proprio per causa di Cinque in un disperato tentativo di salvargli la vita. O che eri rimasta incinta. Mancavano circa due mesi allo scadere del tempo di "vuoto" che tu avevi tra il 23 ottobre e il 23 dicembre. Sperava solamente che tu gli parlassi dei tuoi poteri.

«Quindi per stasera?» ti chiese, facendoti bloccare l'unico boccone che stavi mangiando da venti minuti.

Alzasti lo sguardo verso di lui, sperando con tutta te stessa che non sapesse. «Stasera cosa?»

«Devi fare qualcosa?» anche se lui sapeva, voleva che glielo ricordassi tu, cosa ardi poco improbabile.

Scuotesti la testa. «A dire il vero credo di andare a casa di Hanna per darle gli appunti delle lezioni che abbiamo in comune.» parlasti a sguardo basso. Non riuscivi a guardarlo negli occhi, come stava facendo lui, sapendo che stavi mentendo. «Tu invece? Non hai compiti da fare?»

«Li farò in poco tempo.» disse, continuando subito dopo a mangiare.

Per il resto del pranzo rimaneste in silenzio. Tu avevi appena mangiato. Una nausea si era impossessata di te appena avevi tirato fuori il pranzo. Quella mattina non avevi fatto nemmeno colazione per la troppa ansia. C'era il rischio di rigettare qualunque cosa ingerita il giorno prima.

Esattamente in quel momento, mentre ritiravate le vostre cose per andare ai vostri armadietti e riiniziare le lezioni, ti tornò in mente quel discorso alla tomba di tuo padre con quell'uomo.

𝐁𝐥𝐨𝐨𝐝𝐑𝐞𝐝 - [~Five X Reader~]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora