Vai a cercare Cinque in camera sua. Bussi ma non risponde nessuno, però tu decidi di entrare lo stesso.
-Non me ne importa se lui non vuole.
Apri la porta e vieni accolta da una folata di vento freddo che ti fa venire la pelle d'oca.
<<Ma lo sa che ci sono quasi 10° fuori?>> borbottasti.
Ti avvicini alla finestra e la chiudi.
Tiri un sospiro e ti dirigi verso la porta per andartene, ma vieni bloccata dal corpo di Cinque che si materializzò davanti al tuo.<<Grazie per avermi chiuso fuori.>>
<<Se sei qua non ti ho chiuso fuori; ho solo visto la finestra aperta e, visto che fuori fa freddo l'ho chiusa.>> confessi.
<<Quindi non bussi neanche ora? Non che tu lo abbia mai fatto da quando sei qua.>> rammentò.
<<Si che ho bussato!>>
<<E perché sei entrata in camera mia senza il mio permesso?>>
<<Ti stavo cercando.>>
<<E perché mi stavi cercando?>>-Mi sta facendo innervosire.
<<Mi sento in colpa per come ti ho trattato...>>
<<Ahh, quindi l'alcol ti fa tornare la testa a posto?>> constatò il ragazzo.
<<Come non detto. Non dovevo venire a cercarti!>>
<<Però l'hai fatto.>> ghignò.
<<Fottiti.>> concludi.Te ne vai sbattendo violentemente la porta della sua stanza, per poi andare verso le scale che sbucavano davanti all'ingresso, e sederti su un gradino in cima alla rampa. Iniziano a scenderti delle lacrime, che asciughi con il palmo della mano.
-Non bastava trovarmi per magia nel 2019, ovviamente no. Voglio andarmene via e dimenticare l'accaduto.
<<Ehi...>> era la voce del ragazzo fantasma.
-Ci mancava solo lo stalker morto.
Tu lo ignori e continui a fissare un punto davanti a te, mentre il ragazzo si siede accanto a te.
<<Scommetto che Klaus te l'ha detto...>> suppose; <<Senti, mi dispiace di averti seguita ma->>
<<Ma cosa?!>> lo interruppi infastidita dalla sua presenza.
<<Mi dispiace...>>
<<Vattene.>>Ben si alza e si dirige verso il salotto, per poi fermarsi senza voltarsi.
<<Comunque se vuoi puoi stare nella mia stanza finché starai qua. Si trova accanto a quella di Klaus, tanto a me non serve più...>> ti disse per poi entrare dentro la stanza.
Rimani lì seduta per circa 15 minuti, finché qualcuno bussa alla porta.
Non vedendo nessuno arrivare per qualche minuto, fai per alzarti, ma Cinque appare davanti alla porta d'ingresso e la apre, rivelando una ragazza alta circa quanto lui. Cinque la saluta per poi girarsi verso di te, incrociando il tuo sguardo finché tu non rompi quel filo che univa i vostri occhi andandotene verso la camera del ragazzo defunto.
Mentre sali le scale li senti parlare a bassa voce, come se non volessero essere sentiti.<<Chi è quella ragazza?>> domandò la ragazza.
<<Il motivo per qui sei qui...>> rispose Cinque con tono secco.Vai verso le camere da letto; cerchi quella di Klaus e supponi che la porta accanto si doveva trattare di quella di Ben. Apri la porta e ti confermasti che quella era la camera. Entri e ti chiudi la porta alle spalle, buttandoti sul letto subito dopo.
-Perché... sto piangendo...?
Bussano alla porta e prima di rispondere ti asciughi velocemente le lacrime, cercando di non fare la voce da pianto che tanto odiavi.
<<S-si?>>
<<Sono Allison... Klaus mi ha detto che ti avrei trovata qua; posso entrare?>> domandò dall'altra parte della porta.
<<Si.>> confermasti.La ragazza entrò e a passo lento si avvicinò al letto dove ti eri seduta a gambe incrociate.
<<Tutto okay?>> chiese preoccupata.
<<Si. Mi stavo solo, riposando...>>
<<...che cosa è successo con Cinque quando sei andata a parlargli?>>
<<Vedo che anche tu reggi molto l'alcol.>> ridacchiasti cercando di evitare l'argomento.
