17.

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Ho percorso i lunghi corridoi freddi e ho visto la stanza delle necessità, era molto improbabile che lui fosse lì ma lo stesso ho aperto la porta e sono entrata.
E l'ho visto con una bacchetta in mano, la fronte sudata e lo sguardo perso. Tremante quale ero, mi avvicinai a piccoli passi.

"Draco" dissi guardandolo sconvolta

Mi guardo ma non proferì parola

"Che succede?"
"Che stai facendo?"  Chiesi

"Restane fuori Camilla" ha detto duro

"No"
Dissi

"Ora tu mi dici che sta succedendo" ho detto dopo una pausa

"HO.DETTO.RESTANE.FUORI" disse stringendo la mascella mentre si avvicinava alla mia debole figura

"Draco" sussurrai
"Dimmi che succede"

Scosse la testa arrabbiato mentre si portava le mani sulla nuca girandosi bruscamente

"Parlami."
Dissi avvicinandomi a lui
Volevo che parlasse con me e che si sfogasse.
Sapeva che ne aveva bisogno.
Ma non ci riusciva perché si sentiva fuori posto.
Pensava che non si dovesse mostrare per quello che era veramente, un semplice ragazzo con dei sentimenti.
Voleva per forza interpretare incarnare la parte del cattivo.

Si giró e le lacrime uscivano dai suoi splendidi occhi profondi e solcavano le sue guancie pallide non sapendo cosa fare lo abbracciai saldamente, stringendolo il più che potevo a me.

"Ti amo Camilla" disse d'un fiato

Gli baciai la fronte

"Anch'io" sussurrai

"Camilla io-" disse mentre si staccava dal nostro abbraccio con gli occhi pieni di lacrime

"Io sono un mangiamorte" disse d'un fiato

Rimasi paralizzata dette quelle parole.
Draco era un mangiamorte.
Il mio mondo crollò, cercai di respirare ma l'aria mi mancava.
I miei occhi diventarono lucidi mentre cercavo di realizzare le parole che avevano lasciato la sua bocca.
E se gli fosse successo qualcosa?
La gola mi si seccò a quel pensiero.
Aveva bisogno di me.

"Ci sarò sempre Draco" dissi guardandolo fisso negli occhi

I suoi occhi erano ancora paralizzati e pieni di paura ma si spostarono sulle mie carnose labbra.
Ho portato la mia mano sui suoi bei capelli platino.
Lui poso una mano al mio collo avvicinandomi a sè.
Ci siamo baciati, un bacio lento e delicato.
Mi ha portato lentamente a letto facendomi sedere a cavalcioni su di lui
Ansimava, lascio baci caldi sul mio collo fino a scendere sul petto.
Le sue mani accarezzavano la mia schiena fino a scendere sul mio sedere.
Mi desiderava il suo corpo parlava chiaro.
Ma io non volevo che accadesse in quel momento, volevo che fosse una cosa speciale.
Se avrei dovuto fare questo passo, non avrei voluto che lui lo facesse per frustrazione, per rabbia o per via del momento orribile che stava passando.
E in quel momento lui non aveva bisogno di quello, lui aveva bisogno di me non del mio corpo.
Gli scostai la mano che da poco si era poggiata sul mio interno coscia, lui inarcò un sopracciglio

"Draco ora tu non hai bisogno di questo" ho detto mentre scostavo la sua mano dolcemente.

Mi ha mandato uno sguardo arrabbiato.
Ma cosa mi sarei dovuta aspettare, lo avevo rifiutato.
Infondo era Draco Malfoy non avrebbe mai potuto accettare un rifiuto, era troppo orgoglioso.

Fanculo MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora