✓ | 𝐄𝐕𝐄𝐑𝐘𝐃𝐀𝐘 - 𝑵𝒐𝒂𝒉 𝑺𝒄𝒉𝒏𝒂𝒑𝒑

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Sophie's pov

Quella mattina mi svegliai presto, ma non riuscii più a dormire. Così fui costretta ad alzarmi.

Mi precipitai in doccia, mi lavai velocemente, e poi mi vestii con un semplice jeans e un maglioncino bianco di cui tenevo la parte avanti nei pantaloni.

Lavai i denti e preparai lo zaino.

Sistemai i miei capelli ondulati meglio che potevo e misi un semplice berretto su, per poi correre alla fermata dell'autobus.

Salii e presi il primo posto libero che trovai cercando di evitare di cadere su chiunque.

Non appena il bus si fermò, scesi e arrivai all'ingresso della scuola, dove ragazzi e ragazze parlavano divisi a gruppetti.

Sentii qualcuno toccarmi la spalla e mi girai per vedere chi era.

«Hey.» disse la bruna che avevo incontrato il giorno precedente alla caffetteria. Millie.

«Hey, ciao.» la salutai sorridendo appena.

«Perdonami se ieri sono scappata via così.» si scusò.

«Oh, non preoccuparti. Non importa.» la rassicurai.

«Grazie mille. Mi dispiace tanto, è che-» fu bloccata dal suono della campanella, che interruppe la nostra conversazione.

«Andiamo, ti spiego dopo.» disse, e ci avviammo insieme verso la classe in cui avevamo fortunatamente lezione entrambe.

***

Guardai insistentemente l'orologio.

Mancavano pochi minuti e finalmente sarebbe arrivato l'orario di pranzo. Oggi avevo perfino qualcuno con cui sedermi a mensa!

«Per la prossima volta dovrete ripetere gli argomenti trattati nelle ultime settimane, adesso potete andare.» ci congedò il professore.

Mi alzai e raggiunsi la soglia della porta, e quando anche Millie arrivò ci incamminammo insieme verso la sala della mensa.

Dopo aver preso i vassoi con su cose non paragonabili a cibo commestibile, ci andammo a sedere ad un tavolo non molto centrale.

«Okay, ti dovevo spiegare.» disse.

«Millie, stai tranquilla, non sei tenuta darmi spiegazioni se non vuoi. A me non fa nessuna differenza.» la tranquillizzai, ma lei continuò a parlare.

«Oh lo so, è che-» sta volta fu però interrotta da due ragazzi che si sedettero al nostro tavolo.

Uno dei ragazzi era molto alto, riccio e dai capelli corvini. Aveva gli occhi molto scuri, anzi neri, ed era vestito con uno skinny jeans e una maglia nera a mezze maniche.

L'altro aveva capelli castani e qualche ciocca bionda ramata. Erano molto lisci, e raggruppati in un ciuffo. Due irridi verde smeraldo e un neo poco più lontano delle labbra, ed era vestito con un semplice jeans ed una t-shirt blu elettrico.

Lanciai uno sguardo preoccupato a Millie, e lei alzò le sopracciglia.

«Era di questo che dovevo parlarti...» disse, stavolta più a bassa voce, in modo che potessi sentirla solamente io.