~25~

1.2K 71 172
                                    

Sophie's pov

Ormai avevo rinunciato al mio tentativo di cercare di dormire all'incirca 4 ore prima, e adesso l'alba era già passata da un po'.
Millie aveva dormito per tutta la notte come un sasso, ed ero piuttosto convinta che neanche il suono di uno sparo sarebbe riuscito a svegliarla.

La notizia della partenza di Noah mi aveva scossa, e non avevo fatto che pensare a lui per tutto quel tempo insonne, realizzando che non avevo neppure chiesto a Millie quando sarebbe dovuto partire.

Mi rigirai sul letto, sfinita.

Come sarebbe mai potuta continuare la storia di me e Noah a distanza? Non ero mai stata dell'idea che questa fosse un gran problema, ma la distanza era tanta, e io non sarei riuscita a non vederlo per così tanto tempo. Certo, esistevano le videochiamate e quant'altro, ma non sarebbe mai stata la stessa cosa di sentire la sua mano sfiorare la mia, o il suo respiro caldo sul mio collo quando mi diceva qualcosa all'orecchio.

Spostai la mano sul comodino e cercai il mio cellulare, per poi afferrarlo.

Non lo prendevo dalla sera, per cui avevo trovato più di qualche notifica e messaggi non letti; tra i mittenti di questi notai subito il nome di Noah, e subito aprii il messaggio.

Noah:
Hey, so che è tardi per
dirtelo e mi dispiace, ma oggi
devo tornare. L'ho saputo da poco
e ho fatto di tutto per convincere
i miei a lasciarmi restare, ma
purtroppo non c'è stato verso.
Sono stato bene con te, e spero
che per te sia stato lo stesso;
avrei voluto che tutto ciò non
finisse mai, ma purtroppo
non dipende da me.
Magari tu non proverai lo stesso,
non importa se non lo dirai anche tu,
ma non posso andarmene senza
avertelo detto: ti amo.

Alzai gli occhi dallo schermo del mio cellulare e rimasi a guardare il vuoto per un momento che mi parve essere infinito.
Erano troppe le emozioni da assimilare in un solo momento, eppure con Noah era sempre così: lui era una valanga di piacevoli emozioni insieme, di quelle che ti facevano perdere la testa ma delle quali allo stesso tempo non riuscivi a fare a meno.

Ad ogni modo, erano due le cose che mi avevano sconvolta in quel messaggio: la prima era che aveva detto di nuovo di amarmi, dubitando che io non provassi lo stesso; la seconda, invece, era la notizia che sarebbe partito il giorno stesso.

Magari non aveva avuto il tempo di dirmelo, siccome l'aveva saputo da poco, ma neppure Millie aveva accennato nulla riguardo alla data di partenza la sera precedente!

Scattai in piedi al solo pensiero di non riuscire a salutarlo prima della sua partenza, questo perché non sapevo quando e se l'avrei più rincontrato.

«Millie! Millie, sveglia!» cominciai a scuoterla frettolosamente, fin quando non vidi i suoi occhi aprirsi.

«C-cosa vuoi? Perché mi hai svegliata?» disse con occhi assonnati e voce impastata dal sonno.

«Perchè non mi hai detto che sarebbe partito oggi? I-io non posso lasciare che se ne vada senza neanche averlo salutato, ma non posso neanche andare all'aeroporto visto e considerato che nessuna di noi due ha la patente.» dissi, andando nel panico.

Non volevo che Millie si sentisse in colpa, ma Noah era il mio unico pensiero al momento, e non potevo perderlo così.

«Ok, sta' tranquilla. Penso a tutto io, tu devi correre a prepararti.» disse, per poi spingermi fuori dalla mia camera.

Decisi di fidarmi di lei e andai a prepararmi; feci velocemente una doccia e mi asciugai velocemente i capelli in modo decente, per poi fare una passata di piastra e correre a scegliere i vestiti.

✓ | 𝐄𝐕𝐄𝐑𝐘𝐃𝐀𝐘 - 𝑵𝒐𝒂𝒉 𝑺𝒄𝒉𝒏𝒂𝒑𝒑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora