Il vento era forte.
Più di prima.
Oramai il parco era vuoto a causa della temperatura che stava iniziando a scendere e anche nel laghetto le anatre non c'erano più. L'unica persona ancora lì, eri tu. Eri determinata nel trovare quel ragazzo e aiutarlo; se la ferita fosse stata profonda e avrebbe perso la vita per dissanguamento non te lo saresti mai perdonato.
Stringesti la borsa in spalla, continuando poi a cercarlo. Qualunque cosa fosse successa o qualsiasi cosa fosse quella luce blu in cui quel ragazzo era sparito, ora restava in secondo piano.
Ti sentivi stanca, più di quando eri uscita.
Percorresti un sentiero del parco, tornando nella stessa zona in cui vi era la stessa panchina dove ti trovavi poco prima che accadesse tutto: ci avevi girato attorno.
Come poteva essere sparito nel nulla in un paio di secondi? Era davanti ai tuoi occhi, non te lo eri immaginato, ne eri certa. Eppure, un fatto del genere non era possibile; chi mai ti avrebbe creduto se lo avessi raccontato in giro? Avresti fatto una figuraccia, e nei peggiori dei casi ti avrebbero deriso considerandoti una folle. Per non parlare delle domande che probabilmente tua madre ti avrebbe fatto sull'abuso di droghe o alcolici.
Ma tra un pensiero e l'altro, dei borbottii attirarono la tua attenzione. Ti guardasti attorno, cercando proprio il ragazzo disperso, non vedendo però nessun essere umano o animale.
Che me lo sia immaginato? - ti domandasti.Trovare quel ragazzo era diventata una preoccupazione talmente smisurata fino a portarti alle allucinazioni?
Lo stesso bofonchiare di prima ti fece girare nuovamente nella stessa direzione.
Ora ne eri sicura, non te lo eri immaginato.
Ti incamminasti con prudenza verso di essa; dopotutto potevano essere quei due uomini armati di prima.
Le pistole non ti erano mai piaciute, come la maggior parte delle armi. Da anni infatti non riuscivi a capire come una singola persona potesse esserne addirittura ossessionata da una di esse... Con questa giornata era stata per te la terza volta nel vedere un'arma da fuoco ad una distanza così ravvicinata, la sola differenza era quel ragazzo: se solo fosse morto, anche questa in quest'ultima occasione una pistola avrebbe tolto la vita ad un'altra persona, dove tu ne saresti uscita illesa e con sensi di colpa per la tua inutilità nell'aiutare.
Una luce abbagliante però ti fece tornare con i piedi per terra.
Il cielo era quasi buio, ma la stessa luce blu che tanto cercavi disperatamente era proprio dietro l'angolo. Essa si accendeva e spegneva, proprio come una lampadina che stesse smettendo di funzionare. Per un secondo ti fece rasserenare il pensiero che non fossi del tutto da sola in quel parco che probabilmente avrebbe chiuso da un momento all'altro, ma poi la tranquillità come era arrivata sparì in un secondo.Il battito del cuore accelerò.
Il vento gelido di quella serata ti sfiorò appena, facendo salire per tutta la colonna vertebrale un brivido che ti fece immobilizzare proprio prima di vedere chi si trovasse al di dietro di quei cespugli che ne celavano l'identità.
Ti maledissi per le tue strambe manie di eroismo create solamente dai sensi di colpa di avvenimenti passati e di quelle probabili conseguenze che ti avevano portata a cercare un ragazzo di cui conoscevi solo l'aspetto e quella poca riconoscenza che non ti aveva dato.Ora però eri lì. Potevi girare le spalle e tornartene a casa come se niente fosse e dimenticare ogni cosa accaduta nell'ora precedente: entrata a casa avresti trovato tua madre che preparava la cena, seguita poi da una serata film madre figlia, dove probabilmente vi sareste entrambe addormentate solo all'inizio.
Ma così sarebbe stato veramente troppo facile; tornare a casa e dimenticarsi di una cosa del genere era impossibile.
Non ne saresti stata capace di riuscire anche solo a distrarti con quei dannati compiti sbagliati di matematica che ti aspettavano al tuo ritorno.Facesti un passo, ed il batticuore aumentò come un terribile colpo.
Avevi seriamente paura.
Ma la tua preoccupazione e la tua curiosità avevano la meglio.
Un secondo passo.
Le gambe ti tremavano.
Quel borbottare ti iniziò a sembrare più ad un’imprecazione, e questo non faceva altro che incrementarti la paura e la voglia di tornare a casa.
Stringesti però i pugni.
È proprio per questa mia angoscia che non è finita bene l'ultima volta!
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𝐁𝐥𝐨𝐨𝐝𝐑𝐞𝐝 - [~Five X Reader~]
Fanfiction[IN REVISIONE] 'Andava tutto bene. Avevi una vita normale come molte persone, ma quell'incontro ti ha cambiato la vita. Salti nel tempo, minacce, morti e perdite... Ogni cosa è nelle tue mani e solo il tempo saprà darti delle risposte, positive o n...