•Capitolo 17 - Problemi in arrivo• [IN REVISIONE]

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Ti risvegli quasi a fatica, come se fossi stata colpita da un oggetto molto pesante.

Cosa è successo?? Dove mi trovo?

Apri del tutto gli occhi, notando che ti trovavi in un vialetto di una abitazione, sdraiata a terra. Ti alzi e inizi ad osservare il luogo in cui ti trovi.

<<Oh merda!>> esclamasti ad alta voce.

Ma questa non è il posto in cui Cinque vive insieme ai suoi fratelli!?

Ma come ci sono arrivata?? Ero appena uscita dal locale e....sono stata colpita da qualcosa!

Ed ora che faccio?! Non posso neanche entrare in casa, se no chiamerebbero la polizia ed io verrei arrestata. Sempre che sia sempre nel 2003...

A passo lento ti avvicini alla porta d'ingresso, provando ad intravedere qualcosa dal vetro offuscato. Pochi secondi dopo, la porta si apre. Neanche il tempo di alzare lo sguardo, che senti una pressione sul collo.

Mi stanno puntando un... coltello?


Alzi lo sguardo e vedi un ragazzo della tua età, molto famigliare.

<<Cosa stavi facendo!?>> esclamò il ragazzo.

Una voce mascolina all'interno della casa, parla, non facendoti rispondere.

La figura di un uomo si avvicina alle spalle del ragazzo, anche lui molto famigliare a tuo parere.

<<Numero 2!>> esclamò; <<I tuoi fratelli si stanno allenando, ed io non ti ho dato il permesso di andartene a zonzo!>>

Il ragazzo sobbalzò al sentire la voce dell'uomo, facendoti un piccolo taglietto non molto evidente sul collo. Ti toglie il coltello da dosso e corre all'interno della casa.

Sposti lo sguardo sulla figura dell'uomo molto intimidatoria, facendoti rabbrividire al solo suo sguardo.

<<Tu vattene, prima che chiami la polizia!>>

Questo sarà suo padre... devo capire se sono in un altro anno!


<<Aspetti... c'è... c'è per caso Cinque?>>
<<Non so come tu possa conoscerlo, ma ti conviene farti i fatti tuoi. Numero cinque, è morto. Ed ora vattene!>> concluse irritato sbattendoti la porta in faccia.

Se lo danno per morto, sarò sempre nel 2003... magari se torno a casa mia troverò Hanna e Cinque!

Esci dal vialetto di quell'abitazione e ti incammini verso casa tua, cercando di capire dai negozi e dall'abbigliamento delle persone, se fossi ancora nel 2003.
Passa un'oretta e tu ti sei provata da varie cose, che non sei saltata nel tempo e che sei ancora nel 2003. Casa tua era ormai a qualche metro da te, e, arrivata davanti alla porta, ti fermi, quasi immobilizzata dalla paura.

Cosa posso dire per scusare la mia assenza?

Fai un passo avanti per aprire la porta, ma qualcuno ti precede, fiondandosi addosso a te. Quei capelli castani li conoscevi, come d'altronde il suo profumo ai frutti di bosco: era Hanna.

<<Mi hai fatto preoccupare a morte!>> esclamò con occhi lucidi.

La ragazza si allontana da te, facendoti intravvedere la figura di Cinque a braccia conserte che ti osserva dalla testa ai pedi.

<<Ciao...?>>
<<Tutto okay?>> chiese freddo.

Annuisci, ed il ragazzo si gira e va a sedersi sul divano prendendo un libro.

<<Si è preoccupato anche lui, molto. È sono incazzato.>> mormorò la ragazza mentre entrambe entravate all'interno della casa, andando in cucina ignorando il ragazzo che faceva lo stesso.

<<Mia madre si è svegliata?>>
<<No, sta ancora dormendo.>>

Ti volti cercando un orologio per controllare l'ora, notando che erano quasi le 4 pm.

<<Deve essere a lavoro fra 40 minuti; è meglio che la svegli.>>

Esci dalla cucina e vai verso le scale, notando il ragazzo che non alza lo sguardo dal libro che stava leggendo.

È successo qualcosa in mia assenza? Cos'ha?

Vai in camera di tua madre per svegliarla e, appena apri la porta non vedi assolutamente nulla. Le tapparelle impedivano alla luce del sole di illuminare la stanza. Ti avvicini alle finestre e le alzi, aprendo anche le finestre per far circolare l'aria.

𝐁𝐥𝐨𝐨𝐝𝐑𝐞𝐝 - [~Five X Reader~]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora