~24~

892 40 59
                                    

Sophie's pov

Ormai era passato qualche giorno da quando ero partita per andare a casa di mio padre, e a dire il vero quel posto non era per niente male.
Il giorno di Natale avevo passato la giornata tra cugini e parenti, mentre del resto si stava piuttosto tranquilli.

L'unico difetto che ci trovavo era che Noah fosse lontano da me, anche se negli ultimi giorni non mi ci stavo sentendo molto.
Era partito tutto dalla sera del ballo, e dopo la faccenda di Millie ci parlavamo ancora meno.

Mi sentivo in colpa per quanto accaduto; sia per la faccenda di Noah che per quella di Millie, e ci stavo davvero male.
Non era mia intenzione rovinare il loro rapporto, né tantomeno rovinare quello che avevamo io e Noah, perché è esattamente il contrario quello che era successo.

Il rapporto tra me e quest'ultimo era sempre stato particolare, ma mi piaceva, e detestavo il fatto che stesse negli ultimi giorni stesse cambiando radicalmente.

Nonostante mi fosse piaciuto stare nella casa di mio padre a nord di Londra non dovevo starci per molto, e ieri sera, nonché il giorno dopo Natale, ero tornata a casa.

Questa mattina mi era arrivato un messaggio da parte di Millie nel quale mi chiedeva come stessi, cosa strana vista la nostra situazione attuale, ma avevo comunque risposto senza esitazione.
Ero ancora confusa sul perché l'avesse fatto, ed ero arrivata alla conclusione che si fosse pentita per tutta la storia di Noah.

Non parlammo molto in realtà: mi aveva solamente chiesto se avessi parlato con Noah, e a dire il vero non riuscivo a capirne la ragione.
Da quando in qua si interessava a me e Noah? E poi, ero sicura fosse ancora arrabbiata con me per tutta la faccenda di suo cugino.

Avevo riflettuto molto negli ultimi giorni, ed ero arrivata alla conclusione che non avrei permesso a Millie di rovinare il mio rapporto con Noah, insomma, era la cosa più bella sulla quale potevo contare.

Mi faceva sorridere, mi faceva sentire a mio agio quando ero con lui, mi faceva sentire completa... quindi, perché mai avrei dovuto smettere di provare queste sensazioni a causa sua? Ero innamorata di Noah, e non potevo smettere di esserlo sotto comando da un momento all'altro.

Sentii bussare alla porta della mia camera, per poi sentire il cigolio della prima che veniva aperta lentamente e una sagoma femminile spuntare da dietro essa.

«Hey, Sophie.» disse mia mamma entrando nella stanza.

«Ciao.» le risposi con fare confuso, leggermente stranita dal suo comportamento.

Non aveva fatto nulla di particolarmente strano, certo, ma entrando nella mia stanza con un «Hey, Sophie» faceva sorgere qualche piccola domanda.

Arrivò fino al mio letto e si sedette sul bordo di esso, sospirando.

«Sai, ieri è passato qui quel ragazzo, Noah... chiedeva di te.» disse, e alla sua affermazione rimasi sorpresa.

«C-cosa ci faceva qui?» chiesi.

«Non so; ha chiesto se tu fossi in casa, gli ho detto che non c'eri e se n'è andato. Hai idea di cosa volesse?» mi rispose lei, ma in realtà neanch'io mi aspettavo quella visita, e soprattutto nelle strane circostanze correnti.

✓ | 𝐄𝐕𝐄𝐑𝐘𝐃𝐀𝐘 - 𝑵𝒐𝒂𝒉 𝑺𝒄𝒉𝒏𝒂𝒑𝒑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora