Due settimane dopo.
«E adesso dove andiamo?» chiede Bea a me e Jenna una volta pagato il pranzo.
«Vediamo se ci sono cose carine per i negozi?» propongo io, subito Bea risponde di sì entusiasta, al contrario di Jenna. Faccio finta di niente e iniziamo tutte e tre a camminare alla ricerca di qualcosa di interessante.
È da quando siamo uscite che Jen non parla molto, io e Bea siamo le uniche a parlare.«Ei, tutto bene?» le chiedo ad un certo punto, lei alza le sopracciglia come se fosse sorpresa, poi sbuffa.
«Sì, una meraviglia.» dice aggiungendo una risata molto ironica.
«Dai Jen, sono seria, che ti prende?» insisto io.
«Dio, Mia. Mi prendi in giro?» risponde acida. «La risposta mi sembra ovvia.»
«Niall?» provo ad indovinare io, lei distoglie lo sguardo. «Cosa c'entro io con lui? Perchè mi stai trattando così male?» chiedo esasperata.
«Cosa?» ride lei. «Praticamente la ragione per cui mi ha lasciata sei tu!» continua, il suo tono è passato da acido a dispoaciuto.
«In che senso?» chiedo confusa, lei rimane a guardarmi per qualche istante.
«Lascia perdere.» sospira «Forse ho esagerato, sono solamente giù di morale.» dice con tono calmo.
«Mi dispiace tanto, noi comunque siamo qui per questo, smetti di pensare a lui.» cerco di supportarla, lei mi rivolge un piccolo sorriso.
«Tranquilla che ora la portiamo a fare shopping e si rianima subito!» dice Bea mettendosi tra di noi spingendoci dentro un negozio.
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«Ceni con noi, giusto?» mi chiede Bea. Abbiamo passato tutto il pomeriggio insieme, Jenna se ne è andata mezz'ora fa, adesso siamo solamente io e lei.
«Certo, ma come ce ne andiamo? Non ho la macchina.» le dico.
«Ci viene a prendere nonna e andiamo a casa insieme.» mi sorride.
«Wow.» sussurro io.
«Che succede?»
«Nulla, solamente devo ancora farci l'abitudine.» le sorrido anche io, la nostra conversazione è interrotta dal suono del mio telefono.
"Pronto?" rispondo.
"Tesoro."
"Ash, hey." sorrido, anche se non può vedermi.
"Dove sei? Non ti vedo da stamattina, ho voglia di stare con te."
"Sono con Bea. Anche io voglio vederti, ma stasera sono a cena da mia nonna, ti giuro che faccio presto."
"Oh, no tranquilla, anzi divertiti. Vuol dire che passerò la serata con Niall, sempre se decide di mollare quella chitarra. È da una giornata che canta e suona." ride lui.
"Non lamentarti, non è per niente male. Perchè non chiamate i ragazzi? Almeno non state da soli."
"Sei un genio, per questo ti amo."
"Perchè ti salvo le serate?" rido io.
"Sì, anche. Ora vado, un bacio, divertiti."
"A dopo." concludo la chiamata.
«Finalmente! È arrivata nonna, andiamo.» dice subito Bea indicandomi una macchina.
«Ciao piccoline.» ci saluta Denise una volta in macchina.
«Nonna, abbiamo vent'anni a testa.» risponde Bea facendomi ridere, insieme andiamo sino a casa di Denise.
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Remember When ||Niall Horan-Ashton Irwin||
Fiksi Penggemar«È stata la mia ancora per tutto questo tempo, un punto di riferimento, la luce alla fine del tunnel. Era la mia salvezza all'interno di quel posto simile ad una prigione. Avevamo detto per sempre, e adesso, per avermi salvato, non ricorda neanche i...