•Capitolo 15 - Una te di troppo• [IN REVISIONE]

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A rovinare il tuo sonno facendoti svegliare di soprassalto, furono dei dolori all'addome che, fino a qualche ora prima erano spariti. Ti alzi dal letto e noti che sul pigiama vi è una chiazza rossa proprio dove avevi messo le fasciature. Ti alzi facendo molto rumore senza badare alla ragazza che è beatamente distesa nella tua stanza, e corri in bagno chiudendo la porta a chiave dietro di te. Ti togli la maglietta e vedi che il sangue ha ricoperto tutte le fasciature che vi erano.

Si sarà infettata la ferita...

Togli la fasciatura, vedendo che la ferita tornata il giorno prima, era peggiorata, non smettendo neanche per un secondo di sanguinare. Prendi di tutto per fermare il sangue, ma nulla riusciva a placare là fuori uscita di quel liquido color rosso rubino che iniziava a colarti lungo il corpo fino a raggiungere il pavimento.
Ad interrompere quel momento di panico, fu il bussare alla porta.

Proprio ora!?


<<Va tutto bene?>> domandò una voce femminile al di là della porta.

Intanto il sangue si radunava sul suolo, iniziando a formare una pozza che si diffondeva lungo il pavimento. Stavi perdendo fin troppo sangue e non riuscivi a fermarlo in alcun modo. Le forze abbandonarono le tue gambe fino a farti cadere a terra in mezzo al tuo stesso sangue, che si aggiungeva a quello sotto di te.

Le scelte erano due, ma il tempo mancava, quindi decisi di usufruire della scelta con più possibilità di vivere.

Trovandoti vicino alla porta, la apri facendo sì che potesse entrare.

<<Hanna... sei ancora lì?>> domandasti.

<<Si. Stai bene?>>

<<Ascoltami... devi entrare veloce, senza prima guardarmi e chiudere di nuovo a chiave, okay?>>
<<Perché?>>
<<Tu fallo e basta!>>

Come ordinato da te, Hanna entra in bagno e chiude la porta la porta a chiave dietro di lei. Osserva la stanza, notando le bende che ti eri tolta poco prima tutte ricoperte di sangue, con vari pezzi di carta anch'essi di quel colore. Appena ti vide a terra, ricoperta del tuo sangue ed una mano che preme sulla ferita, si dovette mettere una mano sulla bocca per non urlare.

<<Cazzo!! Devo chiamare aiuto!>> esclamò in panico.
<<No!>> gridasti fermandola nel girare la chiave della porta; <<Non uscire da quella porta!>>
<<Ti stai dissanguando sul pavimento! Cosa dovrei fare??>>
<<Devi fermare il sangue...>> le risposi con un filo di voce.
<<Ti ricordo che non sono un medico!>>
<<Tu sei l'unica che può aiutarmi!! Ti prego, non resisterò ancora per molto!>>
<<È una pazzia! Potrei ucciderti!>>
<<Allora vedi di fare attenzione e non perdere tempo!>> imprecasti ricevendo dolori ancora più forti, consumandoti le ultime energie rimaste in corpo, lasciandoti per miracolo ancora sveglia.

<<Non posso farlo!>>
<<Porca troia, è una ferita d'arma da fuoco! Chiameranno la polizia e verrò messa in un ospedale psichiatrico perché passerò per una suicida! Devi farlo tu, ora!>>

Hanna si inginocchia davanti a te e ti guarda la ferita per poi rialzarsi con uno sguardo nervoso.

<<Servono dei punti; non so se ci riesco...>>
<<Io so che puoi farlo. Credo in te.>>

Anche perché se non facessi qualcosa potrei morire dissanguata.


<<Senza anestesia?>>
<<Resisterò.>>

Hanna si avvicina al lavandino, prendendo dell'alcool per disinfettarsi le mani, per poi prendere ago e filo da un mobiletto dietro lo specchio e lavarlo con l'alcool, avvicinandosi dopo di nuovo a te.

<<Farà male, non lo nego, cerca di non urlare.>> disse porgendoti un asciugamano da metterti in bocca; <<È anche infetta. Farà solo ancora più male.>>

𝐁𝐥𝐨𝐨𝐝𝐑𝐞𝐝 - [~Five X Reader~]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora