...dopo aver incrociato gli occhi di Kook, si vide passare avanti tutti gli avvenimenti di quei 12 mesi passati in America che l'avevano reso di ghiaccio...
Il mondo intorno a Tae per un attimo si fermò, come se l'orologio dell'universo avesse smesso di girare per via delle pile scariche, come le forze del ragazzo. Non era sicuro di ciò che aveva visto, pensò che la sua mente avesse immaginato il volto di Jeon speranzoso di potersi vendicare. Era già successo altre volte che Tae avesse immaginato quella faccia tra il pubblico, ma era sempre riuscito a capire se fosse solo un ologramma proiettato dalla sua mente. Quella volta, però, lo sguardo di Jungkook su di lui era sembrato così vivido, forte e reale, che aveva mandato in confusione il cantante.
Aveva uno show da mandare avanti, e cercò di dimenticare. Non può essere spiegato quando, nonostante si provi a non dare peso ad un semplice sguardo, di una persona che probabilmente non è neanche presente in carne e ossa, ma solo nella propria mente, potesse mettere in soggezione una persona.
Ed ecco che, tra una canzone e l'altra, il concerto nella città che riservava i ricordi più dolorosi per Taehyung, si era concluso, tra gli applausi e le lacrime di gioia dei suoi fan, che lo avevano reso orgoglioso di dove fosse arrivato e appagato. Quella maledetta sensazione di quei due occhietti vispi su di lui, però, non lo aveva abbandonato neanche per un secondo. Arrivò in camerino, dove ad attenderlo c'erano il suo manager e i due suoi migliori amici, Jin e Hobi. Namjoon teneva per i fianchi il fidanzato, e nel mentre parlava con Hobi della solita routine. Il volto del corvino lasciava trasparire quella sensazione di fastidio che aveva provato fino a quando non era scomparso sotto il palco; i suoi amici lo conoscevano davvero bene, e avevano notato fin da subito la sua spossatezza.
H:" Hey TaeTae sei stato grandioso!" cercò di rincuorarlo Hobi.
NJ:" Concordo Tae, hai dato il meglio di te" disse il manager, rafforzando le parole dell'altro.
Se fino a quel momento Hobi e Nam avevano cercato di non domandare direttamente il motivo di quell'evidente fastidio, aspettando che fosse proprio il cantante a vuotare il sacco, con una delicatezza disarmante, Jin non trattenne la sua curiosità.
SJ:"Che ti prende? Sembra che abbia visto il tuo peggior nemico"
Tae, che fino a quel momento non aveva proferito parola, spalancò gli occhi e guardò i tre amici.
T:"Credo di aver visto Jeon Jungkook tra il pubblico."
Silenzio. Tra i 4 cadde un silenzio tombale. I ragazzi conoscevano i dettagli della travagliata storia con Kook, di come quest'ultimo fosse riuscito a cambiare Tae in un niente, un anno, o forse in una sera.
Quella sera, la sera delle sere, la festa di Halloween peggiore di sempre.
Durante quella festa Dio solo sa cosa può essere successo....
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//𝑖𝑜,𝑡𝑒, 𝑖𝑙 𝑚𝑎𝑟𝑒.//
Fanfiction"Potrei aspettarti anche cento anni. Potrei mettermi qui a guardare il mare fino a che non tornerai a provare qualcosa per me. "