25.

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Sentivo già le sue urla spezzate dalle lacrime, aveva sicuramente bevuto e io dovevo sicuramente parlargli, senza aspettare altro tempo inutile. Andai decisa in salone, quando mi venne incontro Rudolf.

-Vuole solo parlare con te, va con lui-, strana concessione da parte sua, il che mi rassicurò non poco.

Una volta in salone trovai Gaz buttato in lacrime sul divano bianco di pelle, le nocche piene di ferite e le mani sporche di tracce di sangue.

-Gaz, ma cosa è successo?-

-Holly, buongiorno a te-

-Adesso qual'è il problema?-

-Una ragazza. Ah, non sei tu-, mi disse con aria noncurante. Avevo capito già tutto, non serviva molto, io e Gary dopotutto avevamo sempre avuto una grande intesa, un po come con Anthony.

-Bene, vediamo. Il tuo problema si chiama Charlotte?-

-Esatto-, appena sentii quelle parole ammetto che mi sentii sollevata. Si era già scordato di me.

-Cosa ti ha fatto?-

-L'ho sentita ieri sera, è a Prada con Edward e si è fatta un nuovo ragazzo-

-Cazzo-.

Non aggiunsi altro, la situazione era piuttosto delicata, ma conoscendoli appena sarebbe stata di ritorno per Bradford sarebbero sicuramente tornati a letto altre 1000 volte e si sarebbero rimessi insieme.

Gary aveva notato la mia non-risposta e con fare incazzato se ne andò di casa sbattendo la porta. A quel punto ricomparii Rudolf. Oramai sapevo tutto di lui, il nostro rapporto non era più nero, ma opaco. Lo amavo ogni secondo di più.

-Tutto okay? Ti vedo soprappensiero-

-No tranquillo, che ne dici di andare fuori per il weekend?-

-Dove vuoi andare?-

-Questa è una sorpresa-, volevo portarlo nel luogo da dove tutto era iniziato, volevo finalmente aprirmi con lui e condividere l'unico luogo al mondo nel quale ero serena. Cardiff.

Programmai tutto, la partenza per il giorno dopo e l'hotel e non mi restava che fare una cosa: chiamare i ragazzi, che non sentivo da molto, più esattamente dalla mia depressione.

Parlai prima con Liam, poi con Ed, con Charlotte, con Edward e anche con Gary, che aspettava notizie di Char. Lo rassicurai e chiarii con tutti. L'unica che mancava era Tiffany, alla quale lasciai un messaggio:

Ciao Tiff, è molto che non ci sentiamo, chiamami appena puoi.

Un bacio, Holly💕

Passarono ore ma nessuna fu la risposta. Anche Tiff aveva i suoi momenti di isolamento dal resto del mondo, e chi meglio di me poteva capirla?. Anche se non ebbi nessuna risposta a quel messaggio mi rassicurai, stava sicuramente bene, nemmeno Charlotte l'aveva sentita quindi significava che non era successo nulla poiché ogni volta che aveva un problema la contattava. Iniziai quindi a preparare tutto per il viaggio e decisi che, al mio ritorno, avrei presentato per bene Rudolf a tutti i miei amici. Quel ragazzo entrò nella mia vita come un meteorite distruggendo quel poco che era rimasto e poi ricreando dall'inizio tutto ciò che era bello, sano e felice. Mi aveva cambiato e salvato la vita. Ormai non avevo dubbi, Rudolf era l'uomo della mia vita e non lo avrei fatto scappare per nessun motivo al mondo.

Suonò la sveglia, erano le 5 del mattino e il nostro treno ci stava aspettando. Svegliai Rudolf e gli stampai un tenero bacio sulle labbra, presi la mia valigia e la caricai sull'auto di Moh che ci avrebbe accompagnato alla stazione. Una volta li lo abbracciai e gli chiesi per l'ennesima volta scusa, salii sul treno e abbracciai forte Rudolf.

-Cardiff? Sei seria?-, ormai aveva scoperto dove eravamo diretti e, nonostante avesse un'aria sarcastica e divertita, quella domanda mi preoccupò.

-Certo. Cos'è, non ti piace Cardiff?-

-Non fraintendermi Holly, voglio solo sapere il perché della tua scelta-

-Lo saprai solo quando saremo lì. Devo mostrarti così tante cose!-, lo abbracciai con entusiasmo. Ero pronta ad aprirmi per la prima, o seconda, volta con qualcuno. Dopo Anthony non raccontai a nessuno ciò che mi era successo, il motivo per il quale ero diventata così. Per fortuna quella città mi metteva sempre di buon umore, e così fù.

Una volta arrivati a destinazione scendemmo dal treno e prendemmo un taxi per dirigerci in hotel e posare le valigie. La vista della nostra camera era bellissima, si affacciava sul porto e, aprendo la finestra, potevamo sentire il rumore del mare. Lo amavo sin da bambina, lo chiamavo 'la mia distesa di acqua salata'. Vedermi così felice era una novità anche per Rudolf che mi prese per i fianchi e mi cinse con le sue braccia muscolose per buttarmi sul letto e iniziare a baciarmi ovunque. Conoscevo bene le sue intenzioni e per questo lo fermai in tempo.

-Abbiamo tutto il tempo del mondo per questo-

-Abbiamo tutto il tempo del mondo anche per il resto-, e così mi ritrovai per l'ennesima volta completamente sua, uniti in un unico corpo.

La sera lo portai allo Strong, il mio locale preferito.

-Tesoro, ti piace?-, la confusione e la musica rendevano impossibile dialogare con chiunque

-Si, andiamo a ballare?-, propose. Ordinammo due cocktail e scendemmo in pista. Inizialmente ci baciammo, dopodiché iniziammo a bere e l'alcol ci diede l'impostazione giusta per scioglierci. Per via delle luci a intermittenza non notai un tipo che si stava avvicinando a me. Un secondo dopo me lo sentii dietro, mi afferrava per i fianchi e alitava sul mio collo. Riuscivo a sentire piuttosto bene la sua protuberanza sul fondoschiena e, poco dopo, mi ritrovai a strusciare su di lui. Durò tutto poco tempo, Rudolf se ne era accorto e dai suoi occhi capii che stavo sbagliando e che era furioso. Diede un pugno al ragazzo dietro di me e lo stese a terra, dando così spettacolo a tutta la sala, che calò nel silenzio.

-Non provare più ad avvicinarti alla mia ragazza o ti uccido, brutto pezzo di merda!-, lo minacciò e non gli diede tempo di replicare. Mi prese per un braccio e mi trascino fuori dal locale. Ero letteralmente fuori di me, avevo preso una bella sbronza e non capivo più nulla. Per tutto il tragitto non parlò ma appena arrivammo in hotel iniziò ad urlare qualcosa che non sentii. Crollai sul letto esausta nonostante le sue grida.

Mi svegliai molto tardi e trovai Rudolf accanto a me nel letto, era sveglio ed aveva un'espressione cupa.

-Buongiorno-, rimase muto. Lo baciai sulle labbra ma si scansò. Non prometteva nulla di buono.

Ciao ragazzuoli 💕

In questi giorni non ho avuto molto tempo per scrivere, quindi mi scuso se il capitolo é arrivato in ritardo. Domani inizia la scuola, spero di trovare del tempo libero ogni giorno per scrivere e cercherò di pubblicare una o due volte alla settimana. Tenevo a dirvi che mi piacerebbe tantissimo conoscervi, se avete Twitter scrivetemi li: @iskillashug, oppure potete scrivermi nei messaggi privati qui su Wattpad e vi dirò dove contattarmi meglio! Come ogni volta, sentire che ci siete è la soddisfazione più grande, quindi commentate, votate e continuate a seguire Lost! Non mi resta che augurare un buon rientro a scuola a tutti !

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