07.

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Sento qualcosa vibrare sotto il mio orecchio. Apro gli occhi, è solo il mio telefono.

Rudolf. Rispondo.

-Sei pronta?- merda! Mi sono addormentata.

-Ehm diciamo che se mi dai ancora un pò di tempo sarebbe meglio- dico con voce ancora assonnata

-Stavi seriamente dormendo?- non capisco se è arrabbiato o sta scherzando- vengo a casa tua- riattacca senza darmi possibilità di rispondere.

Inizio a prepararmi quando sento bussare, è già qui. Gli apro, mi da un bacio e mi guarda.

-Potrei prenderti in braccio e portarti fuori di qui se non ti sbrighi-

-Corro-

-Comunque sei bellissima- grida mentre vado in bagno

-Lo so-

Mi chiedo cosa siamo. Sono solo due settimane che ci vediamo seriamente ma non abbiamo mai affrontato l'argomento apertamente. Passare del tempo con lui mi fa bene, Moh continua a ripetermi che negli ultimi tempi ho ''un'aria diversa''. Non dispiace nemmeno a me.

-Quanto ti manca?- mi chiede dal salotto Rudolf

-Sono pronta- metto le scarpe e lo raggiungo -come mai tutta questa fretta?- non so dove dobbiamo andare ma aveva programmato quella serata da parecchi giorni

-Lo scoprirai- non ero riuscita a farlo parlare nonostante ci provassi da giorni

Mi prende la mano e mi trascina in macchina. Lascio un messaggio a Moh e ci dirigiamo lì. Non so dove ma lì.

La segnaletica indica che siamo fuori città. Usciamo dalla superstrada ed entriamo in una stradina sterrata. Non c'è nemmeno una macchina. E' tutto molto inquietante ma cerco di non pensare a nulla.

-In realtà sto per rapirti e farti mangiare dai lupi- ha notato la mia faccia

-Potrei sapere dove stiamo andando ora?-

-Manca poco-

Non mente, dopo cinque minuti siamo arrivati. Scendo dalla macchina e mi trovo davanti ad una bellissima ed enorme casa in mezzo agli alberi.

-Stiamo andando a girare il sequel di twilight?- gli chiedo ridendo

-Non ti avevo detto di essere un vampiro?- fa un verso strano e mi morde il collo, poi passa alla bocca. Scoppiamo a ridere. Si sta cosi bene con lui.

Entriamo in casa, trovo tantissime candele accese e la tavola apparecchiata. Nessun ragazzo ha mai fatto una cosa del genere per me. Le mie vecchie relazioni erano fondate sul sesso e su tutto ciò che non è sano o lecito o normale. Mi viene istintivamente la voglia di abbracciarlo.

-Grazie, non sai quanto tutto questo sia importante per te- gli dico mentre qualche lacrima inizia a scendere. Sto iniziando a scoprire una parte di me che non conoscevo. Non avrei mai pensato che una cosa del genere potesse farmi piacere, invece la adoro.

-Non era mio intento farti piangere, piccola, ma se sei contenta mi fa piacere- mi abbraccia più forte -ora sediamoci-

Iniziamo a mangiare un sacco di cose buone, è bravissimo a cucinare. Lo apprezzo ogni secondo di più.

-Come hai imparato a cucinare? Io so fare davvero poche cose-

-Diciamo che ho iniziato a cavarmela da solo un po di tempo fa- mi chiedo cosa ciò significhi. Stasera non insisterò se non vuole parlare di lui, ha già fatto molto, quindi cambio argomento

-Quante ragazze hai avuto?- chiedo con un tono leggermente più alto del voluto

-Come mai questa domanda?- ride

-Giusto per chiedere- prendo un boccone

-Un pò- mi va per traverso e scoppia a ridere

Capisco ma non ammetto che ho paura. Paura di essere una delle tante e di rimanerci scottata. Paura di tornare alle mie solite giornate cupe e alle mie solite cattive relazioni. Stasera via i cattivi pensieri, li caccio via.

Finiamo di mangiare, ci sdraiamo sul divano e mettiamo netflix per scegliere un film anche se alla fine optiamo per una serie tv.

Mi guardo intorno involontariamente, la casa è bellissima ma non è la sua!

-Di chi è questa casa?-

-Mia- resto a bocca aperta

-Ma la tua non è quella della sera in cui mi hai trovato e portato?-

-Anche- fa partire la prima puntata e capisco non ha voglia di parlare di questo. Vorrei sapere molto di più ma mi sono promessa che stasera non farò domande.

La serie è molto bella ma ansiosa e ad un certo punto mi spavento. Lui ride e gli tiro un cuscino.

-Non c'è niente da ridere- lo rimprovero

-La prego di perdonarmi- inizia a baciarmi. Ci fermiamo solo il tempo di raggiungere una camera da letto.

Il mattino dopo ci sveglia il telefono di Rudolf che squilla. Guarda lo schermo e corre fuori dal letto per rispondere. Sono ancora troppo assonnata per pensare e mi rimetto a dormire. Poco dopo sento le sue labbra sulla mia fronte.

-Piccola dobbiamo andare- mi dice con tono triste

-Che succede?-

-Nulla di importante ma devo andare via-

Mi sbrigo ad uscire dal letto, corro in bagno e mi metto i jeans della sera prima con una sua maglia per uscire. E' già in macchina da 10 minuti quindi lo raggiungo.

-Tutto okay?- gli chiedo notando la sua aria preoccupatissima

-Devo solo correre da mio fratello per risolvere una questione-

-Hai un fratello? Vengo con te?-

-Si, non è importante e comunque ci metterò un pò quindi ti lascio a casa- vedo che sta cercando di nascondere il nervosismo e lo apprezzo. In poco tempo mi lascia sotto casa, mi abbraccia e mi da un bacio prima di andarsene.

-Ci sentiamo dopo piccola- e corre via con la sua auto.

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