23.

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Rimasi immobile, impassibile. Come potevo piacergli? Eravamo amici da così tanto tempo, pensavo che avessimo instaurato un rapporto come quello tra me e Anthony. Evidentemente aspettava una mia risposta che non arrivò.

-Holly, ti prego rispondimi-, notai una lacrima sul suo viso.

-Oh, Gaz..-

-Fà finta che non ti abbia detto nulla, rimaniamo amici-

-Come faccio a piacerti? Siamo sempre stati come fratelli e ora vieni a dirmi che ti piaccio, quando tempo é?-, non osavo immaginare come sarebbe stato se gli avessi detto che amavo un altro. E poiché quell'altro si chiamava Rudolf, la notizia sarebbe stata ancora più disastrosa.

-È da un po che mi sentivo stranamente legato a te, ora l'ho capito-

-Ma..-

-Secondo me dovresti darti una possibilità dopo Rudolf-, fece per baciarmi ma nell'esatto momento la porta di casa venne come sfondata e spuntò Rudolf.

-Cosa hai intenzione di fare con la mia ragazza?-, gli sferrò un pugno in pieno volto mentre Gaz mi guardava implorante.

-Non è la tua ragazza! Holly non puoi dirmi che..-, non finì la frase che Rudolf lo interruppe.

-Si Gary, è mia, e non ho nessuna intenzione di perderla per qualcuno-

-Non puoi ancora credere alle stronzate di questo coglione, Holly, non puoi permettertelo-, mi disse con un tono scontroso.

Sbottai. -Mi avete rotto le palle con i vostri consigli, con le vostre prediche e con le vostre raccomandazioni, faccio quello che voglio Gaz. Mi dispiace deluderti ma non ti vedo e non ti vedrò mai se non come un fratello-

-Cadrai ancora una volta nella trappola di questo coglione Holly, vedrai-, mentre Gaz continuava a implorarmi Rudolf mi prese per un braccio e mi trascinò fuori da quel casino.

-Perché mi hai seguita? Ti avevo detto di non farlo cazzo!-, ero furiosa con lui.

-Perché sapevo che sarebbe successo qualcosa-

-Non è successo nulla, mi hai stufato con questi comportamenti da maniaco ossessivo!-, così dicendo mi voltai e iniziai a camminare per andarmene ma mi bloccò.

-Lasciami andare Rudolf!-, mollai la sua presa e camminai fino alla sera.

Che avessi sbagliato a rimettermi con lui? Dopotutto poteva sparire da un momento all'altro. Assolta dai miei pensieri, venni interrotta dalla suoneria del mio cellulare.

-Si?-

-Holly, torna a casa, ho bisogno di parlarti-, era Moh, capii subito che qualcosa non andava, quindi corsi a casa. Una volta li trovai Moh seduto sul ciglio della strada, in mia attesa.

-Ei, dimmi-, dissi con un filo di preoccupazione nella voce. Entrammo dentro casa e le mie orecchie udirono qualcosa di poco piacevole.

-Questa mattina ho ricevuto una telefonata...-, si bloccò.

-Mi fai preoccupare così-

-Holly, te lo dirò chiaramente, ma ti prego, resta qui e affronta le cose. Jackson è tornato-, sentii un fuoco in tutto il mio corpo, mi si oscurò la vista e iniziai a sudare. Se Jackson era tornato un motivo doveva esserci. E di sicuro non mi sarebbe piaciuto.

-Non può essere cazzo-, scoppiai in lacrime. Solo Moh poteva capire cosa significava per me il ritorno di mio fratello. Solo lui poteva fare qualcosa per farmi stare meglio.

-Holly, non puoi iniziare ad agitarti. Se necessario verrò con te, fatto sta che devi incontrarlo-, già sapeva dove e quando.

-Quando?-

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