Da trenta minuti stavo fissando il liquore limpido di fronte a me. Il bicchierino di tequila era così piccolo in termini di dimensioni ma così grande in termini di importanza. Trovare un bar dopo aver camminato per la città non era stato difficile. Né era stato difficile ottenere l'alcool. Ma in quel momento che avevo il bicchiere davanti, non riuscivo a convincermi a berlo. Diverse volte avevo provato a bere, ma ogni volta che le mie mani toccavano il bicchiere, finivo per ritirarmi.C'erano così tante cose nella mia mente. Avevo preso alcune decisioni avventate da sconvolta, ma non le stavo seguendo, almeno non ancora.
Le parole di Dinah continuavano a risuonare nella mia testa. Camila e Austin si erano baciati. E quel che era ancora peggio, era il fatto che la mia ragazza, o ex ragazza da quel giorno, non me lo avesse detto. Nella mia mente quello significava che ci fosse qualcosa che mi stava nascondendo che andava oltre il semplice bacio. Ripensandoci, i miei occhi si concentrarono di nuovo sulla tequila. Tuttavia, non volevo bere. Non potevo. Mi sentivo fisicamente male al pensiero di buttare giù la sostanza.
Quindi la mia mente continuava a vagare. Ricordavo la mia terapista e tutto il duro lavoro che avevo fatto per migliorare. Era davvero stato tutto per Camila? Solo così mi avrebbe dato una possibilità? Se fosse così, a quest'ora sarei stata già ubriaca. Mi resi conto che avevo migliorato la mia situazione grazie a Camila, ma non solo per lei. Quella consapevolezza fu sorprendentemente positiva. Significava che non avevo bisogno di lei quanto pensassi. La volevo ancora. Tuttavia era soddisfacente sapere che i miei sforzi non fossero stati vani.
- "Lauren" Sentii una voce familiare e mi girai dallo sgabello del bar.
Emily si stava avvicinando a me con uno sguardo confuso sul viso. Nella mia rabbia, avevo mandato un messaggio alla bionda per incontrarmi al bar. Mi ero quasi dimenticata dopo tutto quel rimuginare, ma rimasi sbalordita nel vederla accettare davvero la mia offerta.
- "Ehi" Dissi chiaramente sconcertata.
- "Devo ammettere che sono rimasta sorpresa di sentirti" Emily si fermò accanto a me "E sono ancora più sorpresa di incontrarti qui" Lo stupore era evidente nel suo tono "Pensavo che non volessi più bere"
- "Non l'ho fatto" Risposi io ma lei alzò le sopracciglia facendo cenno al bicchiere sul bancone "L'ho ordinato quando sono entrata. In qualche modo non riesco a... farlo" Ammisi mentre i lineamenti dell'altra ragazza si ammorbidivano.
- "Va bene" Sorrise dolcemente "Allora, questo significa che non è stata una telefonata da ubriaca?"
- "No" Risposi subito mentre le mie guance arrossavano nella più profonda tonalità di rosso.
- "Una da sobria?"
- "No ... non lo so ... uhm" Tutto quello che potevo fare era balbettare prima di sentire Emily ridere.
- "Rilassati, ti sto solo prendendo in giro" La modella alleviò la mia tensione e riuscì addirittura a farmi sorridere per un attimo "Dai, usciamo di qui. Dato che chiaramente non hai intenzione di bere, e nemmeno io, non c'è motivo di stare qui."
Il tono gentile della sua voce mi convinse a fare quello che avrei dovuto fare trenta minuti prima. Versai il liquido nel lavandino prima di pagare per andarmene. Di tutte le vittorie che avevo vissuto nella mia vita, quella mi sembrava la più grande fino a quel momento. Non ricordavo di essermi sentita mai così orgogliosa di me stessa. E non era legato al calcio, ai miei studi o altro che essere semplicemente una versione migliore di chi ero da sempre.
Alzai lo sguardo e vidi Emily sorridere incoraggiante. Lasciammo immediatamente il bar e io divenni subito nervosa per aver chiamato Emily.
- "Mi dispiace di averti mandato un messaggio e di averti trascinata in questo casino" Mi scusai sinceramente mentre camminavamo per le strade verso il mio hotel.
STAI LEGGENDO
CC7 (Traduzione Ita Camren)
FanfictionLauren e Camila sono due dei più promettenti talenti calcistici del paese. Le due abili ragazze giocano per la squadra U-17 degli Stati Uniti per vincere il campionato del mondo in Costa Rica. La loro connessione sul campo è evidente, ma che succede...