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Noah's pov

Il giorno di Natale era finalmente arrivato, e con esso anche la mia famiglia dagli Stati Uniti. Non capivo ancora bene perché avessero insistito così tanto sul venire qui per le feste quando potevano benissimo passarle a casa, ma in ogni caso, adesso mi sarebbe toccato stare con loro.

L'atmosfera natalizia che c'era per la casa era decisamente troppa per i miei gusti, soprattutto per quella decina di persone che indossava maglioni rossi o verdi.

Mi rigirai nel letto portandomi il cuscino sul viso quando sentii la voce squillante di mia sorella chiamarmi.

«Noah, sveglia! Ci sono i regali da aprire, forza.» mi tolse le coperte di dosso all'istante, facendomi rimpiangere il tempo in cui era lei quella che dormiva fino a tardi.

Chloe era sempre stata un'amante del Natale, e a quanto pare neppure crescendo aveva cambiato opinione su di esso; diceva che quel calore che riscaldava la casa mentre fuori c'era freddo era unico nel suo genere, e forse, da una parte aveva ragione.

Era così anche per me, in effetti, solo che nell'ultimo periodo non ero esattamente dell'umore.

«Ho sonno, lasciami dormire.» protestai tirandomi le coperte fin su la testa, e dopo non molto sentii il materasso abbassarsi leggermente, segno che si era seduta.

«È tanto stancante la scuola qui?» chiese ridacchiando leggermente.

«Non è molto diverso dall'America, tralasciando l'accento britannico che hanno le persone qui.» risposi tirando fuori solo il capo dalle lenzuola.

«Ava però mi ha riferito che l'accento britannico di una certa persona ti piace molto.» mi guardò alzando un sopracciglio, per poi guardarmi con aria maliziosa.

Sbuffai sonoramente; tolsi del tutto le coperte dal mio corpo e mi alzai, per poi stiracchiarsi leggermente.

Sarebbe stato uno strazio quella giornata se avessero parlato tutto il tempo di me e Sophie, e in realtà non capivo neanche cosa ci trovassero di tanto interessante.
Inoltre, negli ultimi giorni ci eravamo visti poco, e non ero neanche riuscito a darle il regalo che le avevo fatto.

«Non cominciare anche tu, per favore.» la guardai quasi supplicante, e lei sospirò.

«Ok, mi dispiace. Ma adesso sbrigati.» si alzò, lanciandomi un maglione tra le mani che afferrai al volo.

«Non metterò il maglione rosso con le renne.» dissi girandomelo tra le mani.

«Preferisci quello verde con gli elfi? Andiamo, indossarlo è d'obbligo a Natale.» insistette ancora, e io sbuffai sonoramente.

«Va bene, ma dopo mi cambio.» acconsentii solo a condizione di cambiarmi più tardi e Chloe annuì, per poi uscire dalla camera.

***

«In realtà non immaginavo di potermi abituare a vivere qui, ma credo che sia un bel posto e ne è valsa la pena di fare quest'esperienza.» disse Finn dopo che gli avevano chiesto come si stesse trovando qui.

Finn si stava davvero integrando bene qui, e la cosa mi sorprendeva dato che io non sarei mai riuscito a vivere a casa di persone praticamente mezze sconosciute a me.

✓ | 𝐄𝐕𝐄𝐑𝐘𝐃𝐀𝐘 - 𝑵𝒐𝒂𝒉 𝑺𝒄𝒉𝒏𝒂𝒑𝒑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora