Capitolo 20

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Mi girava la testa e facevo avanti e indietro cercando una risposta. Ma dopo aver deviato così tante domande fino a quel punto, arrivai a un punto in cui non potevo più trattenere la verità.

- "Ho paura" Ammisi onestamente, anche se ancora una volta non avevo risposto alla sua domanda.

- "Di cosa?" Chiese Camila a bassa voce intrecciando le nostre dita come aveva fatto ore prima, quando avevamo parlato dei miei problemi familiari.

- "Di te" Sussurrai guardando al mio fianco e trovando le sfere marroni spalancarsi che incrociavano le mie confuse "Ho paura di quanto potere hai già su di me. Nessuno ha la capacità di ferirmi tanto quanto te" Respirai sinceramente notando come le sue espressioni facciali si facessero ansiose "Ma non c'è neanche nessuno che abbia la capacità di rendermi felice come te. Soprattutto, ho paura di cosa succederebbe se ci provassimo e non funzionasse. A quel punto ti perderei completamente."

- "Mi perderai completamente non dandoci una vera possibilità" Osservò lei giustamente "Non possiamo continuare a fare così Lauren. O ci proviamo, o andiamo avanti per sempre. Continuiamo a girare in tondo e siamo praticamente atterrate a dove eravamo quattro anni fa. Questa volta possiamo cambiare il risultato e non lasciarlo finire dopo essere state occasionali. Ovviamente, devi essere disposta a farlo però."

Lasciai che le sue parole penetrassero dentro di me suonando così ragionevoli. Confermarono anche ciò che avevo pensato prima. Quello sarebbe stato un momento cruciale per noi, forse il più importante in assoluto. Feci un respiro profondo sentendomi più calma di prima. La mia rabbia era svanita, quindi riuscii ad essere più razionale e composta.

- "Ho mentito" Dissi piano fissando di nuovo gli occhi nocciola "Non sono andata a letto con nessun altro."

- "Ma ..." Balbettò Camila con evidente stupore "Perché dovresti aver mentito su questo?"

- "Non lo so" Sospirai frustrata gettando indietro la testa per un momento "Forse... ho pensato, che a quel punto non avresti voluto più stare con me, e quindi non avrei dovuto fare io la scelta."

- "Si adatterebbe al tema del tuo essere così evasiva oggi" La giovane parlò sulla mia tendenza a evitare quasi tutte le domande importanti che mi avesse posto. Si mordicchiò il labbro inferiore e sapevo che stesse ancora aspettando che finalmente dessi una risposta che avrebbe deciso il nostro destino. Avere quel potere non era così attraente come pensavo che sarebbe stato. Dopo che mi aveva detto di lasciare Parigi la prima volta, avrei dato tutto per avere una possibilità del genere. Quei ricordi di essere stata inconsolabilmente affranta erano ancora freschi nella mia mente. Le ferite non erano guarite completamente, ma non si poteva negare quell'unica semplice verità di cui non potevo parlare.

Inspirando molto profondamente, liberai la mia mente da tutti i pensieri ingarbugliati e mi concentrai sul presente. La guardai di nuovo, il cuore mi batteva all'impazzata, ma volevo essere sincera così tanto. La paura mi stava trattenendo ma sentii la resistenza sgretolarsi. Mantenni semplicemente lo sguardo dell'altra per qualche secondo prima di trovare il coraggio di dire la verità..

- "Ti amo" Dissi più decisa di quanto mi aspettassi. La mia voce non era tremante o insicura, ma decisa e chiara. Rafforzò la sincerità dietro quelle due semplici parole anche a me. Mi era sembrato giusto dirle e sentii un peso sollevarsi dalle spalle.

- "Veramente?" La voce di Camila invece tremò densa di emozione.

- "Sì, veramente" Confermai con un sorriso dolce ed espirai rumorosamente "Certo che sì. Prima avevi ragione. Non ti ho mai trattata come nessuna delle altre ragazze con cui ho fatto sesso. Non potevo ... perché una parte di me non ha mai smesso di amarti, anche se avrei voluto farlo a volte."

CC7 (Traduzione Ita Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora