29.

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Passarono settimane ma di Tiffany nessuna traccia. La mia vita con Rudolf era più felice che mai ma tutto questo mi toglieva molto tempo da dedicare alla non più unita comitiva. Gaz e Charlotte erano tornati e avevano già distrutto e riaggiustato la loro relazione un paio di volte, Edward e Liam erano di gran lunga maturati ed Ed passava giornate intere con Kate, la sua nuova ragazza. All'appello mancavano però i miei due punti fermi, forse era proprio la loro assenza ad aver sciolto il gruppo.

-Holly, mi stai ascoltando?-, chiese Rudolf distogliendomi dai miei pensieri.

-Ehm no perdonami tesoro.-, risposi come per scusarmi.

-Stai ancora pensando a Tiffany? Starà bene vedrai-, era preoccupato per me, erano giorni che stavo facendo di tutto per cercarla.

-Non proprio. Stavo ripensando a quanto la mia vita sia cambiata dopo la morte di Anthony. E ora sono qui con te, ed ho paura Rudolf.-

-Paura di cosa? Non starai dicendo che..-, lo bloccai.

-Ho paura di tornare quella che ero. Questo posto è così nocivo per me. Mi piacerebbe andarmene, cambiare totalmente vita e lasciare quella precedente qui.-, odiavo sentirmi così, odiavo vivere con la costante paura di tornare ciò che ero, odiavo la vecchia me.

-Stavolta ci sono io, non permetterò di ritornare a raccoglierti per strada alle 4 di notte o a vederti giorni chiusa nella tua stanza senza toccare cibo. Holly, senza di te la mia vita sarebbe un inferno, una linea senza inizio ne fine.-, era cosi dolce quando parlava di me.

-Andiamocene Rudolf, il prima possibile. Costruiamoci il futuro che abbiamo sempre sognato. Troviamo un posto che ci renda felici e restiamo lì per tutto il tempo che ci resta.-, forse stavo derilando e pensando troppo in grande, ma stavo parlando il più sinceramente possibile, e sapevo che ciò che stavo chiedendo a Rudolf era ciò di cui avevo bisogno per diventare ciò che volevo essere.

Rudolf non disse nulla, o meglio, non fece in tempo. Dovevo trovare Tiffany e realizzare il mio piccolo grande desiderio. Non riuscivo più a vivere in quelle strade così ostili.

Esattamente tre giorni dopo, le mie ricerche arrivarono ad un punto di svolta. Tiffany aveva chiamato Liam in lacrime e gli aveva detto di dire a tutti noi di non preoccuparci per lei. Solo in quel momento ebbi l'illuminazione. Corsi al cimitero di Bradford, dove era stato seppellito il corpo di Anthony. E propro lì, davanti alla sua tomba, una figura di una ragazza magra e con i capelli neri stava piangendo buttata sulla lapide. La ragazza riuscì a sentirmi e come per difesa si girò. Aveva l'aria di una persona che non dormiva da settimane, la faccia distrutta ed era visibilmente sottopeso. Quella ragazza era la mia migliore amica, e io dovevo fare qualcosa per salvarla. Mi avvicinai a lei che, ormai in trappola, mi si buttò addosso e scoppiò in lacrime.

-Tiff, amica mia! Non immagini per quanto tempo ti abbia cercata! Guarda come ti sei ridotta, dove sei stata?-, ero davvero in pena per lei.

-Holly perdonami, non volevo farti soffrire e non volevo darvi ulteriori preoccupazioni. La mia vita è totalmente inutile senza di lui-, e fissò la tomba di Anthony.

-Lo sapevo, lo sapevo... tu lo amavi allora, non è cosi?-

-Più di me stessa. Ma non potevo dirglielo, non potevo rischiare così tanto-, e i miei sospetti di una vita si confermarono. Tiffany era totalmente innamorata di Anthony.

-E così sei stata tutto questo tempo qui?-

-Non potevo lasciarlo andare via, era tutto per me. E così ho passato tutto il tempo dentro e fuori da questo cimitero-

-Torna a casa adesso, è tutto finito, siamo tutti con te, devi solo farti forza Tiff-, e così facendo la riportai a casa da tutto il resto dei ragazzi.

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