Jason Grace

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Meave si trovava stesa su una spiaggia dalla sabbia bianchissima, aveva il rumore delle onde che la cullavano e sorrise, in pace con il mondo intero.
Allungò la mano afferrando il cocktail appoggiato accanto a sé e si sentì sempre più soddisfatta.
<<Non è vero!>>
Arricciò il naso infastidita, chi diavolo era venuto a disturbare la sua quiete?
<<Attento!>>
<<È la terza maglia che cambio questa settimana per colpa tua!>>
<<Too hot to handle baby>>
<<Oh ma stai zitto>>.

Questo era davvero troppo, appoggiò il drink con un colpo secco, mettendosi seduta per guardarsi attorno, ma il sogno e la spiaggia stavano svanendo, lasciando il posto al soffitto della Cabina 3.

Si stroppicciò gli occhi con i pugni, mettendosi seduta nel letto e abituando la vista alla luce.
<<Ecco l'avete svegliata>>
<<Ma se sei tu che urli come un'arpia>>
<<Buongiorno fiorellino>>

Meave mise a fuoco Percy, Leo e Jason, seduti attorno al letto di Percy,  che la guardarono con tre grandi sorrisi.
Merda, Jason.
E lei era in pigiama, con i capelli arruffati e appena sveglia.

<<Cosa ci fate voi tre qui>> brontolò, cercando di pettinarsi i capelli con le dita e cercando di non guardare per troppo tempo il figlio di Giove.
<<Stavamo lavorando a una cosa>> rispose vago Percy e Meave gli fece una smorfia.

Si alzò in piedi, ricordandosi solo in quel momento di non avere addosso neanche i pantaloni.
<<Oh per tutti gli Dei>> imprecò tra sé e sé, tirando giù i lembi della maglietta mentre camminava in giro per la Cabina.

Jason e Leo distolsero lo
sguardo, tornando a concentrarsi su quello che stavano facendo.
<<Dov'è Nico?>> Meave riapparve vestita e pettinata, e guardò Percy.
Il fratello si strinse nelle spalle <<forse nella sua Cabina, oppure in infermeria da Will>> rispose e la ragazza annuì <<ci vediamo dopo>> salutò gli altri due con un cenno, scappando via prima di arrossire davanti al sorriso di Jason.



<<La mia vita è una presa in giro!>> esclamò Meave melodrammatica, entrando nella Cabina 13 e lasciandosi ricadere sul letto in cui era ancora steso Nico di Angelo.
<<Diventerà una dolorosa presa in giro se non ti levi di qui>> rispose subito lui e Meave sbuffò, spostandosi e mettendosi seduta ai piedi el letto, ricordandosi quanto il ragazzo odiasse il contatto fisico.

<<Cosa è successo questa volta?>> chiese poi Nico, mettendosi a sedere a propria volta, con i capelli spettinati.
<<Cos'è Jason ha bevuto un bicchiere d'acqua davanti a te e hai capito che è l'amore della tua vita?>> la prese in giro il figlio di Ade sarcastico.
<<Shhh!>> lo zittì lei e Nico si guardò attorno <<siamo letteralmente io e te in questa stanza, chi vuoi che mi senta?>> brontolò.

Meave fece una smorfia disperata <<è così carino!>> esclamò, buttandosi all'indietro sul materasso e atterrando con un tonfo.
<<Beh, diglielo allora>> sospirò Nico <<sei completamente pazzo?>> Meave lo guardò incredula <<hai capito di chi stiamo parlando? Perfetto figlio di Giove, alto, biondo, occhi azzurri che fanno resuscitare i morti, salvatore del mondo intero e con quella adorabile cicatrice sul labbro?>>.

Nico sbuffò <<solo tu trovi carina quella cicatrice>> commentò <<io e i 3/4 della popolazione femminile del Campo>> replicò Meave cupa.
<<Beh io sono stufo di stare qui a sentirti mentre ti lamenti di non interessargli>> Nico si mise in piedi <<soprattutto perché lui non sa di interessare a te>>.

Meave scosse la testa <<no no>> disse <<non glielo dirò mai, morirò zitella, ma non potrei sopportare il rifiuto>> sentenziò.
Nico alzò gli occhi al cielo <<fai come vuoi>> si arrese <<anche se la faccia di Percy se lo scoprisse sarebbe davvero impagabile>> ghignò.

<<Se scoprisse cosa?>> Jason entrò nella cabina in quell'istante, sorridendo divertito.
<<Ah è ancora lì?>> chiese Nico
<<cosa?>> Jason si fermò improvvisamene confuso <<l'insegna Bed and Breakfast, dato che a quanto pare entrate tutti in questa Cabina come fosse casa vostra>> rispose Nico, alzando le braccia con fare teatrale per poi iniziare a borbottare in greco antico mentre riordinava le proprie cose.

Jason rise e Meave guardò il figlio di Ade esasperata <<sei sempre così melodrammatico>> sospirò.
Jason annuì <<noi siamo all'Arena, venite?>> disse poi e Meave annuì <<se proprio dobbiamo>> commentò invece Nico, accarezzando il manico della propria spada e seguendo il figlio di Giove fuori dalla Cabina.

<<Mi dispiace averti svegliata prima>> Jason affiancò Meave mentre entravano nell'Arena e la ragazza arrossì istantaneamente <<non fa nulla>> rispose poi <<Percy fa sempre casino anche se è da solo, quindi sai...>> scrollò le spalle e Jason rise.

<<Ehi>> Piper salutò Meave, rialzandosi da terra aiutata da Annabeth, che le porgeva una mano dopo averla battuta.
<<Vi allenate anche voi?>> chiese la figlia di Atena, indicando Jason e Meave.

I due si scambiarono un'occhiata e Jason si strinse nelle spalle, annuendo <<ti va?>> chiese e Meave annuì a propria volta.

Si misero uno davanti all'altra e Jason estrasse la moneta dalla propria tasca, lanciandola in aria ed afferrando la spada d'oro imperiale.
<<Esibizionista>> commentò Percy e il figlio di Giove lo guardò divertito.
Anche Meave afferrò la propria spada di bronzo celeste e si mise in posizione.

Parò qualche affondo, attaccando a propria volta: Jason era troppo bravo per poter perdere, ma le sembrava non si stesse impegnando più di tanto.
<<Oh avanti Jason, guarda che anche se ti piace puoi comunque batterla eh!>>.

La spada cadde dalle mani di Meave, che rimase paralizzata, voltandosi di scatto verso Leo, che aveva pronunciato quella frase <<che cosa ?!>> strillò.
<<Attenzione!>> gridò invece Piper, ma l'improvvisa interruzione aveva distratto anche Jason, e la spada stava per colpire Meave sul fianco.

Percy spinse via con un movimento fulmineo la sorella, mentre il figlio di Giove lasciava ricadere la spada per terra, voltandosi verso Leo sconvolto.
Meave cadde per terra, con Percy sopra di lei, e sbatté la testa contro uno scudo, perdendo i sensi.


La figlia di Poseidone si risvegliò in quello che riconobbe come il letto dell'infermeria.
Sentì la tempia destra pulsare leggermente ed emise un lamento.
<<Cosa è successo?>> chiese.
<<Sei svenuta>> le sembrava fosse stato Will Solace a rispondere <<ah ecco, mi sembrava troppo bello per essere vero>> sospirò Meave.
<<Cosa?>> questo era Nico invece.

<<Ho sognando che Jason Grace avesse una cotta per me>> borbottò, per poi aprire gli occhi.
<<Oh no>> davanti a lei c'erano Will, Nico, che la guardava alquanto soddisfatto, Percy, che invece la guardava incredulo, e Jason, con le guance arrossate.

<<Oh no>> ripetè Meave, richiudendo gli occhi sperando di riaddormentarsi <<Will dammi una botta in testa, non voglio ricordare questo momento>> piagnucolò e il figlio di Apollo ridacchiò.

<<Magari vi diamo qualche minuto per...parlare>> disse poi Will, facendo cenno a Nico e Percy di allontanarsi.
Meave si sentì sprofondare, ma si costrinse ad aprire gli occhi e posarli su Jason, che si era avvicinato al letto.
<<Io...scherzavo>>provò a dire.

Ma non riuscì a convincere neanche se stessa e sospirò <<mi dispiace, non...non volevo che lo sapessi così...non volevo proprio che tu lo sapessi in realtà>> disse.
Jason aggrottò le sopracciglia <<non me lo avresti mai detto se non fosse stato per Leo?>> chiese incredulo.

<<Leo? Cosa c'entra L->> Meave lo guardò confusa, poi quello che credeva essere stato un sogno le riaffiorò nella mente <<oh>> fu tutto ciò che riuscì a dire.
<<Non...l'ha detto davvero...io non...>> balbettò qualche parola, per poi sentire le guance diventare calde.

Jason sorrise, avvicinandosi ancora e mettendosi seduto accanto a lei sul materasso.
<<Tutto sommato, dovrò ringraziare Leo, e non seppellirlo>> disse, afferrandole la mano tra le proprie.
Meave rise, facendo intrecciare le loro dita e sentendo che quello fosse il giorno più felice della sua vita.


<<Soalce>> Percy osservava la scena da un angolo dell'infermeria <<dalla a me la botta in testa>> brontolò e Will rise.

Immagina / One Shot  || Multifandom Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora