...lui, il ragazzo misterioso che mi aveva portata a casa sua.
-E tu che ci fai qui?!- chiedo nervosa e impaziente
-Sono passato a trovare la mia piccola!- mi risponde con quel sorrisetto che mi fa saltare i nervi
-Cosa vuoi da me? Mi hai seguita? Vattene via da casa mia!- sono furiosa ma qualcosa in me non vuole che se ne vada
-Mettiamola che volevo accertarmi che tornassi a casa sana e salva-
-Fuori da casa mia, non voglio rivederti mai più!-
-Eppure fino a qualche ora fa non pensavi la stessa cosa, sbaglio?-
Non faccio in tempo a rispondere ed in un attimo la sua faccia è ad un centimetro dalla mia. Voglio scansarmi ma non lo faccio. Sento quella strana sensazione di sicurezza, che mi sta succedendo? Cammino fino alla mia stanza da letto quando sento la porta di casa aprirsi. Chiudo la porta a chiave, lui è con me.
Moh bussa alla porta.
-Sto andando a dormire, buonanotte- gli dico frettolosamente
-Chi è?- mi chiede il ragazzo
-Il mio coinquilino, e non pensare di farti vedere da lui, esci dalla finestra- si affaccia e capisco quanto la mia proposta sia assurda
-Sei pazza? Non mi farò uccidere per te. Resto qua stanotte- sbarro gli occhi e divento rossa. Non avevo scelta, Moh non poteva vederlo.
Mi infilo sotto le coperte, fa lo stesso ma lo fermo.
-Dormi per terra!-
-Stai scherzando? Abbiamo già dormito insieme- mi ricorda divertito
-E non succederà più-
-Come sei cattiva- mi dice ironico
-O dormi a terra o esci dalla finestra- vedo che si accascia a terra e prende il cuscino accanto al mio. Sembra divertito.
Sento qualcosa di caldo avvolgermi la pancia e mi sveglio di scatto. Mi giro e lui dorme tranquillamente addosso a me. Sembra diverso dalle altre volte, ha un'espressione diversa. Tranquilla. Una parte di me vuole svegliarlo e rimandarlo a dormire a terra. Ma l'altra ha la meglio e decido di non svegliarlo....
La mattina dopo, quando mi sveglio, trovo il letto vuoto, con accanto un biglietto.
"Sei bella mentre dormi. E comoda."
Sorrido. Metto il bigliettino sotto il cuscino, esco dalla stanza, faccio colazione con Moh e mi preparo per uscire.
Verso il pomeriggio squilla il mio cellulare, è Anthony, preoccupatissimo.
-Holly ma che fine hai fatto? Sono preoccupato, ti serve qualcosa?- quel "qualcosa" non è niente di buono e rifiuto
-Sto bene, non preoccuparti, mi prendo una pausa- ciò significa niente droghe o feste a sballarmi.
Quando mi prendo una 'pausa' nessuno fa domande. Ho quasi lasciato la pelle troppe volte a festini e serate sregolate. La comitiva da quando è morto Jack, un nostro amico strettissimo, è cambiata. Sono convinta che la sua morte sia servita a qualcosa. Ci ha fatto rendere conto di quanto pericolosa fosse la strada che avevamo preso. Per questo le 'pause' erano importanti e sempre più frequenti. Addirittura Anthony ha smesso con quello schifo con cui è morto Jack.
Riposa in pace, amico.
-Stasera serata tranquilla a casa di Jeremy, ci sei?-
-Ci sono- devo parlare con Tiffany di questa situazione con lui.
-Holly, francamente lascerei perdere. Non sai nemmeno il suo nome- mi dice Tiff dopo averle raccontato tutto. Forse ha ragione. Sospiro.
-Lo so, ma mi trasmette un qualcosa che non ho mai provato. Comunque non credo lo rivedrò più, me lo scorderò-
-Farai comunque di testa tua tesoro, ti conosco. Se decidi di vederlo ancora però stai attenta. Potrebbe essere chiunque- mi dice con modo affettuoso. Con lei posso parlare di tutto senza essere giudicata. E' questo che amo di Tiffany.
La serata passa senza complicazioni e mi fermo a dormire da Jeremy poiché si è fatto tardi.
Il giorno dopo non faccio molto e la sera decido di uscire con Asia.
Decidiamo di andare ad una discoteca vicino casa sua. Balliamo e chiacchieriamo un po. Prendiamo da bere e dopo qualche bicchiere vado a riprendermi in bagno perché mi gira la testa. Sento la porta dietro a me chiudersi, mi giro convinta che sia Charlotte o un'altra ragazza ma... è lui. Sussulto ed arrossisco mentre si avvicina.
Mi prende per la vita, mi guarda e mi bacia. Ricambio ma dopo poco ricordo la conversazione con Tiffany la sera prima.
-Come ti chiami?- voglio saperlo adesso
-L'altro giorno non hai voluto rispondere alla mia stessa domanda-
-Rispondimi-
-Prima tu-
Sono stufa di stare ai suoi giochi, così prendo e me ne vado. Qualcosa mi dice che lo rivedrò presto e ciò mi da sollievo. Scoprirò il suo nome.
La settimana successiva passa tra discoteche, serate tranquille con la comitiva e chiacchierate con Moh e Tiffany senza vedere lui.
Mi sbagliavo? Non lo avrei rivisto più?
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Lost.
Novela JuvenilHolly, 18 anni, un'infanzia difficile e un'adolescenza disastrosa che le ha lasciato ben pochi sogni. Una vita segnata da amicizie pericolose, droghe e alcol. Rudolf, l'ennesimo ragazzo che passerà sulla stessa strada di Holly. Troppo misterioso e d...