20.

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I giorni passavano e le mie condizioni peggioravano. Non avevo mai sofferto di problemi alimentari in passato, ma la situazione era diventata paurosa, mi si vedevano le costole e le ossa del viso. Moh era sempre più preoccupato, io sempre più chiusa. Non potevo fare questo a me stessa, non potevo farlo nemmeno ad Anthony. Dovevo riprendere la mia vita in mano e impedire a chiunque di rovinarmela un'altra volta. Così feci.

Uscii dopo giorni interi dalla mia stanza in presenza di Moh. Appena mi vide si spaventò tantissimo.

-Holly, ma come ti sei ridotta?-

-Perdonami, scusami se ti faccio soffrire così tanto, ma da oggi ho deciso che cambierò le carte e le regole del gioco. Rivoglio indietro la mia vita fratellone- appena pronunciate quelle parole svenni e fortunatamente a tenermi c'era lui.

Mi svegliai qualche ora dopo, Moh stava cucinando, lo chiamai.

-Finalmente sei sveglia, ti ci voleva una dormita. Va a farti una doccia calda, così appena esci ceniamo.

Così feci, mentre ero in doccia ripensai a tuffi i momenti brutti della mia vita, alla mia infanzia, la mia adolescenza, la compagnia, Anthony. Era tutto passato.

Una volta arrivata a tavola vi ci trovai una pizza con delle patatine. Ero davvero affamatissima. Verso la metà della cena Moh iniziò a parlare.

-Hanno chiamato Tiff, Gary, Charlotte e gli altri questi giorni, erano molto preoccupati per te-

-Cosa gli hai detto?-

-La verità Holly, non stavi bene-

-Mi dispiace averli feriti anche stavolta-

-Non è colpa tua, hai perso una delle persone più importanti per te, è comprensibile- era così buono

-Lo so, hanno chiesto altro?-

-Volevano venirti a trovare, ma gli ho detto che era meglio evitare-

-Hai fatto bene.

Passerò domattina a trovarli a casa di Gary-

Finito di cenare guardai un film con Moh e andai a dormire.

La mattina seguente mi alzai presto, mangiai, preparai la colazione a Moh, mi preparai e uscii di casa. Ero diretta a casa di Gary, sicura di trovare tutta la cricca li.

Arrivata nella sua enorme villa, suonai al citofono.

-Chi cazzo è a que... HOLLY!- era sorpreso di vedermi

-Gary, scusami se ti ho svegliato-

-Ma no tranquilla, entra pure-

Una volta dentro mi accorsi che le mie previsioni erano errate. Era solo, nessuno dei ragazzi era li.

-Ma i ragazzi? Pensavo fossero con te-

-No, durante la tua assenza il gruppo si è un po diviso, la morte di Anthony è stata un po traumatica per tutti quanti, Liam non si è fatto più sentire e a casa sua non c'è- Liam era il migliore amico di Anthony, evidentemente aveva avuto la mia stessa reazione. Chissà dov'era.

-Mi dispiace essermi chiusa così, ma ancora non realizzo che sia morto-

-È difficile per tutti, credimi- la sua espressione divenne cupa, era triste

-Tu come stai?-

-Non bene, ma si va avanti.

Tu invece? Ti vedo così dimagrita..-

-Non ho mangiato molto a dire la verità, ma così non potevo più andare avanti. Ho deciso di risollevarmi-

-Hai fatto bene Holly, ti va di uscire questa sera?-

-Certamente, soli o con gli altri?-

-Liam è scomparso, Jay non lo sento da giorni insieme agli altri. Usciamo soli- sinceramente non mi aspettavo di trovare questa divisione al mio ritorno, ma forse ero stata anche un po ingenua a non pensarci. Fatto sta che la chiacchierata con Gary mi aveva fatto bene e mi fermai a pranzo da lui.

Tornai a casa verso le 3 di pomeriggio, quando decisi di camminare un po sola.

Girai per il parco, per i negozi e per le strade, comprai un vestitino corto per quella sera. Era la prima volta che uscivo dopo tanto tempo, dopotutto con Gary c'era da divertirsi.

Non appena fui a casa chiamai Moh che era in giro con una ragazza, mi disse che a cena non sarebbe tornato, così non dovetti nemmeno preparagli da mangiare. Ero contenta che poteva pensare anche a se stesso oltre a me.

Alle 8 iniziai a preparami. Mi misi il mio nuovo vestitino nero e verde, scarpe chiuse con tacco alto e mi truccai pesante, eye-liner, matita nera, mascara e rossetto nero. Alle 10 arrivó Gary, così scesi sotto casa e ci dirigemmo al boom, la sua discoteca preferita, che distava un'ora dalla nostra città.

Appena arrivati scendemmo dall'auto e Gary tiró fuori dei biglietti per il privè.

-Amo questo posto- mi disse una volta preso da bere

-Ah davvero? Culi e tette, come potrebbe non piacerti?- non avevo mai visto tanta concentrazione di parti intime in vita mia

-C'è molta roba anche per te cara Holly, dovresti ricominciare a fare strage di maschietti- effettivamente era pieno di bei ragazzi, ma non ero molto pronta per entrare un azione

Iniziai a bere molto e a scherzare con Gary, fino a quando lui non crolló addosso a me poiché aveva bevuto troppo. Devo ammettere che quella sera era così attraente. E infatti ci cascai. Allungó la mano sotto la mia gonna e iniziammo a baciarci. Non avevo pensato a Charlotte, ma dopotutto nemmeno sapevo se stavano più insieme. Mi piaceva molto.

Fece per portarmi verso il bagno quando passammo vicino al bar e dopo tutto quel tempo incrociai il suo sguardo. Scossa. Rudolf era lì.

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