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Noah's pov

«Se vuoi prendere qualcosa da bere, fa' pure.» indicai il frigorifero con il pollice mentre mi avvicinavo alle scale.

Louis prese una lattina di pepsi e la aprì, bevendone un sorso.

Presi anche io una lattina e salimmo in camera mia, dove si poteva stranamente stare tranquilli dato che Finn non era in casa.

Louis si sedette sul letto del riccio e mi guardò interrogativo, alzando le sopracciglia, un po' come se stesse aspettando la risposta di qualcosa.

«Cosa?» lo guardai stranito.

«Sappiamo entrambi che non mi avresti mai invitato così dal nulla, e immagino che se avessi dovuto giocare alla PlayStation avresti chiamato Finn: tutto ciò vuol dire che è successo qualcosa. Hai litigato con lui?» chiese infine.

Rimasi colpito dall'intelligenza di quel ragazzo. Aveva ragione: con tutta la storia di Sophie mi sentivo confuso, ma era chiaro che le persone più adatte con cui parlarne non erano ne Finn e ne Millie. Invece Louis, per quanto lo conoscessi, era sempre stato un buon amico e me ne fidavo, quindi avevo pensato di provare magari a parlarne con lui.

«No, non abbiamo litigato... volevo parlare con te di una cosa, sempre se per te va bene.» stavo iniziando a sentirmi egoista perché lo avevo chiamato praticamente solo per parlare con lui dei miei problemi sentimentali.

«Certo che va bene, spara.» alzò le spalle e si mise comodo sul letto, come pronto ad ascoltare.

Alzai gli occhi al cielo per quanto mi sentissi imbarazzante in quel momento. Quando era mai successo che io andassi a chiedere consigli a qualcuno per una ragazza? Mai. Ma lei era diversa... era semplicemente Sophie.

«Ok, allora... si tratta di Sophie-» cercai un modo per iniziare, ma subito mi bloccò.

«Oh quindi era vero quello che diceva Finn? Quando al campeggio diceva che tu eri geloso e...»

«Fammi parlare! Dicevo... sin dall'inizio avevo notato che con lei avevo un rapporto diverso rispetto a quello che ho tutte le altre ragazze che conosco, abbiamo passato tanto tempo insieme ed ho continuato a pensarlo. Poi la settimana scorsa, alla fiera, e non ti spiegherò com'è andata, è possibile io l'abbia portata sulla ruota panoramica e che lì ci sia scappato un bacio. Adesso penserai sia normale, e anche io lo pensavo, ma il giorno dopo è successo di nuovo! N-non so come come sia successo ma... i-io volevo baciarla e basta. Adesso penserai che io sia stupido forte perché sto letteralmente impazzendo per qualche piccolezza, ma parliamoci chiaro: io non sono uno che va a baciare le ragazze così a caso.» camminavo avanti e indietro per la camera mentre parlavo, ed era facile intuire quanto non fossi a mio agio nel parlarne.

In effetti non ero mai andato così in confusione per una ragazza, e chiedere consiglio a qualche amico non era proprio da me.
Ma magari mi avrebbe aiutato in qualche modo e mi sarei schiarito le idee.

«Wow, uhm... non me l'aspettavo. Lei ha ricambiato il b- i baci?» era chiaro che neanche lui era molto esperto in campo.

«Sì! Lei ci è stata entrambe le volte, ma in questo modo mi confonde ancora di più perché non so se lei si senta nello stesso modo in cui mi sento io adesso.» mi sedetti sfinito sul mio letto e mi strofinai gli occhi con le mani.

«Noah, io non vorrei trarre a conclusioni affrettate, ma qui mi sembra piuttosto chiaro che tu sia-»

«Non è vero, non lo sono, non dirlo.» sembrava quasi che lo stessi pregando, ma non volevo che insinuasse cose del genere;
anche se ormai erano cose che praticamente tutta la mia famiglia diceva.

✓ | 𝐄𝐕𝐄𝐑𝐘𝐃𝐀𝐘 - 𝑵𝒐𝒂𝒉 𝑺𝒄𝒉𝒏𝒂𝒑𝒑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora