Lauren's Pov
Il giorno prima
Le mani tremavano leggermente dopo aver suonato il campanello. Di sicuro non avrei dovuto essere così nervosa di tornare a casa, ma lo ero. Quella fastidiosa sensazione nello stomaco non voleva andare via. Stava per succedere qualcosa e probabilmente non sarebbe andata bene.
Avevo preso la decisione di andare a Miami e sistemare qualunque cosa andasse storta con mia madre. A quanto pareva, stava rifiutando le medicine e aveva detto al suo terapeuta che io fossi l'unica con cui volesse parlare. Mi ricordai che Camila mi avesse detto di non poter mettere la mia vita in pausa quando ci eravamo viste la settimana prima. Ma era esattamente quello che stavo facendo. Avevo mollato tutto per aiutare la mia famiglia. Era la cosa giusta da fare, no?
Gli esami importanti erano terminati e io avrei avuto qualche giorno di riposo dai Breakers, quindi il tempismo era stato perfetto. Doveva essere un gioco da ragazzi tornare lì. Allora perché ero così fottutamente nervosa?
Passarono alcuni istanti e suonai di nuovo il campanello prima che si aprisse la porta d'ingresso. Lo sguardo sorpreso sul viso di mia madre fu evidente. Non le avevo detto della mia visita perché volevo vedere in che condizioni fosse veramente senza che avesse il tempo di nascondere nulla.
- "Lauren!" Esclamò in un misto di shock e gioia.
- "Ehi mamma" Risposi dolcemente e vidi le sue braccia allungarsi per abbracciarmi. Facendo un passo avanti, mi lasciai abbracciare ricambiando la leggera pressione del suo corpo.
- "Sono cosi felice di vederti. Perché non hai detto niente? Avrei cucinato qualcosa o preparato una giornata divertente per noi" Mi disse la donna lasciandomi andare.
Lo sentii subito. L'alcol nel suo respiro era così sorprendente che quasi arricciai il naso. Non era l'odore di un drink pomeridiano. Più come una bottiglia di vodka. Assunsi una faccia felice e cercai di essere calma entrando in casa e dicendole che fosse stata una decisione improvvisa. Il più strano mix di sentimenti mi travolse non appena entrai. Sebbene fosse la mia casa e il luogo in cui ero cresciuta, c'erano molti ricordi dolorosi in quella casa.
Tentando di ignorare le emozioni che crescevano in me, mi sedetti in soggiorno con mia madre facendo una conversazione casuale per alcuni minuti. Le parlai del calcio e dell'università. Per un secondo pensai di rivelarle di Camila ma me ne pentii all'istante. Non era il momento giusto. Dovevo arrivare al punto.
- "Mamma, Taylor mi ha chiamata" Iniziai con attenzione mentre la guardavo di fronte a me sulla poltrona "E anche il tuo terapista. Hanno detto che ti stai rifiutando di prendere le medicine."
- "Sto bene. Non ho più bisogno di quelle pillole. Guardami, non ti sembro a posto?" Mia madre sorrise ampiamente ma il suo aspetto era tutt'altro che a posto.
- "Non è questo il punto. Potresti stare bene ora, ma questo può cambiare più avanti se non prendi i farmaci" Cercai di farla ragionare.
- "Sei sempre così preoccupata per me ma io riesco a prendermi cura di me stessa" La sua voce cambiò sulla difensiva e io sentii crescere la mia frustrazione.
- "Beh, forse puoi o forse no" Risposi e lei incrociò le braccia davanti al petto.
- "Cosa vuoi far intendere?"
- "Quello che è... abbiamo tutti bisogno di aiuto, a volte. E abbiamo avuto questa discussione così tante volte mamma. Hai accettato di andare in terapia, prendere le medicine e rimanere sobria. Ovviamente non stai facendo nessuna di queste cose e non vedo come ti stai prendendo cura di te stessa" La mia stessa voce iniziò a tremare per qualche motivo.
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CC7 (Traduzione Ita Camren)
FanficLauren e Camila sono due dei più promettenti talenti calcistici del paese. Le due abili ragazze giocano per la squadra U-17 degli Stati Uniti per vincere il campionato del mondo in Costa Rica. La loro connessione sul campo è evidente, ma che succede...