Nel corridoio si espande il suono della piccola campanella, segno che è ora di alzarsi dal letto e andare a fare colazione. Di solito ci consentono 15 minuti per lavarci e vestirci e la maggior parte delle volte ne spreco 5 rimanendo a letto, soprattutto dopo una nottata come quella di ieri. Io e Niall siamo rientrati nelle nostre stanze alle 4:30 del mattino, un'ora prima del risveglio delle insegnanti. Oggi è il giorno della settimana in cui ci fanno fare una passeggiata per la città per fare un po' di acquisti, prendere un gelato o qualsiasi altra cosa che fanno i ragazzi normali della nostra età. Purtroppo ci obbligano ad indossare le uniformi del collegio per identificarci dagli altri, ed è una cosa che odio.
Quando finalmente decido di alzarmi dal letto mi rimangono solamente 10 minuti. Corro nel piccolo bagno che ognuno ha in camera propria e mi do una sciacquata veloce dopo di che sfilo il pigiama pronta ad indossare la mia amata uniforme. Il tutto consiste in una polo bianca, con tanto di logo dell'istituto, a maniche corte e una gonna blu lunga sino a sopra il ginocchio, ma solo perché fa caldo, altrimenti dovrei indossarne una molto più lunga. Quando esco dalla stanza rivolgo il mio sguardo alla porta accanto alla mia che si apre poco dopo. Niall guarda verso la mia camera e mi sorride quando mi vede.
«Buongiorno! Hai dormito bene?» mi chiede avvolgendo un braccio attorno le mie spalle mentre ci dirigiamo verso la mensa.
«Sì, sono solo un po' stanca. Tu invece?»
«Io sono eccitatissimo! Ti rendi conto, Mia? Tra qualche giorno ce ne andremo da qui!» Esulta alzando il tono della voce tanto da attirare l'attenzione di una ragazza che cammina accanto a noi.
«Niall, ma non sappiamo dove andare, non abbiamo soldi e di certo non saprei dove cercarne... Sicuro di volerlo fare? Questa è casa nostra da sempre.»
«Cosa? Hai cambiato idea? Non vuoi andartene?» Chiede smettendo di camminare.
«No, assolutamente! Sto solamente dicendo che dovremmo prima organizzarci..»
«Tranquilla, penserò a tutto, fidati!»
La ragazza al nostro fianco non smette di fissarlo, vorrei dirle di stare attenta a non sbavare. Alla vista di Niall tutte le ragazze qui dentro hanno più o meno la stessa reazione, e come biasimarle? Ha un sorriso che è la fine del mondo e dentro quegli occhi azzurri non c'è il mare, ma tutto l'universo. Inoltre penso che sia l'unico ragazzo a cui sta bene questo completo di polo e pantaloni blu.
Arriviamo in mensa e ci sediamo, come ogni mattina, al tavolo sotto la finestra dalla quale usciamo di nascosto. Questi sono sempre stati i nostri posti, le persone intorno a noi cambiano ogni giorno, altro motivo per cui non conosciamo nessuno qui dentro.
«Sto spaccando il viso a quei due se non la smettono adesso.» Dice Niall tutto d'un tratto smettendo di mangiare mentre le sue mani si stringono in due pugni facendo diventare le nocche bianche.
«Chi? Perché?» Chiedo rivolgendo automaticamente lo sguardo su due ragazzi al tavolo difronte al nostro.
«E me lo chiedi? È da quando siamo entrati qui dentro che non smettono di fissarti.»
Alle sue parole sento le guance andare in fiamme, non so se è per le attenzioni di quei due ragazzi o per la reazione di Niall.
«Nessuno nega loro di farlo.» Ribatto in una piccola risata. Lui guarda un'ultima volta i ragazzi e ritorna a mangiare.
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«E se ci separiamo da loro e andiamo a mare? Non vado da anni!» Propongo follemente a Niall mentre camminiamo per le strade calde di Sydney.
«Pensavo la piscina ti bastasse.» Ride lui al mio fianco.
«Il mare è meglio!»
«Sei folle!»
Continuiamo a girare per la città osservando nei minimi dettagli tutte le cose più strane.
«Dio mio, non ci credo.» Mi blocco guardando un viso molto familiare tra la folla.
«Cosa hai visto?» Niall, curioso, mi afferra un braccio cercando di capire a chi è rivolto il mio sguardo.
«Non può essere vero!» Mi libero dalla sua presa correndo via.
«Mia!» Urla Niall seguendomi.
Corro tra le persone sino a fiondarmi contro il ragazzo dai capelli ricci tenuti fermi da una bandana rossa.
«Ash!» Grido entusiasta avvolgendo le braccia intorno il suo collo. Il ragazzo guarda me e Niall con la bocca spalancata, abbiamo sempre cercato di non perdere il rapporto con Ashton, abbiamo continuato a chiamarci per mezzo del telefono pubblico del collegio dato che non ci permettono di averne uno nostro, ma non ci vedevamo da anni.
«Mia, Niall!» Dice mentre Niall si unisce al nostro abbraccio.
«Sei cambiato un sacco!» Sorrido scombinandogli i capelli, è diventato un ragazzo veramente niente male.
«Tu invece sei come ti ricordavo: pazza e bellissima!» Arrossisco alle sue parole mentre mi avvolge in un altro abbraccio.
«Sei diversissimo da come ti ricordavo.» Sorride Niall dandogli una pacca sul braccio.
«Sembra passata una vita! Siete ancora chiusi in quel collegio?» Domanda Ashton guardando i ragazzi dai vestiti uguali ai nostri camminare alle nostre spalle.
«Sì, ma tra qualche giorno Mia compirà 18 anni e così saremo liberi di andare!» Spiega Niall.
«E sapete cosa farete dopo?»
«È proprio questo il problema.» Mi aggiungo sospirando.
«Abbiamo i pochi soldi che ci hanno lasciato parenti e amici e siamo senza casa e lavoro.» Dico guardando il biondo al mio fianco con la stessa espressione preoccupata.
«Ragazzi, bastava dirlo prima! I miei zii mi hanno lasciato vivere da solo, ma casa è molto, anzi troppo grande solamente per me. Potreste venire a vivere con me, sarebbe grandioso!» Propone Ashton.
Alle sue parole spalanco gli occhi mentre un enorme sorriso prende spazio tra il mio viso. Avvolgo le mani intorno al braccio di Niall mentre lo guardo per vedere se sia d'accordo.
«Resta il fatto che non sappiamo come guadagnare dei soldi, e di sicuro non verremo ad abitare a casa tua senza contribuire economicamente.» Le parole di Niall frenano il mio entusiasmo, ha ragione.
«Non preoccupatevi per questo, nel bar in cui lavoro io cercano personale. Potrei informarmi!»
Sia santificato Ashton Irwin.
Guardo Niall aspettando risposta e lui fa lo stesso, dove va lui vado io e dove vado io va lui, ci muoviamo insieme e non smetteremo adesso.
«Mi sembra perfetto.» Mi sorride e mi metto in punta per dargli un veloce bacio sulla guancia per poi ringraziare infinitamente Ashton.
«Ash è da mezz'ora che ti cerco! Potresti controllare il cellulare di tanto in tanto!» Un ragazzo dai capelli castani e gli occhi azzurri si avvicina ad Ashton dandogli un pugno in modo scherzoso sul braccio.
«Ah vero scusami, me lo ero del tutto scordato!» Si giustifica posandogli una mano sulla spalla. «Loro sono Niall e Mia, dei miei vecchi amici del collegio!»
Io e Niall salutiamo sorridendo al ragazzo accanto Ash.
«Piacere, Louis.» Si presenta a sua volta.
«Niall, ti chiamo appena arrivo a casa e ti do le informazioni per quel lavoro. Ora dobbiamo scappare scusate, è stato fantastico incontrarvi!» Ci saluta Ashton dando un mezzo abbraccio ad entrambi e andare via.
«Sono così felice! Ho bisogno di...urlare!» Rido cercando di liberare la felicità, l'emozione e l'allegria immensa in qualche modo.
«Fallo pure!» Mi sostiene Niall.
Libero un urlo levandomi un peso dal petto per poi scoppiare a ridere con Niall mentre il resto delle persone ci lanciano delgi sguardi divertiti.
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Remember When ||Niall Horan-Ashton Irwin||
Fanfiction«È stata la mia ancora per tutto questo tempo, un punto di riferimento, la luce alla fine del tunnel. Era la mia salvezza all'interno di quel posto simile ad una prigione. Avevamo detto per sempre, e adesso, per avermi salvato, non ricorda neanche i...