<<Non ti obbligo a parlarne, ma se ti vuoi sfogare poi contare su di me anche se non ci conosciamo.>> sorrise.Abbassasti lo sguardo distogliendo gli occhi dai suoi.
<<Gli hai chiesto scusa?>> continuò non sentendo una tua risposta.
<<Non è andata proprio così...>> ammisi.
<<Cosa è successo allora per renderti così giù di morale?>>
<<È solo che mi sono resa conto che ho esagerato. L'ho trattato malissimo quando lui cercava solo di limitarmi visto quanto successo qualche ora fa; poi sono andata a scusarmi e l'ho mandato a quel paese.>>-Più parlo più mi sento incolpa per una cosa che ho fatto ad una persona di cui non mi importa assolutamente niente... ma allora perché mi è tornato alla mente quell'episodio...?
<<Non voglio che succeda di nuovo...>>
<<Non vuoi più litigare con lui?>> chiese confusa.-Ma se non conosco nessuno di loro, come faccio a sentirmi così incolpa?
<<Non intendo questo.>> dissi; <<Sono comparsa nel 2019 per una probabile colpa di quel ragazzino e voi mi avete "accolta" quasi per obbligo; mi avete dato una stanza, abbiamo bevuto insieme. Ci conosciamo da sì e no mezza giornata!>>
<<Ti sembra strano che non ti abbiamo buttata fuori casa a calci?>>
<<Direi proprio di sì.>>
<<Allora visto che ti sembra insolito, ricominciamo dall'inizio così possiamo andare tutti d'accordo. Ti va bene così?>> propose lei.Abbassasti nuovamente lo sguardo verso il basso sospirando.
<<Ho detto qualcosa di sbagliato?>> chiese non vedendoti molto convinta.
<<Per niente, è solo che non voglio affezionarmi a voi; tutto qua.>>
<<Perché?>>
<<Non voglio che tutte le persone a cui io tenga muoiono...>>-Perché l'ho detto? Perché mi sto confidando con lei??
<<Cosa intendi dire??>>
-Ormai ho parlato, tanto vale finire...
<<Ogni persona a cui io voglia bene quasi più di me finiscono per morire...>> iniziasti. <<Quando ero piccola, ero molto legata a mio padre. Era il mio migliore amico, tenevo moltissimo a lui e, proprio il giorno del mio compleanno è stato accoltellato da un uomo davanti ai miei occhi. È scappato e non è stato ancora trovato.>>
<<Mi dispiace...>> disse quasi senza parole.
<<Non riuscivo a superare la sua morte, infondo avevo solo cinque anni, ma mi ricordo ogni secondo.>> continuasti. <<Arrivai al liceo e mi feci la mia prima vera amica. Mi faceva sentire meglio e mi ha aiutata a superare la morte di mio padre quando in tutti quegli anni nessuno c'era mai riuscito. Iniziavo a volerle un bene dell'anima, fino a che un giorno non ci fu una rapina nel nostro bar preferito. Eravamo sedute al nostro solito tavolo, quando il ladro si innervosì con il cassiere e iniziò a sparare a tutti i presenti. Aveva sparato a me, e lei per salvarmi mi si è buttata addosso e ha preso il proiettile al posto mio. Morì qualche ora dopo in ospedale insieme ad altre quattro persone che erano lì.>>-Non ci credo che glielo abbia detto...
<<Mi dispiace un sacco, ma non è stata colpa tua.>> cercò di confortarti la donna.
<<Si invece!>> esclamasti facendoti scendere una lacrima per il brutto ricordo; <<Se non l'avessi mai conosciuta non le sarebbe successo nulla!>>Non sapendo cosa dire, Allison ti abbraccia vedendo in volto tuo la necessità di quel gesto.
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𝐁𝐥𝐨𝐨𝐝𝐑𝐞𝐝 - [~Five X Reader~]
Fanfiction[IN REVISIONE] 'Andava tutto bene. Avevi una vita normale come molte persone, ma quell'incontro ti ha cambiato la vita. Salti nel tempo, minacce, morti e perdite... Ogni cosa è nelle tue mani e solo il tempo saprà darti delle risposte, positive o n...