9- 𝒘𝒉𝒂𝒕 𝒊𝒔 𝒔𝒖𝒑𝒑𝒐𝒔𝒆𝒅 𝒕𝒐 𝒅𝒐?

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Era tornato.

Nella mente di Taehyung rimbombava solo la parola "VENDETTA". Non aveva un'idea di come si sarebbe vendicato della persona che era appena arrivata alla festa.

JK:" Buonasera ragazzi, scusate il ritardo."

Il famoso cantante per un attimo rimase incantato alla vista del ragazzo, alto e muscoloso, con dei lineamenti da fare invidia ai migliori dei modelli.

Senza pensarci due volte, Tae si alzò e, con fare teatrale, salutò Jungkook.

T:" MA BUONASERA TESORO" COME TI VA LA VITA?" disse, come se stesse reclamando una battuta di uno show comico.

T:" Vedo che ti sei fatto proprio un bel ragazzo, veramente sexy" continuò, ammiccando con lo sguardo e accarezzando il suo petto.

Kook era visibilmente imbarazzato, aveva le guance completamente rosse, e, al tocco di Tae, si era completamente irrigidito. A differenza di 5 anni prima, i ruoli si erano invertiti: mentre il corvino tentava in tutti i modi di ammaliare il castano, quest'ultimo non desiderava altro che allontanarsi. Mentre tutti in quel maledetto karaoke cantavano e bevevano come se il giorno dopo non fosse mai arrivato, Jeon era nel panico più totale.

Non aveva mai veramente dimenticato il piccolo ragazzino che gli aveva rubato il cuore, e che, rimpiangeva di aver fatto soffrire. Per tutta il resto della serata i due si erano scambiati delle occhiate poco caste. Taehyung fece per uscire dalla sala, dove la musica era fin troppo forte, e Jungkook, quasi di riflesso, lo seguì. Si trovarono all'ingresso del karaoke, ad osservare l'aria fredda che usciva dalle loro bocche, creando delle piccole nuvolette bianche.

JK:" Come va?" esordì il castano.

T:" Va sempre male anche se va tutto alla grande" ribattè, ripensando all'incessante dolore che provava nonostante la sua carriera fosse al top in quel momento.

Il cuore del castano per un momento mancò qualche battito; il pensiero che il più piccolo stesse soffrendo lo uccideva, e un po', si sentiva colpevole.

JK:" Mi odi, vero?" domandò schietto.

T:" Si, ti odio." rispose.

JK:" Sai, sei cambiato. Ti ricordavo più timido e introverso, ma da come mi hai accolto, non sembra proprio."
T:" Merito tuo, Jeon. Probabilmente non lo ricorderai, ma quando mi hai dato buca quella sera, mi hai distrutto. Evidentemente non hai mai letto il testo di una mia canzone. Parlano tutte di te." confessò, dimenticando i suoi piani di vendetta.

T:" Ti ricordi? Ti dissi che avrei ricordato l'America, ma non te. Mi sono dovuto ricredere. "Mi ricorderò di te ma non di questo posto" è la frase della mia canzone che mi ha reso tanto famoso. Sarò stato talmente irrilevante nella tua vita che neanche ricordi perchè ti odio."

Jungkook ricordava fin troppo bene il motivo, più che giustificato, dell'odio di Taehyung nei suoi confronti. Preso da una scarica di adrenalina e sofferenza repressa a lungo, il castano afferrò il corvino per un braccio e lo avvicinò a pochi centimetri dal suo volto.

T:" C-che stai f-facendo?"

JK:" Dammi la possibilità di rimediare alla tua sofferenza."

E adesso? Cosa avrebbe dovuto fare Tae?

//𝑖𝑜,𝑡𝑒, 𝑖𝑙 𝑚𝑎𝑟𝑒.//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora