Capitolo 11

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Morrigan aveva accettato molto volentieri di venire con me in città. Lei era sempre disponibile per andare per negozi. Mi aveva prestato uno dei vestiti più sobri che aveva: un semplice abito color crema in lino che ricadeva morbido sui fianco, diceva fosse il suo abito da malattia. Ma qualsiasi altro vestito adatto all'estate aveva spacchi vertiginose o scollature profonde.

Lei si fece portare nella piazza principale da Cassian, io avevo usato le scale, come al solito. Ormai mi stavo abituando a fare tutti quei gradini, anche se cercavo di uscire il meno possibile. Quando arrivai ai piedi della montagna mi smaterializzai dove Mor mi aspettava. Anche Cassian doveva acquistare delle cose, conoscendolo doveva far sistemare qualche spada o comprarsi delle camicie nuove. Io e mia cugina andammo a sinistra e lui a destra.

«Quando avete finite fate un fischio... Lil sai che Az è sempre disponibile se dovessi stufarti di fare tutte quelle scale!» Potevo ancora percepire la freddezza nel tono che Cass usava con Morrigan.

«Ciao Cassian!» Lo salutai nuovamente, incentivandolo a proseguire per la sua strada. Ci incamminammo per le vie di Velaris, alla ricerca di qualcosa che potesse piacermi. Entrammo in un primo negozio, dalla vetrina sembrava avere una vasta scelta.

«Questo è perfetto per andare alla Corte degli Incubi.» Urlò Morrigan dal capo opposto del negozio, sventolando un vestito viola tendente al blu notte.

«Non credo di essere invitata...» sospira continuando a cercare qualcosa che potesse fare al caso mio, avevo già adocchiato diversi abiti e qualche completo.

«Certo che lo sei. Prima o poi dovrai farti vedere o no?»

«Suppongo di sì.»

«Provalo almeno, fallo per me... Per favore...» accettai solo per farla smettere di urlare. Venni lanciata dentro un camerino, forse troppo piccoli per provare certi tipi di vestiti. I completi erano perfetti, composti da pantaloni larghi e top corti. I vestiti che avevo scelto non erano nulla di speciale ma potevano andare bene. Il vestito che aveva scelto Mor invece...

«Tutto bene lì dentro?» Chiese, spostai la tenda facendole vedere l'abito. Aveva un sorriso a trentadue denti e annuiva convinta.

Pagammo e inviammo le buste direttamente a casa.

Fare shopping con Mor era quasi più faticoso di una sessione di allenamento di Julian. Il sole aveva già iniziato a calare quando mi lasciò tornare dai miei amici.

«Roan e Ty si sono stufati e sono tornati alla Casa del Vento, noi pensavamo di prendere qualcosa da mangiare per cena, puoi unirti se ti va.»

«Certo, c'è un posto in cui mi piacerebbe portarvi.» Risposi a Clythia facendo strada fra le viette strette e piene di vita della Città delle Stelle.

Fortunatamente Sevenda aveva sempre un tavolo libero per gli amici di Rhys. Ci accomodammo all'esterno: il tavolino era illuminato da alcune candele, accanto a noi scorreva la Sidra. Sarebbe stato un posto perfetto per un primo appuntamento. Per la Madre... era passato troppo tempo dall'ultima volta che avevo avuto una relazione, l'ultimo era stato Tamlin. Forse se non fossimo stati in guerra, avrei volentieri accettato di vedere qualcuno. Chiesi alle ragazze come si stavano trovando: nessuna delle tre sopportava Cassian, non c'era da meravigliarsene, sapeva essere un vero idiota quando si parlava di donne, per il resto, la città era bellissima e alla Casa del Vento si trovavano fin troppo bene.

Parlammo del più e del meno per tutta la sera, gustandoci la deliziosa cena. Era ormai mezzanotte passata quando tornammo a casa, facendo nuovamente le scale. Arrivai in cima che avevo il fiatone, appesantita dalla cena e dal buon vino.

Az ci stava aspettando all'ingresso: «Dovresti riprovarci... prima o poi dovrai farlo.»

«A quale pro? Non ho paura... semplicemente non voglio riprovare quella sensazione, ho impiegato anni a superare la perdita delle ali.»

A court of shadows and revengeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora