Capitolo 22

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Mi sveglio tra le braccia della mia ragazza e mi faccio una doccia veloce prima di scendere a fare colazione e andare a lezione. Alaric ci darà un passaggio e non voglio fare tardi. Quando esco dalla doccia Josie si è già cambiata e sentiamo ridacchiare al piano di sotto. Sembra che i si stiano divertendo a vedere qualcosa sul telefono che faccia ridere solo loro anche perchè mentre scendiamo solo gli adulti stanno ridendo,  mentre Lizzie è con le cuffiette   e non stacca la testa dal la sua tazza di cereali. Strano comportamento da parte sua. 

"Buongiorno a tutti" diciamo io e Josie. Subito posano il telefono non facendoci vedere quello che stavano guardando e questo mi fa insospettire un pò. "Le vostre risate si sentono fino a sopra, cosa stavate facendo?" "Oh fidati che non vuoi saperlo!" Guardo Lizzie che aveva appena parlato "Perchè? Ora voglio vedere" "Tesoro...è solo che eravate carine e non abbiamo resistito..." "Non capisco.. che avete fatto?" Sboccano il telefono e ci mostrano delle foto di me e Josie che dormiamo, in alcune eravamo abbracciate in altre si notava ampiamente il mio alzabandiera. La cosa ci fa arrossire  immediatamente. "Mamma! Non sapete cos'è la privacy?!" dice Josie continuando ad arrossire "Non in casa mia tesoro ahahah" Io guardo gli zii e chiedo di inviarle sul mio telefono e di cancellare quelle con l'erezione. "Dai tutto sommato non sono male, potrei usarne una come sfondo in effetti. Però per favore smettetela di essere così inquietanti, cioè va bene tutto ma non un album fotografico di noi che dormiamo! E poi dico io... Avete intenzione di continuare ad aggiornarlo per Natale quando verrete a trovarci?" "Certamente" dicono Alaric e zio Kol. Io e le ragazze ci guardiamo in faccia sconvolte poi Lizzie quasi mi fa venire un infarto "Bell'attrezzo comunque" "LIZZIE" gridano i suoi genitori mentre zio Kol dice "I Mikaelson non deludono mai" e Josie mi sussurra un "proprio mai" all'orecchio. 

Dopo la colazione saluto gli zii che da li a due settimane avrei rivisto per le vacanze di Natale e andiamo a scuola. Li dopo qualche lezione incontro Camila che mi racconta del suo appuntamento con Rafael. E' proprio felice, sprizza gioia e amore da tutti i pori e sono felice per lei. Le racconto cosa è successo la scorsa sera alla cena a casa Saltzman e si mette a ridere appena arrivo alla parte della colazione. "Ha ragione Lizzie comunque... niente male il tuo alzabandiera, mai visto uno così!" "Noi Mikaelson non deludiamo mai!" Ed entrambe ci mettiamo a ridere. 

Le due settimane successive sono volate e in men che non si dica sono arrivate le vacanze di Natale. Per tutte le vacanze Josie e Lizzie sono state da noi assieme ai loro genitori, ci siamo divertiti tanto soprattutto quando si univano a noi anche Damon, Elena e Camila che per la maggior parte delle sera dormiva con Lizzie. Tutti i giorni mi sono allenata con il preside che la mattina si alzava presto e correva insieme a me , questo ci ha dato più tempo per parlare e con lui ho instaurato un rapporto speciale. Dopo un Natale stupendo e un capodanno meraviglioso torniamo alla normalità. 

Ricominciata la scuola ricominciano gli allenamenti e più si avvicina la data dell'incontro con la Cornwall più il coach Bolton intensifica gli allenamenti. 

Manca un giorno alla partita più importante mai giocata, la partita per il mio riscatto, per far colpo sugli esaminatori dei college e per dimostrare il mio valore al vecchio coach. In mensa incontro Josie. è agitata perchè pomeriggio avrà il saggio del corso di teatro e dovrà cantare davanti molta gente e assieme a lei anche io canterò, perchè aveva bisogno del mio sostegno e di una spalla, così mi sono offerta di aiutarla. Non sta mangiando nulla, sposta solo le cose nel piatto. "Jo calma, sei brava, andrà tutto bene ma se non vuoi svenire prima di aver aperto bocca devi mangiare" "Non ce la faccio, mi viene da vomitare" "Ne abbiamo già parlato, sei bravissima e poi ci sarò io con te" "E quest'ultima cosa è l'unica che mi aiuta. Spero di riuscire a cantare, non mi piace avere occhi addosso" "Ce la farai. A che ora hai detto che sarà lo spettacolo?" "Il prof a appeso il poster in bacheca ma non l'ho ancora visto e quest'incertezza mi fa stare ancora male" "Allora togliamoci il pensiero e andiamo a vedere"

Ci avviciniamo alla bacheca degli annunci e cerchiamo la locandina in mezzo alle altre come quella della partita di domani. Josie sbianca all'improvviso e non capisco perchè. Guardo nella sua direzione ed ecco la locandina del prof di teatro. "Non è possibile!!" "Dobbiamo parlare con papà" Arrivati davanti alla presidenza bussiamo e ci apre subito il preside. "Avanti ragazzi, entrate" "Papà abbiamo un problema!" "Cosa è successo?" "Pomeriggio ricordi che ci doveva essere il saggio" "Si certo" "Il prof ha affisso in bacheca che sarà spostato a domani per problemi tecnici e domani c'è la partita!" "Ancora non capisco" "Sono alla stessa ora e Hope non può sdoppiarsi per essere contemporaneamente in due posti allo stesso momento" "Hope deve cantare con te, vero!" "Puoi fare qualcosa Ric?" "Purtroppo no, la partita è già stata fissata da tempo e se la spostiamo salta tutto e per quanto riguarda il saggio è dei prof il potere di indicare la data e l'ora, posso parlare con il professore ma non penso cambierà idea" "Grazie papà, noi intanto pensiamo ad un piano di riserva" "In realtà Jo, io ho gli allenamenti e non posso mancare, però puoi occuparti di tutto con le ragazze" 

Finito l'allenamento sono esausta e torno in camera per riposare ma non mi è possibile perchè la stanza è affollata da ragazzi con i quali condivido alcuni corsi. 


MI PIACI PER CIO' CHE SEI (Hosie)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora