Capitolo 2

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Mi stavo godendo uno dei giorni più belli dal punto di vista metereologico da quando mi ero trasferita lì. La costa orientale non era conosciuta per il suo meraviglioso clima e all'inizio avevo avuto qualche problema ad adattarmi con la pioggia e il freddo. Come nativa di Miami, ero abituata a qualcosa di completamente diverso, ma la mia carriera era molto più importante.

Nonostante tutto, quel giorno era stato il giorno più soleggiato che avevamo avuto quell'anno. Il caldo di quel giorno di primavera fece sì che tutti uscissero dalle loro case, e sembrava che il parco fosse pieno di gente di tutte le età, pronta a godersi il sole. Io stavo facendo dei passaggi con la palla con la mia amica e compagna di squadra Kristie, mentre lei continuava a lamentarsi dei suoi problemi con il suo ragazzo. Aveva il peggior gusto in assoluto in fatto di ragazzi, ma io ero diventata una buona amica ascoltandola, anche quando volevo calciarle la palla in faccia per essere così stupida nella scelta dei suoi partner.

- "Voglio dire, ci credi che non mi ha nemmeno chiamata dopo che siamo stati insieme?" Disse la bionda mentre mi passava la palla con l'esterno del piede.

- "Conosco la sensazione" Risposi tranquillamente facendo un trucco con la palla prima di calciarla.

- "Oh per favore, Lauren" Mi prese in giro "Sei tu quella che non richiama mai quelle povere ragazze dopo averle sedotte."

- "Io non seduco nessuno" Mi difesi, ma sorrisi leggermente mentre continuavo a far roteare la palla senza difficoltà.

- "Si, come no. Come se non mostrassi tutto un "Sono un'atleta professionista e anche intelligente" con loro" Provò a prendermi in giro mentre mi fissava in modo strano per enfatizzare che usassi i miei occhi verdi a mio vantaggio.

- "Non lo faccio affatto. Cavolo, spero di no almeno, perché dubito fortemente che qualcuno possa abboccare dopo quello che hai appena fatto" La presi in giro.

- "Con quante matricole quest'anno sei stata e quante ne hai richiamato?" La mia amica ed ex coinquilina mi interrogò consapevolmente. Lasciai cadere la palla e provai a pensare ad almeno una persona con cui fossi rimasta in contatto.

- "Proprio quello che pensavo" Kristie scoppiò a ridere e scosse la testa.

- "Ho chiamato Jessica!" Mi ricordai piena di orgoglio prima di passare la palla che la raggiunse lentamente sull'erba del parco.

- "Era una chiamata da ubriaca, per rifarlo, non un segno di reale interesse" Rispose e io ridacchiai un po'.

- "Vero" Ammisi "Ma ne valeva la pena" Aggiunsi e la vidi roteare gli occhi.

- "Ma aspetta, sono curiosa. Chi non ti ha mai richiamata?" La calciatrice riportò l'attenzione verso l'argomento iniziale di discussione.

- "È...una specie di lunga storia nella quale non voglio entrare ora" Sospirai perché il semplice ricordo di ciò che era successo più di tre anni prima causava ancora un po' di tumulto dentro di me.

- "Oh wow, ti ha davvero giocato un brutto scherzo" Sembrò sorpresa prima che le lanciassi un'occhiata "È lei la ragione per la quale hai problemi ad impegnarti seriamente?"

- "Ascolta, dott.ssa Phil" Dissi con umorismo mentre lei roteava ancora una volta gli occhi "Nessuno mi ha fatto male, ok? Sono molto contenta del modo in cui stanno andando le cose ora e non ho bisogno di una relazione per sentirmi completa."

- "Non hai mai desiderato qualcuno con cui coccolarti la notte, con cui guardare film horror o con cui fare cose del genere?" La più giovane sembrava sinceramente preoccupata.

- "Perché? Così ad un certo punto possono scappare e io ritorno a dov'ero prima, sola con un cuore spezzato e un ego ferito? Ho 21 anni e sono una studentessa universitaria per l'amor di Dio. Perché tutti mi tormentano sempre per il fatto di non avere una relazione? Le ragazze sanno cosa ottengono quando stanno insieme a me. Non sono stupide, la gente parla al campus ed è risaputo che sono disponibile a divertirmi e niente di più. Se non riescono a farcela, allora nessuno le forza. Inoltre, la maggior parte delle ragazze con cui sono stata, sono etero e vogliono soltanto dire che hanno scopato una ragazza una volta mentre erano al college" Finii il mio piccolo monologo e realizzai quanto suonassi aspra e arrabbiata. La mia amica non aveva nemmeno menzionato la ragazza che veramente mi aveva spezzato il cuore qualche anno prima, ma il dolore persisteva ancora da qualche parte ed emergeva solo raramente.

CC7 (Traduzione Ita Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora