La mattina dopo mi sveglio in un letto che non è il mio. Dove mi trovo?.
Le mie domande ottengono subito una risposta quando vedo il tizio con il quale ho litigato la sera precedente.
-Cosa ci faccio qui? Che vuoi da me? Lasciami andare!- dico al ragazzo con voce arrabbiata
-Vedi di calmarti piccola- sempre quel sorrisino e quell'aria da superiore, ah quanto lo odio!
-Perchè mi hai portata a casa tua scusa? Cazzo, dimmi cosa è successo!- chissà Moh come era in pensiero per me non vedendomi tornare a casa...
-Sei svenuta, per non lasciarti sola per strada come una morta ti ho portata con me, adesso vuoi calmarti?!-
-Ah, scusami- era vero. La sera precedente ero strafatta e per dimenticare quello che stavo passando decisi di farmi una passeggiata. Questo era troppo, troppo.
-Ora vado, devo andare a casa...-
-Eh no, adesso mi spieghi cosa ci facevi sola e strafatta di notte e mi dici chi sei-
-Non sono fatti che ti riguardano, grazie di avermi portata qui, ma nessuno te l'ha chiesto-
Stavo per andarmene, ma il ragazzo mi prese e mi sbattè al muro, la sua presa era molto forte, non riuscivo a liberarmi nonostante i tentativi.
-Che vuoi da me? Lasciami andare, sto perdendo la pazienza-
-Non fare la cattiva e dimmi chi sei-
-Tu cosa ci facevi da solo di notte? Tutta questa casa non ti basta? Lasciami stare, brutto stronzo!-
-Fanculo, rispondimi!-
-Non rivolgerti cosi, non sei nessuno!-
Gli sferrai un calcio, ma aveva chiuso la porta. Cosa mi sarebbe successo?.
La sua casa era enorme, la intravidi dalla grande vetrata della sua stanza, era addirittura più grande della villa di Gary, aveva anche una piscina enorme. Figlio di papà, che rabbia.
-Lasciami andare, basta!-
In un attimo la sua presa si stringe ai miei fianchi e mi bacia. Non è come gli altri, il suo bacio mi fa sentire protetta, non so perchè. Non lo fermo, sto bene ma allo stesso tempo lo odio. Non conosco nemmeno il suo nome, ma quel bacio me lo fa conoscere già, o almeno penso. Subito dopo scende per il mio collo, adesso so le sue intenzioni, e per come sono fatta gia so che non lo avrei piu fermato. Si toglie la maglietta, è magro, ha una cicatrice sul petto e solamente due pettorali sporgenti, niente muscoli sulla pancia. Prima d'ora non mi era mai capitato un tipo cosi, solitamente erano tutti fattoni muscolosi e tatuati. Lui è un ragazzo diverso rispetto i tipi del mio "mondo", e si vede. Siamo così tanto diversi.
Mi toglie prima la maglia, poi si slaccia i pantaloni, e in seguito tutto quello che ho addosso. Ora siamo l'uno addosso all'altra. Cosi si unisce a me e diventiamo un corpo solo, non so nemmeno ciò che mi è preso, non è da me andare con tipi del genere, ma lui mi fa sentire qualcosa che nessun'altro prima mi ha dato.
Finito il tutto, mi rivesto e vado via, senza dire altro.
-Hei piccola, ora mi dici il tuo nome?- E ancora quel sorrisetto. Quanto lo odiavo.
-No. A cosa ti interessa?-
-Come a cosa mi serve? Abbiamo scopato e nemmeno il tuo nome vuoi dirmi?-
-A maggior ragione, no. Ora lasciami andare-
Cosi fa, non insiste più. Chissà chi è, una parte di me spera di non vederlo più, l'altra non aspetta altro.
Mi pento poco dopo, mentre torno a casa, ancora non capisco perche l'ho fatto. Ma dopotutto non lo avrei rivisto più e ci avevo guadagnato solo una scopata. Adesso dovevo riprendere il controllo di me stessa, niente più droghe per un po, mi sarei presa un po di tempo per me stessa. Quello che avrebbero pensato Tiff, Anthony, Jeremy, Asia, Liam e Edward non mi preoccupava, gia mi era capitato di prendermi delle "pause". Mi preoccupa raccontare quello che è successo a Moh ma non posso nasconderglielo.
Una volta tornata a casa, lo trovo sulla porta, e, appena mi vede, si forma un sorriso sul suo viso.
-Holly finalmente! Cosa ti è successo? Dove hai passato la notte?- mi abbraccia per tanto tempo, le sue braccia mi fanno sentire a casa.
-Non preoccuparti Moh, sto bene, ho capito molte cose.. smetterò per un po di fare uso di tutto questo schifo, mi prenderò del tempo per me. Scusami se ti ho fatta preoccupare così tanto, ti voglio troppo bene!- Le mie parole sono sincere.
-Ora raccontami quello che ti è successo- è comunque preoccupato ma allo stesso tempo felice e sollevato per me
-Certo, vieni e ti racconto- Lo porto in salone e gli racconto tutto... o quasi. Comunque, capisce la mia situazione e mi dice solo di stare attenta. E' cosi dolce, cosi buono. Lo adoro.
-Holly, ora devo uscire, prometti che stai tranquilla?...-
-Certo Moh, prometto, dopo quello che è successo per oggi voglio solo starmene tranquilla-
-Mi fido di te, a dopo tesoro- Un altro abbraccio e se ne va, cosi accendo la tv, prendo una sigaretta e delle pop corn e inizio a vedere un film.
Verso le 23.00 bussano alla porta, ed io apro convinta che sia tornato Moh, quando invece mi trovo davanti...
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Lost.
Teen FictionHolly, 18 anni, un'infanzia difficile e un'adolescenza disastrosa che le ha lasciato ben pochi sogni. Una vita segnata da amicizie pericolose, droghe e alcol. Rudolf, l'ennesimo ragazzo che passerà sulla stessa strada di Holly. Troppo misterioso e d...