12- 𝒂𝒏 𝒆𝒚𝒆 𝒇𝒐𝒓 𝒂𝒏 𝒆𝒚𝒆

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...Jungkook con la "propria fidanzata" che si stringevano in un caloroso abbraccio....

Un'altra conferma. Per l'ennesima volta aveva avuto la conferma da parte di Jungkook che fosse solo un doppiogiochista egoista e frivolo. Aveva provato a baciarlo esattamente 24 ore prima, e poi era uscito con la sua fidanzata. Lo trovava patetico. Credeva che le persone cambiassero negli anni e crescessero, ma quel ragazzo non smetteva mai di stupirlo. Era sempre lo stesso Jeon Jungkook diciassettenne che ti usava e poi tentava di umiliarti.

Si ringraziò per non essere cascato nella trappola di Lucifero e di aver resistito alla tentazione. La rabbia  però, si era trasformata in una morsa al petto dolorosissima. Aveva bisogno di bere. Prese il telefono dalla tasca e digitò il numero di in, che era sicuramente in compagnia del fidanzato.

T:" Jin, riunione d'emergenza. A casa mia, il prima possibile, con la quantità maggiore di alcool che tu possa trasportare."
Il ragazzo che si trovava all'altro capo del telefono non ebbe il tempo di dare una risposta. Semplicemente guardò il fidanzato, seduto accanto a lui sul divano della loro casa. Erano stati accanto a Tae nel momento peggiore della sua permanenza in America, e si erano tenuti in contatto anche dopo la sua partenza. Dopo poco più di due anni Tae era tornato da e non si erano più separati. Voleva tanto bene a quel piccolo ammasso di emozioni e dolcezza represse, quindi non ebbe bisogno di pensare se raggiungerlo o no.

SJ:" Nam, Tae ha bisogno di noi." disse quasi sussurrando, cercando di svegliarlo nella maniera più dolce possibile."
NJ:" Cos'è successo?" replicò, con la voce ancora impastata dal sonno.

SJ:" Non lo so, ma ho un'idea su chi potrebbe essere la causa di questa chiamata improvvisa. Ha detto che ha bisogno di alcool, tanto alcool."

Non ci misero molto ad arrivare a casa di Tae, forniti di qualsiasi tipo di birra e alcolico possibile. Il padrone di casa li accolse molto poco calorosamente, visibilmente incazzato e triste.

SJ:" Allora? Vuoi spiegarci il motivo di questa improvvisa chiamata?"
T:" Due parole: Jeon Jungkook e fidanzata. Li ho visti al supermercato qui vicino che si abbracciavano e si guardavano con gli occhi a cuoricino. Veramente una scena PA TE TI CA." disse, calcando più volte la parola "patetica".

I due fidanzati sapevano bene che, nonostante professasse odio incondizionato per quel ragazzo, in realtà, in fondo, non aveva mai dimenticato le belle sensazioni che aveva provato con lui in una sola sera. Capivano perchè si sentisse così sconfitto. Per tutti quegli anni senza vederlo era stato semplice per Tae convincersi che l'unico sentimento nei confronti di Jungkook fosse disprezzo. Gli era bastato vederlo una sera, però, per far riaffiorare l'interesse. Ora era nella merda.

T:" Non voglio più vederlo." sputò acido

SJ:"Mi sa che lo rivedrai presto invece. Abbiamo un appuntamento con lui, Jimin e Yoongi dopodomani."
NJ:" Dai, sarà divertente." disse cercando di addolcire la pillola, notando che l'idea a Tae non si può dire che fosse piaciuta.

T:" Ora mi dite chi ha proposto questo patetico incontro."

NJ:" E' stato proprio Jungkook."

Sicuramente Jeon avrebbe portato la sua fidanzata a quell'incontro, cosi il corvino, decise che non sarebbe stato l'unico con un accompagnatore...

T:" Chiamate Yeonjun e invitatelo."

//𝑖𝑜,𝑡𝑒, 𝑖𝑙 𝑚𝑎𝑟𝑒.//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora