Mi svegliai alle 8:00 e impiegai quell'ora per prepararmi.
Appena si fecero le 9:00 mi arrivò il messaggio di Harry che mi invitava a scendere.
Prima di uscire di casa mi osservai allo specchio dandomi un'ultima occhiata.
«Em!» alzai la testa sorpresa e vidi Mick venire verso di me.
«Hai dimenticato il portafogli sul tavolo»
Che imbranata che ero. Allungai la mano e preso il portafogli dalle mani di Mick che nel frattempo mi osservò compiaciuto. Gli feci un mezzo sorriso di ringraziamento facendo finta di cogliere il suo sguardo.
«Grazie.»
«Di nulla, divertiti.» mi fece l'occhiolino e se ne andò.
Quando aprii la porta di casa rimasi senza fiato per la splendida moto nera su cui Harry era poggiato guardando il cellulare. Quando mi vide si sistemò il ciuffo e mi sorrise.
«Buongiorno Em!» mi disse abbracciandomi.
«Buongiorno anche a te!» sprofondai io naso nel suo collo, aveva un profumo magnifico.
«Vieni sali» mi diede una mano a salire sulla moto.
Non sapevo bene come mantenermi...
«Puoi reggerti a me se vuoi!»
E così feci. Allungai le braccia e le strinsi al suo addome.
Lui sorrise e poi mise in moto.«Ti piace Central Park?» mi chiese Harry.
Guardavo incantata l'enorme distesa di verde che si estendeva davanti ai miei occhi.
«Si!»
Lui mi guardò sorridendo mentre i suoi occhi erano leggermente socchiusi per il sole.
Essendo una giornata molto calda Harry si tolse la giacca di pelle.
«Em puoi mantenere un attimo?» mi passò la giacca.
Harry aveva tatuaggi sparsi sulle braccia, ma quello che più attirava la mia attenzione era una rosa sull'avambraccio sinistro.
Harry mi guardò sorridendo vedendo la particolare attenzione che dedicavo al suo tatuaggio.
«Ti piace?» mi chiese.
Avvampai leggermente per essere stata sorpresa mentre lo guardavo.
«Si...»
Si avvicinò a me porgendomi il braccio.
«É davvero molto bella.» dissi imbarazzata.
Ci sedemmo su una panchina.
Harry si girò verso di me con il braccio sullo schienale della panchina.
«E dimmi come ti stai trovando qui?»
«Bene! Sto facendo tante amicizie e poi con Lola mi trovo benissimo! Mi ha raccontato tanto, anche su di te» gli dissi.
«Ah si? Sentiamo dai» mi incintò a continuare,
«Mi ha detto che sei un persona molto solare, che ti piace cantare e vorresti diventare famoso un giorno»
Sorrise.
«Bhe che dire, descrizione perfetta. Vuoi che ti canti qualcosa?»
«Si»
Harry inziò a intonare qualche nota, aveva una voce meravigliosa. Restai incantata a sentirlo cantare per tutto il tempo, quando finì gli feci un applauso.
«Grazie tesoro!» mi disse sorridendo.Eravamo fuori il cancello di casa, scesi dalla moto di Harry e lui fece lo stesso.
«Sono stata benissimo oggi, grazie Harry» dissi alzando gli occhi verso i suoi.
«Altrettanto per me. Ti va di rivederci? Intendo oltre l'orario scolastico»
Guardai le sue labbra ricurve in un sorriso mentre Harry mi mise una mano sulla guancia avvicinandosi al mio viso.
Fu un bacio lento che mi tolse il respiro.
«A presto» Harry mi fece l'occhiolino e mise in moto mentre lo salutavo con un sorriso.Quando aprii la porta di casa Lola piombò subito da me.
«Come sei stata? Che avete fatto!?» mi chiese euforica.
«Ehi dammi almeno il tempo di entrare!» sorrisi.
Chiusi dietro di me la porta e posai la giacca sull'appendiabiti, salutai i genitori di Lola in soggiorno e mi diressi in camera.
Lola mi seguí e chiuse in fretta la porta.
«Allora?» mi disse sdraiandosi sul letto.
«Ci siamo baciati!» dissi.
«Ma é fantastico! E come è stato?»
«Bello! Penso che mi piaccia tanto...»
La mia testa rivolse il pensiero a cosa fosse successo la sera prima con Mick. Ma scacciai immediatamente il ragazzo dalla mente.
«Ehi mi ascolti!?» disse Lola.
«Scusa ero distratta.»
«Questo Harry ti da alla testa!»
Già si...
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Un anno a New York
ChickLitEra particolare lei, dalla mille sfaccettature dovute ad un passato non troppo facile. Era chiuse nelle sue idee, nelle sue imperfezioni, dal suo voler essere un'altra persona. New York era l'occasione adatta ed Emily lo sapeva bene, poteva avere un...