Capitolo 22

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Camila's Pov

Lauren aveva accettato di andare alla tavola calda come le avevo suggerito prima. Forse non era la sua prima scelta per una cena di San Valentino, ma io pensavo che fosse adatta. Chi aveva bisogno di una cena raffinata dopo il regalo che mi aveva fatto? Il ricordo di me che scartavo le scarpe da calcio personalizzate mi faceva venire ancora la pelle d'oca.

Guardavo Lauren che guidava mentre ascoltavo in silenzio la musica in macchina. I penetranti occhi verdi erano puntati sulle strade e io sospirai inconsapevolmente, ammirando il suo profilo impeccabile. Quando l'avevo incontrata di nuovo in città, non mi aspettavo che fosse così... dolce. Certo, la conoscevo dall'U17, ma era cambiata così tanto che non avevo aspettative reali dopo i nostri primi turbolenti mesi a Boston insieme. Chi avrebbe immaginato che la seduttrice fosse una ragazza così premurosa e sincera?

- "Cosa stai guardando?" Lauren girò la testa di lato e sorrise gentilmente, apparentemente notando il mio sguardo sfacciato.

- "Ammiro il panorama" Sorrisi io e vidi il suo sopracciglio piegarsi in quel modo caratteristico.

- "Suona come qualcosa che direi io" Rispose lei continuando a guardare ancora avanti per prestare attenzione al traffico.

- "Beh, sto imparando un paio di cose" Non potevo fare a meno di mordermi il labbro inferiore quando la vedevo fare i compiti così semplici, come guidare una macchina. Era così ... eccitante!

- "Forse dovrei tenere un corso sulla seduzione delle ragazze" Mi prese in giro la più grande spostando alcune ciocche di capelli dall'altro lato.

- "Mi dispiace ma non succederà mai" Risposi immediatamente scuotendo la testa "Ti è permesso solo dare lezioni private a me."

- "Avrei dovuto sapere che saresti stata una tipa gelosa" Lauren ridacchiò maliziosamente.

- "Cosa te lo fa dire?" Aggrottai la fronte per la curiosità.

- "Perché sei così prepotente" Disse senza esitazione e io quasi sussultai.

- "Non sono prepotente!" Non ero sicura del perché fossi così sorpresa di sentirlo, ma era stato inaspettato.

- "Sì, lo sei!" L'altra mora rise leggermente e mi guardò di nuovo un attimo "Non è una brutta cosa. Mi piace che tu sia così motivata e sappia cosa vuoi."

- "Stai dicendo che sono io che porto i pantaloni in questo?" Anch'io risi a quel punto.

- "Ho questa teoria" Iniziò e raddrizzò la sua postura.

- "Adesso sono incuriosita" La vidi sorridere ampiamente.

- "Sai come si dice, ci sono tutti questi tipi di lesbiche: butch, fem, lipstick e bla bla" Io annuii mentre lei iniziava e mi chiedevo dove stesse andando a finire "Nella mia esperienza..."

- "E Dio sa che ne hai un sacco" Dovetti intervenire e vidi i suoi occhi spalancarsi scherzosamente prima di prendermi la mano e darmi un piccolo bacio sul dorso.

- "Quello che volevo dire era che le persone tranquille sono sempre le più prepotenti" Proseguì la centrocampista centrale "Come, ad esempio, c'era questa coppia lesbica al college che era estremamente cliché dall'esterno. Una era piuttosto mascolina o butchy se vogliamo così dire. E la sua ragazza era estremamente femminile e tranquilla. Tutti pensavano che i ruoli fossero così ovvi, ma sono uscita molto con loro e quella con il rossetto indossava i pantaloni di sicuro! Era lei che dettava legge!"

- "Aspetta" Aggrottai le sopracciglia provando a contenere la mia risata per quello che stessi per dire "Stai definendo te stessa il maschiaccio o butchy della coppia?" Fallii nel mio tentativo e risi ad alta voce. Era ridicolo perché lei era più femminile di me la maggior parte del tempo.

CC7 (Traduzione Ita Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora