Il suono della voce di Niall mi rimbomba nella testa, di tanto in tanto guardo di sfuggita la foto di me e lui che ho portato con me nel caso in cui i suoi genitori volessero vederlo. Le ruote continuano a ruotare sull'asfalto e ogni minuto che passa il cuore aumenta a battere. So cosa sto facendo? So che cosa potrebbe succedere? No, non so nulla, sto solamente seguendo il mio istinto. L'ultima volta che ho parlato con Niall è stato quando abbiamo litigato proprio per questa ragione, adesso non posso non scoprire che tipo di famiglia è la sua e perchè lo hanno portato da qui in Australia. Sì, potrei usare queste ragioni per spiegare la ragione per cui sto andando a Mullingar, ma forse voglio solamente sentire qualsiasi persona parlare di lui, voglio sentirmi ancora parte della sua vita ed è una cosa folle dato che sono stata proprio io a volermene andare. Gli starò vicina, ma indirettamente. Nel momento in cui leggo il cartello con su scritto 'Mullingar' penso che forse avrei prima dovuto chiamare e avvertire della mia visita, male che vada mi scambieranno per una pazza. Guido per le strade di questa città fermandomi spesso per chiedere informazioni riguardo la via che sto cercando sino a quando non riesco a trovare una schiera di villette. Parcheggio difronte la presunta casa Horan e scendo dalla macchina con la foto mia e di Niall in mano; sono qui senza nulla, avrei potuto comprare dei dolci o qualsiasi altra cosa, invece sono a mani vuote e non ho neanche preparato un piccolo discorso di presentazione. Stiro la canotta e i jeans con le mani e mi aggiusto i capelli, faccio un gran respiro e mi avvio per il vialetto che conduce alla porta di casa. Sono pronta a suonare il campanello, ma all'improvviso la porta si apre e qualcuno esce distrattamente venendomi addosso.
«Ops, mi scusi.» dice la voce del ragazzo, mi manca il respiro. Alzo lo sguardo per incontrare gli occhi azzurri che tanto mi erano mancati. Lascio cadere la nostra foto a terra mentre rimango pietrificata sotto il suo sguardo. «Mia..» dice in un sussurro.
«Niall.» riesco a dire mentre mi si riempiono gli occhi di lacrime, lui continua a guardarmi con gli occhi lucidi e nessuno dei due sa cosa fare. Indietreggio velocemente, non ero pronta a questo, il cuore mi sta scoppiando nel petto. Aumento il passo verso la macchina, mi sto sentendo improvvisamente male e ho bisogno di sedermi; prima che possa fare un altro passo Niall mi prende il polso fermando i miei movimenti.
«Ti prego Mia non andare, non di nuovo.»
Il mio polso brucia sotto il suo tocco, lo guardo negli occhi e ricordi seppelliti da tempo tornano a galla riempiendomi la testa, mi si appanna la vista e sento le gambe cedere.
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NIALL's POV
Mi sembra tutto così irreale, la tengo per un braccio guardandola fisso negli occhi ma non riuscendo a realizzare il fatto che lei sia veramente qui e che non la stia semplicemente sognando come ho fatto durante questi lunghissimi mesi. Vorrei fermare il tempo per poterla abbracciare sino a quando ne ho voglia prima che lei possa andare via di nuovo. Mentre penso a questo lei impallidisce e in meno di un minuto perde i sensi. Le continuo a tenere il braccio per non farla cadere violentemente, dopo di che la prendo in braccio portandola dentro casa. Le mani mi tremano mentre la faccio sdraiare sul divano, le faccio aria sventolando una rivista trovata sul tavolo e nello stesso tempo le tengo le gambe alzate. Mentre continuo a chiamarla sperando che si svegli non posso non notare quanto sia bella, ha i capelli più lunghi e le gambe più magre.
Quando riapre gli occhi si guarda intorno, appena incrocia il mio sguardo si passa una mano sul viso e io l'aiuto a sedersi. Mi sistemo accanto a lei, nessuno dice nulla, guardiamo punti indefiniti della stanza.«Stai meglio?» le chiedo non sopportando più quel silenzio. Lei mi guarda senza rispondere e, mentre gli occhi di entrambi si fanno più lucidi, accade ciò che aspettavo dal momento in cui l'ho vista: porta le sue braccia intorno al mio collo stringendomi forte, senza esitare la prendo per i fianchi facendola sedere a cavalcioni su di me per poi abbracciarla senza più lasciarla andare.
«Niall.» interrompe l'abbraccio sorridendomi dolcemente, porto entrambe le mani sulle sue gance accarezzandole il viso.
«Dimmi.» le rispondo senza smettere di guardarla.
«Ricordi quando la notte del mio diciottesimo compleanno siamo scappati dal collegio? La serata è stata bellissima, ma la parte che ricordo meglio e che preferisco è quando, una volta a letto, abbiamo parlato di tutto ciò che non avevamo mai fatto. Ti ho detto che non avevo mai datto il primo bacio, poi ci siamo addormentati. Sai perchè lo ricordo?» mi chiede.
Prima di rispondere penso al fatto che lei ricorda piccole cose che neanche io ricordo. Lei ricorda. La guardo negli occhi e ne sono certo, lei è la ragazza che conosco, lei è la vera Mia. Piccole lacrime di felicità mi bagnano il volto.«Perchè lo ricordi?» le chiedo in modo che possa concludere.
«Perchè avevo una voglia irrefrenabile di baciarti.» dice lei facendo quasi esplodere il mio cuore. Non c'è bisogno che aggiunga nient'altro.
Avvicino le mie labbra alle sue e la bacio con delicatezza, passione e amore. Sento le sue mani tra miei capelli mentre faccio scorrere le mie lungo il suo corpo, muove i fianchi contro i miei e realizzo di non aver mai desiderato qualcuno così tanto. La faccio sdraiare su di me e le accarezzo la schiena nuda da sotto la canotta che indossa, prima di poter fare altro inverto le nostre posizioni a causa del suono della serratura della porta di casa. Mi alzo cercando di prendere fiato mentre Mia mi guarda perplessa.//
MIA's POV
«Papà!» dice Niall sorridente, in un attimo capisco la ragione per cui si è alzato con così tanta fretta. Mi alzo come ha fatto lui prima ritrovando un uomo dagli occhi azzurri accanto la porta.
«Niall-» ride lui «non mi presenti questa bella signorina?» dice in tono scherzoso, sento le guance andare a fuoco.
«Sì papà, lei è..» si interrompe Niall guardando me e poi suo padre. «Lei è la ragione per cui sono venuto qui.» risponde, lo guardo cercando di interpetrare quella frase.
«Oh.» dice suo padre diventando serio. «Piacere di conoscerti, Mia.»
A quanto pare non ho bisogno di presentarmi.
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Remember When ||Niall Horan-Ashton Irwin||
Fanfic«È stata la mia ancora per tutto questo tempo, un punto di riferimento, la luce alla fine del tunnel. Era la mia salvezza all'interno di quel posto simile ad una prigione. Avevamo detto per sempre, e adesso, per avermi salvato, non ricorda neanche i...