Non nascosi un sorriso appena lo vidi. Nonostante lo odiassi per essere sparito nel nulla mi era mancato tantissimo.
-Holly!- rimase sorpreso nel vedermi, i suoi occhi si illuminarono
-Ei Rudolf- decisi di non far trasparire il mio entusiasmo nel vederlo, dopotutto se teneva a me non spariva così nel nulla
-Devo parlarti ora, ti prego vieni con me-
-Cosa altro devi dirle? Non ti è bastato sparire? E ora è il mio turno pezzo di..- fu Gary a parlare stavolta, ma lo interruppi prima che potesse scatenare una lite per le sue parole, aveva bevuto decisamente troppo
-Ora non è il momento, se vuoi domani- per accettare di rivederlo e parlarci dovevo essere molto ubriaca anche io. Ma cosa mi diceva la testa?
-Non c'è molto tempo, ti prego, vediamoci tra un'ora sotto casa tua, porta il tuo amico a casa e vediamoci- chissà cosa doveva dirmi, sembrava molto serio. E come se non bastasse, accettai
-Va bene, facciamo tra un'ora e mezza, a dopo-
Uscii dal club con Gary completamente sbronzo, guidai io e lo portai a casa. Cercò più volte di portarmi al letto, ma non avevo ne voglia ne tempo di starmene con lui. Tornai di corsa a casa, fortunatamente Moh non era li.
Avevo il trucco colato, mi struccai, misi degli occhiali grandi da vista con un po di rossetto rosso, al posto del vestito misi una camicetta nera e rosa con dei jeans a vita alta e uscii di casa. Era già li sotto ad aspettarmi dentro alla sua macchina.
-Sali- feci come mi disse
-Perché tutta questa urgenza di parlarmi? E perché sei sparito così?-
-Non è il posto migliore questo per parlare, ti porto a casa mia-
-Non ho nessun'intenzione di venire a letto con te, Rudolf-
-Non voglio portarti a letto Holly, voglio semplicemente parlarti- era serio. Nessuna traccia del suo sorrisetto bastardo o del suo sguardo ammiccante. Pareva sincero.
Una volta arrivati ci dirigemmo verso la sua stanza da letto.
-Sei così cambiata-
-Maturata- lo corressi
-Da cosa stavi facendo questa sera non mi sembra-
-Non è affar tuo, e inoltre non stavo facendo proprio nulla-
-Hai ragione- faceva il misterioso, io ero impaziente di sapere cosa aveva da dirmi
-Allora, cos'è che devi dirmi? Perché sei sparito nel nulla?-
-Bene, sono sparito perché dovevo proteggerti-
-Proteggermi? Inventati una cazzata migliore- odiavo quando faceva così, non concludendo mai i discorsi
-Non ti sto mentendo purtroppo. Quando mi hai chiesto di me, dei miei 'problemi', beh, dovevo proteggerti dal mio passato. Non posso permettere di ferirti, così sono scappato. Inoltre, anche se avessi voluto, era troppo presto per farti venire a conoscenza di tutto- mille interrogativi si formarono nella mia testa
-E ora cosa è cambiato? Perché non posso saperlo?-
-Sei così ingenua Holly. Non è cambiato granché, infatti non sono qui per parlarti del mio passato. Semplicemente vorrei ristabilissimo un buon rapporto, vorrei ricominciare tutto da zero e, solo quando sarai pronta, iniziare a aprirmi. Sei l'unica con la quale sono pronta a farlo, l'unica che mi ha rubato il cuore. In questi mesi mi sei mancata così tanto, ma ho dovuto aspettare-
-Aspettare cosa?-
-Ho avuto molti problemi e emergenze, non potevo tornare. E purtroppo dovrò riandarmene presto-
-E allora perché sei tornato? Per lasciarmi sola un'altra volta? Cosa vuoi da me Rudolf?- mi era uscita una lacrima
-Non devi piangere. Non me ne andrò perché voglio ma perché devo. Durante la mia assenza... un problema passato è tornato. A breve dovrò essere operato al cuore in una clinica a Londra. Mi piacerebbe averti vicino in quel periodo-
-Oh, perdonami.. mi è difficile capire, ma cazzo, non riesco proprio a resisterti-
-Resta a dormire qui- mi disse. Non volevo recuperare i rapporti così in fretta, ma stavo così.. bene. Finalmente.
Mi prese a se, il suo corpo era caldo, così mi addormentai molto in fretta.
La mattina seguente mi svegliai prima di lui, feci una doccia, mi vestii con gli stessi abiti della sera prima e preparai una colazione per entrambi. Latte al cioccolato per me e cappuccino per lui, qualche brioche che trovai nella dispensa e dei cereali da mettere nel latte. Non era molto fornito.
-Buongiorno- disse entrando a dorso nudo nel salone, esattamente come si era addormentato la sera prima
-A te-
-È anche per me questo?- disse indicando la colazione
-Certo-
-Che ne dici di restare qui per qualche giorno?-
-Non so se sia un'idea giusta Rudolf. Non so nemmeno se Moh approverebbe.
CAZZO DEVO CHIAMARE MOH!- urlai.
Fece una risatina, poi continuò a parlarmi.
-Ti giuro che non ho nessuna brutta intenzione, digli che resterai-
-Non so nemmeno perché sto accettando-
-Quindi questo è un si?- nell'esatto momento squillo il mio telefono. Era Moh.
-Buongiorno- dissi
-Holly, stamattina non ti ho trovata quando sono tornato a casa, che fine hai fatto?-
-Nulla di che, sono rimasta a vedere un film da Gary e poi mi sono addormentata sul divano, così sono rimasta. A dire il vero vorrei restare qui qualche giorno-
-Come vuoi, chiamami quando puoi-
-A presto fratellone- chiusi la telefonata e notai che Rudolf stava trattenendo le risate.
-"Fratellone"-
-Sta zitto- lo fulminai, ovviamente sapevo scherzasse
-Perché non gli hai detto la verità?-
-Perché se gli avessi detto che sarei rimasta qui con te mi sarebbe venuto a prendere con la forza-
-Quindi resti?-
-Si, ora però accompagnami a casa che devo prendere i vestiti e le mie cose-
-E se mi vede Moh?-
-Non ti vedrà-
-Allora andiamo-
Una volta vestiti ci dirigemmo verso casa mia, lo feci restare in macchina per non farlo vedere a nessuno, salii in casa e iniziai a preparare la valigia. Uscita dalla mia stanza me lo ritrovai sulla soglia della porta.
-Ti avevo detto di restare in macchina!-
-Non riesco a starti nemmeno un secondo distante Holly. Non voglio ti accada qualcosa-
In quell'esatto momento la porta di casa si spalancò.
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Lost.
Teen FictionHolly, 18 anni, un'infanzia difficile e un'adolescenza disastrosa che le ha lasciato ben pochi sogni. Una vita segnata da amicizie pericolose, droghe e alcol. Rudolf, l'ennesimo ragazzo che passerà sulla stessa strada di Holly. Troppo misterioso e d...