Azriel
Una volta che ci fummo assicurati che i soldati di Hybern non fossero tornati nel breve periodo avevamo smontato tutte le tende e ci eravamo rimessi in marcia verso casa. Non avevo più visto Lilith da quella sera nella mia tenda, le mie ombre l'avevano tenuta d'occhio, per assicurarmi che stesse bene. Sapevo che aveva ripreso i suoi soldati il giorno prima per ripartire verso Cretea. Non era passata a salutare, anche se sapevo che era già stata a parlare con Rhysand. Lui non aveva detto una parola su Tamlin o la Corte di Primavera, quindi immaginavo avesse omesso quel dettaglio.
Da parte mia, non avevo avuto il coraggio di cercare sua sorella in quei giorni, troppo spaventato per chiederle di mostrarmi l'uomo Daemati.
Rhys mi aveva detto che ci sarebbe stata anche lei al meeting con le altri Corti, la scelta stava solo a me: non dirle nulla e lasciarla stare in pace senza scaricarle anche quel peso, ma vivere con il pensiero che se mai l'avesse scoperto mi avrebbe odiato a morte. Oppure andare a parlarle subito, l'idea di aspettare l'incontro della prossima settimana non mi piaceva, non sapevo come avrebbe reagito.
Avevo fatto su e giù per la tenda per tutta la mattina, giocherellando con le ombre che fluttuavano intorno alle mie ali, per poi decidere di partire per Cretea subito dopo pranzo, mentre gli altri sarebbero stati di ritorno a casa.
Avevo già preparato una piccola sacca con l'essenziale per viaggiare, nel caso fossi rimasto per una notte.
Non avevo detto a nessuno quello che era successo con lei, anche se potevo giurare che Cassian avesse sentito il suo odore su di me, ma non aveva fatto commenti. Sapevo che c'era qualcosa fra lui e Nesta, ne ebbi la riprova quando tornammo dalla battaglia, stanchi e feriti. Non riuscivo a capire se lo sapesse anche lui ma stesse ignorando la cosa oppure se non l'avesse ancora capito, nonostante l'odore aleggiasse nell'aria ogni volta che erano nella stessa stanza. Era quello il motivo per il quale avevo messo in guardia Lilith, non volevo che si andasse a cacciare in quella situazione, non l'avevo fatto per me: sapevo che non l'avrei mai meritata.
Mangiai il mio pranzo in silenzio per poi uscire dal caldo soffocante dell'accampamento e saltare nelle ombre, mi sarei mosso con quelle fino alla Corte della Notte e da lì avrei proseguito in volo: quello era il piano.
Potevo vedere Cretea in lontananza, immersa in una leggera nebbia estiva. Il sole era ormai calato del tutto quando atterrai. Mi feci indicare da alcune persone dove fosse la sua casa: mi indicarono un piccolo cottage sulla riva del mare. Mi avviai, anche se tutte le luci erano spente.
Lilith
Non mi beavo di un bagno rilassante da quando ero tornata da Prythian: spensi tutte le luci, bisognosa di un po' di pace e di silenzio, e lasciai che l'acqua calda cullasse le mie membra ancora stanche. La ferita al fianco era quasi guarita del tutto, continuavo ad applicare mattina e sera un tonico per farla cicatrizzare meglio, ma ora era per lo più una lunga striscia rossa e i segni sul viso erano spariti del tutto. I muscoli invece, quelli urlavano ancora ogni volta che mi dovevo sedere o alzare, in più il mio braccio doleva per lo sforzo di tenere la spada per tutto quel tempo, tanto che avevo iniziato a fare tutto con l'altra mano.
Appoggiai la testa sul bordo della vasca e chiusi gli occhi lasciando che le ombre corressero libere per la stanza.
Grugnii alzandomi con impazienza dall'acqua bollente quando qualcuno bussò alla porta, mi asciugai velocemente prima di infilarmi la vestaglia, bussarono ancora.
«Arrivo!» urlai precipitandomi dalle scale e stringendo i denti ad ogni gradino per le gambe doloranti. Mi strinsi di più nella mia vestaglia, che altro non era che un modesto pezzo di seta che mi arrivava appena a metà della coscia. Accesi le luci con uno schiocco delle dita, illuminando a giorno il soggiorno e la cucina. Feci scattare la serratura aprendo la porta solo di qualche centimetro, abbastanza da far uscire solo la mia testa.
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A court of shadows and revenge
FantasíaE se non avesse preso tutte le scelte sbagliate? Sarebbe cambiato qualcosa o avrebbe trovato il modo di ferire quelli che più amava comunque? Scappare le era sembrata la soluzione più semplice e più ragionevole. Ma forse era stata solo una codarda...