19- Quotidiano

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Il professor Smith quella mattina entrò in classe con una strana pila di fogli che sbattè involontariamente sul tavolo.
«Buongiorno allievi, dato che siamo entranti nel vivo delle lezioni...»
Ana si voltò verso me e Lola e alzò gli occhi al cielo «Non vorrà già interrogare...» esclamò.
Il professore tossì guardando dritto verso Ana per richiamare l'attenzione.
«Volevo avvisarvi che il preside vi ha messo a disposizione un corso di scrittura creativa» continuò e poi indicò i fogli «Chiunque ha voglia di iscriversi basta mettere una firma qui. Ora vado un attimo in segreteria , Signorina Taylor può distribuire gentilmente i fogli alla classe?»
Annuii col capo mentre il professore usciva.
Mi alzai e presi i fogli dalla cattedra.
«Tesoro mio non portarli proprio qui» esclamò Jasper ridendo «questo qui potrebbe scrivere solo romanzi erotici!» disse indicando il fratello Peter.
«Fratello potrei essere meglio di cinquanta sfumature, e lo sai bene» diede un cinque al fratello.
Gli feci un sorriso e iniziai a distribuire i fogli posandolo anche sul loro banco.
Peter mi guardò alzando un sopracciglio, mi avvicinai ai due fratelli.
«Se sei così bravo come dici provaci e poi mi farai leggere il tuo amato cinquanta sfumature di Peter» gli strizzai l'occhiolino e il ragazzo prese il foglio e lo firmò.
«Non mi tiro mai indietro davanti ad una sfida» disse mentre suo fratello Jasper guardava la scena cercando di trattenere le risate.
«Em, vieni un attimo!» Harry mi chiamava dall'altro lato della classe.
Passai tra le file centrali e andai verso di lui.
«Buongiorno amore» gli diedi un bacio ma vidi che Harry era un po' innervosito.
«Cosa c'è?» gli chiesi.
«Em mi da fast...» il ragazzo venne interrotto dalla porta dell'aula che sbattè, mi guardai intorno e vidi che Katy era uscita.
Harry mi guardò stranito ma poi riprese.
«Mi da fastidio che tu parli così vicino a Peter...» socchiuse gli occhi per sopprimere la gelosia, ma era ormai palese.
«Harry ma non devi essere geloso gli ho solo proposto di iscriversi, tutto qua» alzai le spalle.
Mi guardò un po' innervosito.
«Me lo merito un bacio?» gli dissi dolcemente.
Harry mi prese il viso e mi baciò. «Ora se vuoi scusarmi devo distribuire questi» indicai i fogli. Lui annui e io ripresi a distribuire i fogli.
Andai al banco di Thomas e lo vidi intento a scrivere su un pezzettino di carta. Quando posai il foglio sul banco il ragazzo completamente assorto nello scrivere mi guardò di scatto.
«Emily puoi farmi un favore?» mi chiese.
«Quale?» mi sedetti sul bordo del suo banco.
«Puoi dare questo a Sandra?» mi porse il foglietto che aveva scritto. Annui e poi presi tra le mani il foglio per poi metterlo in tasca.
«Posso chiederti io una cosa?» Thomas alla mia domanda rimase un stupido, non si aspettava una mia domanda.
«Dimmi pure»
«Tu e Katy avete litigato?»
«È così palese?»Alzò gli occhi al cielo.
«Si» dissi guardando dove poco fa Katy aveva sbattuto la porta.
«Roba di nulla, semplicemente domenica ho detto di non voler andare a pranzo a casa dei suoi e lei l'ha presa sul personale»
«Come mai?» ero sempre stata una persona curiosa.
«Ho un impegno» tagliò corto lui.
«Capito, ora continuo a distribuire questi» dissi per defilarmi dalla situazione.
Distribuii i fogli a tutta la classe e poi tornai a sedermi al mio banco.
«Sandra» la chiamai toccandole la spalla per farla girare.
Lei e Ana si voltarono verso me e Lola.
«Cosa c'è?» chiese Sandra.
Le porsi il biglietto e gli indicai con la testa Thomas.
«Leggilo e facci sentire!» disse Lola.
«Sandra,non ho fatto altro che pensare a noi e .... questo è troppo intimo lo salto» disse Sandra sorridendo.
«Dai stupida facci sentire!» disse Ana dandole un colpetto sulla schiena.
«e a quanto siamo stati bene quella sera. Non era solo sesso e l'ho sentito, mi stai facendo riscoprire una parte di me che credevo ormai persa. Domenica ho organizzato un'uscita fuori città per noi, se ci sarai mandami un messaggio verso le quattro di pomeriggio.»
Sandra era sprizzante di gioia.
«E tu ci sarai?» chiesi a Sandra
«Si tu ci sarai!» confermo Lola.
«Ma la mia era una domanda non un'affermazione» dissi ridendo a Lola.
«La Mia era proprio un'affermazione invece» Lola sorrise.
«Si ci andrò, voglio vivermi appieno tutti i momenti con lui.»
«Sandra ha litigato con Katy per questo» gli dissi spiegandole ciò che avevo sentito.
«Cazzo ragazze mi farà innamorare prima o poi...» disse Sandra.
«Mi farà innamorare? Perché non lo sei già?» disse Lola ironicamente a Sandra.
Vidi Lola guardare in modo stranito Ana e poi guardò me. Ana era un po' distante nella conversazione, quasi non aveva parlato. Aveva la testa china sul telefono e chattava con qualcuno. Sandra le schiocco le dita davanti agli occhi richiamando la sua attenzione.
«Scusate ragazze un amico mi aveva scritto...» disse Ana guardando Lola.
«Chi é?» chiese Sandra
«Un amico... vi farò sapere appena succede qualcosa» disse Ana per saziare ,anche se brevemente, la nostra curiosità.
«Va bene» rispondemmò.

Un anno a New YorkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora