Per Taehyung, Jungkook rappresentava la sua Sakura; più lo conosceva, più sentiva il bisogno di stare al suo fianco. Grazie a lui, Tae era riuscito a fiorire, e a dimenticare le guerre e l'odio intorno a lui.
Tae e Kookie ora erano all'aeroporto e attendevano che il gate per il loro volo verso Seoul venisse aperto. Jungkook era molto nervoso all'idea di prendere un aereo, poiché non ne aveva mai preso uno prima di allora. La presenza di Tae accanto a lui, però, era come un calmante. Gli bastava guardarlo per far si che le sue mani smettessero di tremare e smettesse di sudare. Tae aveva preso una miriade di voli per i suoi tour, e di lì a qualche settimana, quella noiosa routine sarebbe tornata.
Saliti sull'aereo, poi, avevano preso posto l'uno al fianco dell'altro e Jungkook aveva stretto tremendamente forte la mano di Taehyung. Per le 15 ore successive, il corvino aveva dormito sulla spalla del fidanzato, mentre quest'ultimo aveva fissato le loro mani intrecciate,e, quando c'era qualche turbolenza, gli accarezzava i capelli, come se fosse un antistress.
Quando furono atterrati a Seoul, si diressero all'appartamento di Taehyung; si trovava in un quartiere apparentemente tranquillo, ed era molto ampio e moderno. Entrambi si stesero sul grande letto matrimoniale al centro della camera da letto, e riposarono gli occhi; avevano in programma di visitare Seoul di sera, e di godersi l'atmosfera mano nella mano.
JK:" Amore, facciamo una doccia?"
T:"Va bene Kookie, vai prima tu?"
JK:" E chi dice che dobbiamo farla separati?" rise.
Tae, a quelle parole, spalancò gli occhi e si alzò di scatto. Avrebbe rifiutato quella richiesta? Neanche morto.Tutte le sue fantasie vennero distrutte da Jungkook, che semplicemente si alzò e entrò nel bagno.
JK:"Tranquillo, scherzavo, vado prima io."
Quando uscì dal bagno, però, le fantasie dell'altro riaffiorarono in un secondo. Jungkook aveva l'addome scolpito ancora un po' umido, i capelli bagnati sulla fronte e solo un asciugamano bianco avvolto alla vita.
Taehyung non ci pensò neanche un secondo a fiondarsi sulle sue labbra, poggiando una mano sui suoi pettorali.
JK:" Hey hey amore, lo so che sono bello, ma non credevo di fare quest'effetto"
T:" Fanculo visitare Seoul di sera Jungkook. Ti prego, non resisto più. Prendere o lasciare."
JK:" Prendere o lasciare? Ti pare che possa mai farmi scappare un'occasione del genere? Cazzo Tae, è proprio il momento giusto questo."Con una spinta secca Jungkook buttò sul letto Taehyung, che non riusciva a staccargli gli occhi di dosso. Il più grande iniziò a lasciare dei delicati baci umidi sul collo dell'altro, che sotto di lui, iniziava a gemere leggermente. I baci diventarono man mano sempre più famelici, e in una frazione di secondo, entrambi erano nudi.
Fu tutto così naturale, ogni bacio, ogni carezza, che sia Jungkook che Taehyung pensarono di trovarsi in paradiso. Nessuno dei due, dopo aver consumato un rapporto con qualcuno,si era sentito così in estasi. Per Kook, vedere Tae dormire sul suo petto rannicchiato, era una visione divina. Il loro amore, la loro relazione, tutto sembrava così giusto, come se, adesso, tutti i pezzi delle loro vite fossero perfettamente uniti. Cosa avrebbe potuto separarli?
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//𝑖𝑜,𝑡𝑒, 𝑖𝑙 𝑚𝑎𝑟𝑒.//
Fanfiction"Potrei aspettarti anche cento anni. Potrei mettermi qui a guardare il mare fino a che non tornerai a provare qualcosa per me. "