•Capitolo 03 - Un incontro bizzarro• [IN REVISIONE]

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Rimani in silenzio alla domanda del ragazzo e, pochi secondi dopo, senti il rumore di un'arma da fuoco che viene caricata. Ti giri in quella direzione e noti che il ragazzino di prima, ti sta puntando un fucile alla testa. D'istinto alzi le mani e indietreggi.

«Ehi, calmo Cinque! Non c'è bisogno di essere così aggressivo... comunque io sono Klaus, piacere.» si presentò il ragazzo porgendoti la mano e bevendo un altro sorso dal bicchiere che aveva nell'altra mano. «Quello dietro di te è il mio fratellino Cinque... LO ABBASSI QUEL COSO??» gridò rivolgendo l'ultima frase al ragazzino che doveva chiamarci Cinque.

Non vedendolo abbassare il fucile, il ragazzo che si chiamava Klaus, va e glielo prende di mano, per poi ricevere da cinque un calcio nelle parti basse facendolo piegare su sé stesso e facendo cadere il fucile a terra.

«Ma sei impazzito!?» sbottò il ragazzino. «Una sconosciuta entra in casa nostra e tu la tratti come una vecchia amica?!!»

Sposta lo sguardo su di te per squadrati, per poi alzare le sopracciglia confuso.

«Ma aspetta un attimo... tu sei quella ragazza fastidiosa del parco!»

-F-fastidiosa??

«Come hai fatto ad arrivare qua?!?»

Esiti a rispondere, e nel frattempo lui prende il fucile da terra e te lo punta nuovamente.

«Puoi, evitare di puntarmelo!?» esclamasti.
«Oh, certo. Vuoi anche che te lo passi?» disse ironico il ragazzo per poi tornare serio. «Come ci sei arrivata qua!?»
«Sono caduta in quella luce blu e poi ti ho visto e ti ho seguito.»

Lui ti guarda e abbassa l'arma iniziando ad impanicarsi.

«Oh, no... questo non va per niente bene! Tu non dovresti stare nel 2019 ma nel... da che anno vieni ragazzina!?»
«Il mio nome è (t/n) e non ragazzina. E comunque vengo dal 2004.»
«Nel 2004, giusto. O ci torni, o ti devo uccidere.»
«Ti calmi dio mio!» si intromise l'altro ragazzo alzandosi da terra. «È solo una ragazzina della tua età!»
«Non penso proprio, Klaus!» rispose serio.
«Ha sui cinquant'anni. O sbaglio Klaus?»
«Cinquant'anni??»
«Mi hai... sentito?» parlò nuovamente quella voce.
«Chi ha parlato?!» esclamasti.
«Si è impicciato Ben ma... un momento, tu lo hai sentito?!?» ti rispose Klaus.
«Ma sentito chi?» continuasti tu.
«Ben, dì qualcosa!»
«Cosa dovrei dire?»
«Chiunque tu sia vieni fuori, non è divertente!»
«Quindi mi senti
«È ovvio che ti sento se parli!» ribattesti.
«Oh... mio dio!» esclamarono all'unisono Klaus e la voce misteriosa.

«Ma di che diavolo state parlando?!?» si intromise il ragazzino.
«Riesci a vederlo?» ti chiese Klaus ignorando il ragazzo al suo fianco.
«Ma chi? Siamo in tre in questa stanza, io tu e quell'altro.» affermasti.
«Mi chiamo Cinque.» borbottò il ragazzo.
«In realtà siamo in quattro» continuò Klaus ignorando Cinque. «Siamo io, tu, Cinque e Ben, che sarebbe morto.»
«C-cosa?? No, no, no... è impossibile! Le persone non possono viaggiare nel tempo, forse vedere i fantasmi solo pochissime persone al mondo, ma nemmeno tanto!» urlasti incredula. «Okay, ho capito, sto sognando, quindi se vado a dormire mi sveglierò e sarò nel 2004 e non nel 2019! Vado a cercare un letto, addio gente!!»

Cinque si avvicina a te e ti dà un pizzico sul braccio.

«Ahi! Mi hai fatto male!»
«Ti è sembrato un sogno? No, ecco, forse perché non stai sognando ma sei finita nel 2019 e ti devi calmare, e soprattutto non devi urlare. Ti riporterò nel 2004, ma prima voglio capire che sta succedendo con questa cosa che riesci a sentire un morto.»
«È assurdo tutto questo!» esclamasti.
«Mi sono rotto un po' il cazzo con i tuoi urli; vado a farmi un giro così non ti sento.»

Cinque si volta dall'altra parte e scompare in una luce blu.

-Ormai non mi stupisco più.

Klaus si guarda la mano in cui teneva il bicchiere, per poi guardare te e porgertelo.

«Vuoi un goccio?»
«Non dovrei bere, ho quindici anni...»
«E allora?»

Dopo qualche ripensamento prendi il bicchiere e te lo scoli in un secondo.

«Ci vai giù pesante!» esclamò il ragazzo.
«Solitamente non bevo...»
«Vieni, te ne verso ancora.»

Andate verso quel minibar e da sotto il bancone, tira fuori una bottiglia di scotch e prende un altro bicchiere per poi sedersi vicino a te che nel frattempo ti eri accomodata sul divano.

«Allora, Klaus. Ti va di dirmi chi siete e cosa sta succedendo?»

𝐁𝐥𝐨𝐨𝐝𝐑𝐞𝐝 - [~Five X Reader~]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora