16 - Jungkook

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30 settembre

"Avvisiamo i gentili passeggeri che l'aereo è pronto al decollo"

L'interfono dell'aereo ribadisce quello è il mio triste e ingiusto destino.

Ho trascorso tutto il tempo all'interno dell'aeroporto a guardarmi indietro, a sperare di sentir chiamare il mio nome, a sperare di vedere Taehyung arrivare da me e portarmi via.

Così non è stato.

Mia mamma cerca di parlarmi, mentre mio padre si fa i fatti suoi come sempre.

Passo l'intero volo a piangere, l'intero volo a pensare a Taehyung, a Jimin e a Hobi.

Mi auguro che Jimin chiarisca con Yoongi al più presto, perché Jimin avrà bisogno di Yoongi per affrontare tutto questo.

Lo so che mi odia in questo momento, odierà il fatto di non essere stato preso in considerazione e odierà il fatto che io sia crollato un'altra volta davanti ai miei genitori.

Li odio ma faccio di tutto per vederli felici, di tutto per riavere la famiglia che non ho mai avuto.

A loro non frega niente, perché se gliene fregasse non staremmo andando via.

Non se ne sarebbero fregati di Tae.

Chiudo gli occhi, cercando di trattenere le lacrime e di provare a dormire.

Provo a pensare a Taehyung, alla notte scorsa abbracciati nel mio letto dove ci siamo detti di amarci e dovrei avrei voluto dirglielo altre mille volte.

Riesco ad addormentarmi pensando a lui e una volta che mi risveglio siamo atterrati.

Inizia così la fine della mia vita.

[...]

Sono in California da qualche giorno e già mi sta tutto sul cazzo.

Mi sta sul cazzo il clima, mi sta sul cazzo la gente e mi stanno sul cazzo i miei genitori e il loro nuovo lavoro del cazzo.

A quanto pare lavorano per una grossa catena immobiliare, ora siamo a cena con tutti i loro nuovi colleghi.

Super emozionante vero? No. Per niente.

Fingono che tutto vada bene, che siamo una famiglia quando non lo siamo mai stati e mai lo saremo.

Queste persone non sanno che sono cresciuto da solo da quando avevo diciotto anni.

Fingono di conoscermi, di sapere cosa faccio nella vita quando non sanno neanche il mio compleanno.

Un loro collega mi chiede se avessi lasciato la mia ragazza in Corea, perché un ragazzo bello come me deve averne una per forza.

Sento mia madre rispondere.

"Sì, ha dovuto lasciare la sua ragazza, ma è un bene. La famiglia viene prima di tutto"

A questa sua affermazione da finta buonista e madre non ci vedo più e sbotto.

"Famiglia? Ma sei seria? Ti senti quando parli?

Non ho una famiglia da quando ho diciotto anni, perché mi avete abbandonato da solo. A crescere DA SOLO. Mandandomi i soldi per sopravvivere.

Quindi non fare la madre davanti a tutti quando per me non lo sei mai stata.

E non ho una ragazza.

Ho un ragazzo, si Taehyung quello che hai visto prima di portarmi in questo infermo.

Proprio il ragazzo con cui stavo scopando prima che arrivaste a casa." dico tutto ciò urlando e vedo i miei genitori sprofondare.

Mi alzo e me ne vado fuori. Dove inizio ad urlare e a piangere.

Scopri-Amo || Yoonmin - TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora