Will Solace

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Bea era finalmente stata dimessa da un riluttante Will dopo tre giorni di infermeria.
Uscì dall'infermeria, scoprendosi subito gli occhi con una mano, brontolando per la troppa luce.
Camminò verso le cabine, entrando nella 13 e trovandola alquanto deprimente.
Sbuffò, raccolse il quaderno dei disegni e uscì di nuovo, andando a cercare un posto all'ombra in cui nessuno l'avrebbe disturbata.

Non aveva la minima intenzione di allenarsi in nulla, nonostante le mancasse stringere la lama di ferro dello Stige, e soprattutto le mancasse lo sguardo intimorito di tutti quelli che la vedevano durante un combattimento.

Si lasciò cadere all'ombra di un grande albero accanto ai campi di fragole, appoggiandosi al tronco e portando le ginocchia verso il petto.

Sospirò, chiudendo gli occhi per un istante e poi chinandosi sul blocco da disegno.
Il disegno era l'unica attività innocua che sapeva fare, motivo per cui nessuno lo sapeva, probabilmente pensavano tutti scrivesse liste di morte le poche volte in cui la intravedevano disegnare.

Neanche mezzora dopo notò con la coda dell' nocchio la luce attorno a se intensificarsi e alzò lo sguardo.
Will Solace era in piedi davanti a lei, con la sua presenza che difficilmente passa inosservata e gli occhi azzurri curiosi.
<<Non ci torno in infermeria>> disse con tono atono e Will sorrise divertito.
<<Che fai?>> chiese, sedendosi accanto a lei senza chiederle il permesso.

Bea aggrottò le sopracciglia, spostandosi e coprendo istintivamente il disegno.
Poi guardò gli occhioni di Will e sbuffò, sentendo una piccola stretta allo stomaco.
Non rispose, si limitò ad alzare la mano mostrandogli il disegno.
<<Sai disegnare?>> il tono di Will era sorpreso e Stella lo guardò <<strano eh>> borbottò <<una malvagia figlia di Ade che sa fare qualcosa di non pericolosamente mortale>> distolse lo sguardo, rabbuiandosi.

<<Dissgni me?>> chiese allora Will, come se non avesse neanche sentito l'ultima frase detta da Bea.
La ragazza lo guardò stranita, arrossendo <<no>> rispose e Will sporse leggermente il labbro inferiore <<dai>> si lamentò, ma Bea mantenne un'espressione lapidaria.

<<Allora resto qui e ti osservo mentre disegni>>
<<E io me ne vado>>
<<E io ti seguo>>

Bea quasi ringhiò, sentendo la terra raffreddarsi sotto di se.
<<Se ti disegno, poi mi lasci in pace?>> chiese allora e Will sorrise soddisfatto.
<<Affare fatto>> annuì, per poi sedersi a gambe incrociate davanti a lei.
Il sole gli sfiorava i capelli rendendoli dorati e aveva addosso una camicia a scacchi blu sopra la maglia del campo, che faceva diventare gli occhi ancora più chiari.

<<Cosa devo fare?>>
<<Stare zitto>> borbottò Bea, voltando la pagina del quaderno e squadrandolo.
<<Non vuoi una posa affascinante?>> inarcò un sopracciglio sorridendo furbo, strappando un filo d'erba e iniziando a giocherellarci.
Bea alzò gli occhi al cielo <<sei insopportabile>> sentenziò e Will rise.

Era strano disegnare Will, le sembrava venisse naturale, come se avesse imparato a memoria i suoi lineamenti.
Sospirò, tracciando una piccola ruga si espressione in mezzo alla fronte del ragazzo.
Poi inarcò un angolo della bocca, vedendolo concentrato ad annodare fili d'erba.

Festarono in silenzio finché Bea non si ritenne soddisfatta; confrontò un'ultima volta disegno e originale e si strinse nelle spalle.
Staccò il foglio, porgendolo a Will <<fatto>> disse.
Il figlio di Apollo si riscosse, alzando lo sguardo e afferrando il foglio.
<<Wow>> sorrise ammirato, studiando la figura <<Mi hai fatto troppo bello>> rise e Bea si sentì arrossire per l'ennesima volta.

Borbottò qualcosa, distogliendo lo sguardo.
Will con un movimento fluido si sedette accanto a lei di nuovo e Bea si ritrasse <<Soalce avevi detto che mi avresti lasciata in pace!>> protestò .
<<Non ho detto che me ne sarei andato>> Will inarcò le sopracciglia con l'aria di saperla lunga, poi sorrise e Bea emise un verso frustrato.

<<Ecco>> Will le afferrò la mano e Bea non fece in tempo a ritrarsi, che il ragazzo le aveva infilato all'anulare affusolato un piccolo anello di filo d'erba intrecciati.
Bea rimase sconvolta dal gesto, arrossendo fino alla punta delle orecchie, ritrasse la mano <<che fai>> esclamò <<nulla, era carino volevo darlo a te>> Will sorrise contento.

Bea abbassò lo sguardo sulle loro mani vicine e la differenza del colore tra el carnagioni quasi la fece ridere.
Il verde di quell'unico filo d'erba stonava in mezzo ai suoi abiti neri, ma sorrise lo stesso.

<<Rimarrai qui a infastidirmi tutto il tempo quindi?>> chiese inarcando un sopracciglio <<se vuoi me ne vado davvero>> disse allora Will, accarezzandole il dorso della mano con le dita.
Bea si limitò a scuotere la testa, sentendo un'orda di farfalle scheletro nel suo stomaco, mentre si voltava e riprendeva a disegnare, sentendo la mano di Will sempre a contatto con la propria.

Immagina / One Shot  || Multifandom Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora